Risultato (17 presenti):

5: rossi, beppe, sodomax, becagli, marietto, aiazzar, francè, fabrizio

3: tucci, federico, g.ceppa, sauro, g.limusè, matrone, marmo, minizeta, mano

Classifica: v.sopra.

Omo Sky: rossi, due gol e un assist.

Omo Skyfo®: mano, una gamba tesa e sette falli laterali per quell’altri

Note & hellzapopping: Nubifragio in mattinata, pioggia nel pomeriggio ribadita da uno scroscio d’acqua anche poco prima del rito del Pandorito. Da tanto che ha piovuto è cresciuta anche un po’ d’erba sintetica. Dopo 5 minuti dall’inizio mesce: altro clamoroso acquazzone, sembrava d’esse in Acquazzonia. Avecci o non avecci il k-way era uguale. Appena siamo stati tutti zuppi – ma era sempre in corso il nubifragio – Marietto s’è rintanato sotto la panchina. “Che cazzo ci fai lì sotto? Ormai sei zuppo!” ma lui niente. Voci raccolte tra gli addetti riferivano che s’erano formati alcuni bozzi un po’ altini e lui aveva paura di non toccà.

Da tanto che diluviava c’era da aspettassi da un momento all’altro che spuntasse Noè e che cominciasse ad accoppiacci: “Marietto te col SodoMax per via che siete dribblomani, Beppe con Tono per via che siete pelati, g.limusè e g.ceppa perché vi chiamate uguali sia voi che le mogli…” e via dicendo per poi concludere con “Aiazzar e Francè, voialtri a piedi, col cazzo che vi monto sull’arca…”

Comunque nonostante l’inclemenza del tempo – oltremodo gioà con i fulmini non è stato molto intelligente – la partita è andata via con i ritmi, gli errori e le stronzate di sempre.

Ai posteri andranno la quasi-pallonata nei coglioni che Francè ha rifilato a Marmo che, nella posizione in cui si trovava, non stava proteggendo né passaggi, né tiri, né la propria porta, e il clamoroso errore sotto porta del monco sottoscritto che – anche se un po’ ostacolato irregolarmente da Tono – non è riuscito a deviare un tiro-passaggio dell’Aiazzar col pallone che lemme lemme è sfilato sulla linea per poi entrare in rete poco prima del secondo palo. Il monco non solo l’ha lisciata ma ha completato l’opera cascando nella porta, agguantandosi alla rete e rovesciandosi tutto addosso restandone prigioniero al punto che sembrava Pinocchio quando lo ripeschino.

Prossimo turno: lunedì 2 agosto.

Il Giudice Unico Autoproclamato (G.U.A.)

Si omologa la 59.a giornata del 26 luglio 2010: dove si festeggiano 800 presenze del Marmo e 700 del Rossi.

Risultato (17 presenti):

1: rossi, beppe, sodomax, poli, becagli, sodostè, papetto, rooney

1: tucci, federico, giorge, g.ceppa, sauro, aiazzar, marietto, matrone, marmo

Classifica: v.sopra.

Omo Sky: sodomax.

Omo Skyfo®: giorge.

Conunicazione di servizio: cena dell’11 agosto: Becagli farebbe la carbonara di mare, a questo punto diventerebbe inopportuno il porceddu a scapito di seppie alla brace ed altre cose simili. Massi porta le palline per fa pizze e focacce per i non amanti del pesce. Esprimetevi tramite i commenti sul sito per evitare di arrivare con troppa roba, ognuno dica la sua. Qui non esiste G.U.A., il menu della cena è una scelta troppo delicata e serve più democrazia possibile.

Note & hellzapopping: Sodomax, a parte un paio di discese in cui se l’è scordato, ha avuto la lucidità di adattarsi alla partita – tecnicamente condizionata dal grimo di gente presente – sacrificandosi in difesa. Questa improvvisa maturazione (forse perché è fresco reduce dalle ferie, s’è riposato e quindi aveva meno francobolli sulla fronte che ni tappavino gli occhi) gli ha consentito di assicurarsi lo scranno più alto di omo del match.

Per contro il Giorge è apparso l’ombra di sé stesso. Quello che una volta era un airone inafferrabile che andava da una parte all’altra, trombava l’airona, l’assisteva partorì, portava il cibo all’aironino quasi allattandolo, faceva le faccende rigovernando e dando il cencio al nido, ieri s’è stabilito in attacco come un piccione sotto la grondaia. La differenza è stata che il piccione caa mentre lu ha fatto caà. A volta ha tentato la fuga sulla destra ma c’ha trovato il su cugino che o lo anticipava o ne la levava, sennò ni tappava tutte le vie, ni faceva la scivolata o, come extrema ratio, ni si sdraiava tutto in terra tipo camion parcheggiato male che non ci passi.

