Si omologa la 9.a giornata

Risultato:

2  Pepo Sodomax Pardini Santucci Cantalupi Barsi Federico

2  Marietto Dino Dimas Rossi Renato Sauro Aiazzar

Provvedimenti disciplinari:

si soprassiede in attesa del referto.

Prossimo turno:

giovedì 4 febbraio.

Il giudice unico autoproclamato

Si omologa l’8.a giornata

Risultato e formazioni:

4   Pepo, SodoMax, Beppe, Federico, Matrone, Rossi, Lorenzo, Dimas

4   Mario, M.Pardini II, Marmo, Sauro, Marcof/Sauro, MaxMalf e Tucci

Commento:

la squadra della maglia rosa va sotto fino all’1-4 per poi recuperare col 4-4 proprio del leader Federico che chiude in rete di testa un’azione corale.

Alle 21:17 alcuni dicono che è l’ora  di smette perché devo andà via. Siccome la maggior parte continua a vuol fà l’ultimi 5 minuti, quelli che dovevano andà via hanno riposato i ciottorini (leggi le borse), si sono rimessi le casacche e hanno continuato a gioà fino alle 9 e 25….

Unico momento di balta quando Dimas, dopo il 16.mo autodribbling – pareva un criceto che andava a tutta randa nella rota dentro la su’ gabbietta – e la 16.ma palla persa, è stato richiamato al mondo di noi umani e allora ha cominciato a sbatacchià in sequenza parole in italbrasilportoghese con musicalità tipiche di via Prè.

Nonostante la particolarità dell’idioma abbiamo capito qualcosa (ce l’aveva col Pepo); del resto, essendo abituati ai monosillabi gutturali di Aiazzar, tipici dell’epoca dell’uomo di Neanderthal, allo strano modo di chiamà la palla che aveva Jimmi Omolade (lo ricordate? sembrava un caribù che avvisa la mandria

che non c’erino leoni in agguato) le lingue per noi ormai non sono un problema.

Prossimo turno:

lunedì 1° febbraio (a seguire: salsicce e fagioli all’uccelletto)

Il giudice unico autoproclamato

PS

Nota del gestore sito: Ignorato dal Giudiceunicoautoproclamato Maxmalf segnala due grandi gol di Maxmalf medesimo. Si segnala per amicizia e per dovere di cronaca.

Si omologa la 7.a giornata

nella quale ha debuttato il simbolo del leader: il primo in classifica gioca con apposito bracciale distintivo: una fascia (anzi 2) di capitano gentilmente offerte da Master Sport

Risultato e formazioni:

2   Giorge, Marco f/Giorge, Beppe, Tucci, Rossi, Becagli, SodoMax, SodoStè, Lorenzo, Dino

2   PoliMax, Pepo, Mario, M.Pardini II, Federico, Gabriele64, Sauro, Marcof/Sauro, Matrone, Aiazzar

Commento:

Partita sospesa a poco dalla fine perché Tucci e Marietto sono andati alle mani.

Fatto scatenante un gol contestato dall’Aiazzar portiere che s’è fatto sguscià il pallone in presa alta e ha dato la colpa al Rossi che gli dava le spalle e – testimoni compagni di squadra – gli è saltato davanti a un metro di distanza: “M’ha spinto!”. Poi la discussione è trascesa davanti a chi era fuori e doveva giocare dopo di noi e, fatto più grave, davanti ai figlioli di Sauro e del Giorge…

Ragazzi il Pandorito è un momento di svago, di scarico fisico e psicologico dai pensieri della vita di tutti i giorni. E’ un luogo, un’occasione che riporta a 30/40 anni fa quando eravamo bimbetti che si usciva di casa alle 2 e si tornava per l’ora di cena leti e con i ginocchi sbucciati…

C’è gente che non si rende conto dei 30/40 anni che sono passati, che ci sono cose più importanti di un gol fatto o salvato o ingiustamente annullato o concesso.

C’è gente che rischia di farsi o fare male scordandosi che abbiamo 50 anni e a casa non c’abbiamo i genitori o i nonni che tirano avanti la baracca.

Ci si può spingere a capire che si tratti di un meccanismo di difesa nel (non) affrontare altre problematiche senz’altro più delicate, ma è meglio che chi ha questi atteggiamenti border-line debba un attimo farsi un esamino di coscienza.

Una partita di pallone non è una zona franca dall’educazione e dalla dignità.

Fra amici si tollera tanto, ma approfittarsi di questo per rompere i coglioni è egoismo. L’esplosione (comunque esecrabile) del Tucci è il segnale che qualcuno ha passato il segno.

Il Pandorito è un momento di tutti che è nato per far divertire gente, amici, che sanno giocare male a calcio e vogliono fare una sudata e mangiarsi una pizza.