Quella di ieri è stata la 700.a del Rossi e la 800.a di Marmo ma, rispetto alle 699 e 799 precedenti, non è successo niente di particolare, hanno fatto caà uguale.

Il Poli s’è esibito in un’altra serata da traghetto Livorno-Olbia e stavolta ha speronato il gozzo di Beppe che non ce l’ha fatta a buttassi in mare e, presa la tranvata di poppa, n’è schioccata la schiena per tutta la linea che parte dalla base del cervelletto e si assopisce all’altezza del buco del culo. Il mancino temutissimo dai paperi s’è poi profuso in tre o quattro abbaiate alla luna per via che non ci si fa mai a inizià alle 8. La luna ha ascoltato paziente e impotente.

Da rilevare la serataccia del Sodostè che s’è salvato per il gò fatto, la brutta prestazione di Aiazzar che da diverso tempo si fa pettinà dallo stesso barbiere di Mr. Opal e l’evanescenza di Marietto che non vince da 21 partite.

Partita positiva invece per il primo della classe, Tucci, che s’è esibito in un intervento plastico difensivo spettacolare agganciando una palla alta col piede destro. E’ rimasto un decimo di secondo per con le braccia aperte in alto, la punta del piede sinistro in terra e, con l’anca destra quasi sub-lussata a 135 gradi. Pareva la prima stesura venuta male dell’omo obeso vitruviano. Visto da altra angolazione ricordava una gigantografia esposta alla casa del popolo di Anghiari raffigurante il pappà di Nureyev – noto disutile – scattata al termine di una mostruosa abbuffata di salcicce e pecorino del Caucaso mentre, briao di vodka, voleva insegnà al su’ figliolo a ballà lo Schiaccianoci di Tchaikovsky ma n’era venuto lo spremiaranci di Giordano.

Prossimo turno: giovedì 29 luglio.

Il Giudice Unico Autoproclamato (G.U.A.)

Risultato (11 presenti):

5: rossi, beppe, francè, marmo, federico, g.ceppa

4: g.limusè, becagli, sodostè, dino, tucci

Classifica: v.sopra.

Omo Sky: punti. Sarebbe stato più facile trovà uno di noi che somigliasse a Naomi Campbell piuttosto che uno che avesse gioato bene.

Omo Skyfo®: francè (v.sotto)

Note hellzapopping: Francè s’è meritato il bracciale di omoskyfo® non solo per le consuete caate calcistiche: palloni appoggiati al più vicino sia che fosse un compagno o un avversario o un camionista o un turista olandese fermatosi a chiede informazioni su dove fosse il campeggio, passaggi effettuati con la veemenza di un tiro e tiri con la “veemenza” di un passaggio. No, la fascia rossa se l’è conquistata principalmente per come segnalava i cambi in porta e non solo.

Assenti il pepo, sodomax e aiazzar o ci si regolava con l’allungarsi delle ombre o si trovava uno con l’orologio.

Dopo qualche tentennamento il Molière del Pandorito (mi riferisco alla somiglianza col personaggio di “Atlantis, l’impero perduto” cartone animato della Buena Vista Int’l) da sotto lo scafandro con cui si barda sia che nevichi sia che si giochi dentro un vulcano in eruzione a mille gradi come ieri sera, ha tirato fuori il suo orologio.

Per consuetudine sedicennale i cambi sarebbero ogni 5 minuti ma lui consultava l’orologio ogni 6 riuscendo, a volte, nell’impresa di segnalare il cambio dopo 3 minuti… E poi lo faceva sfiatato, apriva la bocca e muoveva i labbri come un grongo triste abbandonato dalla compagna e distrutto dalla fatica.

Serata da ricordare anche perché, dopo la doccia, non ci si faceva a smette di sudà. Siamo stati mezz’ora a buttà fuori acqua da tutti i pori. Da tanto che eravamo madidi di sudore le zanzare non si avvicinavano perché nel pinzacci avrebbero rischiato di affogà, le vespe – dato che pungono dalla parte del culo – avrebbe fatto il bidè.