Dove c’è quello che da 15 anni lava le casacche per tutti, quello che s’è preso la briga di gestì i soldi, chi porta il pallone, chi perde un quarto d’ora a rischio rimbrotto per aggiornà la classifica, idem per chi allestisce il sito…

Se qualcuno si sente sempre un “bravo giocatore”, se si sente truffato a ogni comune decisione contraria, se si mette su un piano differente rispetto a uno

che non sa fà (che d’altra parte non sa fà), se ogni 3×2 ha atteggiamenti al limite del litigio è bene che tragga le proprie conclusioni..

Tanto siamo in troppi e così non ci si diverte.

Provvedimenti disciplinari:

Ammonizione a Tucci per essere passato a vie di fatto

Deplorazione a Aiazzar per eccesso di negazione dell’evidenza

Diffida a Marietto; la squalifica consisterà nell’esclusione dalla classifica per tutto l’anno.

Il giudice unico autoproclamato

B

Si omologa la 6.a giornata:

dove sono state effettuate due partite perché eravamo in 22, record nella storia del Pandorito.

Saremmo stati addirittura 23 ma il Mano ha trascorso un’ora al telefono senza gioà.

Risultati e formazioni:

Campo grande:

5   Mario, Beppe, Tucci, Figliut, Fabrizio, Rossi

4   M.Pardini II, GianniCeppa, Becagli, Figliut, Francè, Marmo

Campo piccino:

8   Sodomax, Sodoste, Matrone, Aiazzar, Federico

5   Pepo, Lorenzo, Sauro, Marcof/sauro, Babbut

Note e comunicazioni:

Per la prima volta abbiamo disputato due partite in contemporanea occupando anche l’altro campo, ma non illudiamoci che capiti spesso l’opportunità verificatasi ieri sera.

Credo, sconfinando nel realismo a scapito della solita nostra “apertura”, che, dato il momento di particolare afflusso, sia il caso di limitare gli inviti ad eventuali nuovi adepti.

Giocare su due campi è sembrato meno ganzo che gioà tutti insieme e gioà in 20/22 comporta problemi per l’alta densità di abitanti per metro quadrato col rischio di trovassi lingua in bocca col terzino che ti marca.

Naturalmente la mia è un’opinione di uno che conta per uno che fra l’altro è un imbecille perché ieri, invece di parà il pallone, ha dato una ditata alla rotula dell’Ammannati e ora sembra c’abbi due billi, uno al solito posto e l’altro fra l’indice e l’anulare della mano destra)

Il giudice unico autoproclamato.

B

Si omologa la 5.a giornata

Risultato e formazioni:

4   Pepo, SodoMax, Aiazzar, Tucci, Federico, Marmo, Babbut, Figliut, Francè, Gianniceppa

3   Beppe, Mano, M.Pardini II, Gabriele64, Matrone, Mario, Rossi, Dino, SodoStè

Provvedimenti disciplinari:

punti

Prossimo turno:

giovedì 21 gennaio

Note:

Una partita al Pandorito con due rigori è come se lo stesso giorno morissero due papi vittime di pompini assassini (la cosa impossibile è che, dalla mattina alla sera, riescano a eleggere il sostituto). C’è sempre stata una certa ritrosia ad accettare il penalty; magari ci si sbudella per un fallo laterale, si bugna dieci minuti per un corner o una punizione, ma un rigore contro al Pandorito è un’onta, come se uno che hai a schifo ti trombasse la sorella. Ieri sera uno ha tirato, ero in area e mi sono istintivamente protetto il pallame alzando il ginocchio e il pallone mi s’è incastrato – quasi fermato – fra la mano e la coscia. Sono rimasto lì come quando da bimbetto la mi’ nonna mi trovò che leggevo i giornaletti porno.

Secondo qualcuno non era rigore.

Poi tiro di Marietto neutralizzato dal polso maolato di Francè che, con la maglia a strisce orizzontali del Botafogo che pareva l’ape Maia con le su’ cose, stava bazzicando nella propria area nel ruolo gemello e opposto al Tucci.

Francè ha cominciato a ballà la tarantella da tanto che ni frizzava il braccio (ricordava la Bestia di Belle e la Bestia mentre pattina sul ghiaccio) ma nonostante l’evidenza qualcuno ha avuto da ridì lo stesso. Va bè.

Ci sono state 2 new entry due amici del Tucci: Babbut e Figliut.

Erino padre e figlio e quest’ultimo s’è fatto notare perché non stava ritto, sembrava il cavallino dopo tre minuti che è uscito dalla placenta di su mà che un passo lo fa ammodo e quello dopo scivola.

Momento clou al campo quando Francè e Aiazzar si sono ritrovati sotto la doccia, parevino i Fichi d’India nudi a Zelig.

Poi nella notte fantasmi si aggiravano dando vita alle lenzuola di una dozzina di noi.

Non erano anime in pena, erano i taglierini co’ fagioli che trovavano una via d’uscita dai nostri corpi.

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