L’ultimo atto che è costato a Francè la qualifica d’omoskyfo® è che, di fronte ad una bàttima di nicchi in padella cucinataci perché prenotata giovedì scorso, lui ha preso una pizza e col cazzo che ha chiesto agli altri se volevano assaggiarla, se l’è ingurgitata di volata tipo il criceto che immagazzina tutto nelle ganasce, digerisce con calma e ricaca col sottile dispiacere di perdere una cosa che gli è appartenuta.

Riccorrenze: Marmo e Rossi, che sono il 4.o e il 5.o nel ranking delle presenze di tutti i tempi, lunedì prossimo – inshallah – raggiungono rispettivamente la 800.a e la 700.a presenza.

Prossimo turno: lunedì 26 luglio

Il Giudice Unico Autoproclamato

Risultato (16 presenti):

6: fabrizio, minizeta, beppe, rooney, aiazzar, rossi, tucci, poli

2: marietto, papetto, g.limusè, becagli, sauro, marmo, pezzini, bertacca

Classifica: v. sopra

Cambiamenti di nomi: Gianluca-figliolo-di-Fabrizio è diventato Minizeta mentre Marco-fligliolo-di-Sauro è diventato Incabino.

Omo Sky: fabrizio

Omo Skyfo®: pezzini

Note hellzapopping: il Tucci è alla quarta vittoria consecutiva, è in fuga, è in forma, è inafferrabile. Si è reso anche protagonista di uno degli episodi salienti del match quando, verso le 8:20, s’è scontrato fisicamente con G.Limusè. E’ stato un momento strano, un contrasto surreale perché in totale assenza di dinamica, come se due condomìni, pur stando fermi, fossero cascati perché agganciatisi per i terrazzi.

Ha reso bene l’idea l’affermazione del PZ che ha suggerito come probabile causa del fatto la deriva dei continenti.

Insomma G.Limusè c’aveva la palla, il Tucci no, il tempo di batte le palpebre e entrambi avevano perso l’assetto e stavano precipitando verso il suolo, tegghi come due anziani che n’hanno levato il treppiede. Il pallone è rimasto stranito, lì accanto a loro, come quando al cane ni muore il padrone e lù resta lì a vegliallo per l’affetto e la ricoscenza dovuta di chi lo imbuzzava di Ciappi e lo portava a piscià in pineta.

Non c’è stata entrata in ritardo, non c’è stato dribbling, nessuno ha protestato, è sembrato più una rarissima contemporaneità di attacco di prostata con immediata sciatalgia e cedimento dei ginocchi capitata a tutt’e due nel solito momento. Un episodio, si presume il primo verificatosi al mondo, che potrebbe aprire spiragli in medicina sulla trasmissione di malore a distanza, da attaccante a terzino.

Altro caso, questo con i soliti risvolti psicologici, è quando per l’ennesima volta mi sono smarcato per ricevere palla e magari fare un triangolo con un compagno.

.

Per tutta la sera ho avuto la sensazione di essere invisibile o di avere contro dei difensori talmente grassi che nascondevano la mia silhouette, non toccavo boccia, venivo usato solo per fare i movimenti e farmi seguire dai difensori favorendo così l’inserimento dei compagni. A un certo punto mi sono spostato sulla fascia sinistra per ricevere la palla e fare da sponda, l’avessi mai fatto: m’è arrivato il Poli in corsa che mi urlava di scansammi.

Un gozzo, mi sono sentito un gozzo nel porto di Livorno che dentro ci sta solo l’anziano che l’ha comprato grazie alla pensione accumulata in 40 anni di lavoro, che da tanto che è piccino se pesca dieci crognoli invece che nove rischia di rovesciarsi.

E in queste condizioni mi sono visto arrivare incontro il Poli in corsa, un traghetto pieno di bisarche in rotta di collisione con un gozzo, il Poli che urlava a squarciagola di lascianni-il-pallone-e-di-scansammi-io-caneeee (se avesse voluto evitarmi buttandosi sulla sinistra avrebbe abbattuto la rete unendo i due campi di calcetto) e io conteso tra il “cazzo, per lo meno stavolta lo tocco io il pallone” e l’abbandonare il gozzo.

Ho scelto il buon senso, mi sono arenato oltre il fallo laterale, il Poli ha potuto tenere la sua rotta, del resto è scritto nel codice della navigazione che il natante più piccino deve agevolare il più grosso.

Forse è per mantenere questo privilegio che Massi ha finito la focaccia con la nutella.

Prossimo turno: giovedì 22 luglio

Prossime cene: per soli grezzi mercoledì 11 agosto a Pedona a casa di Sauro.

Il GUP

Risultato (14 presenti):

5: tucci, federico, sauro, becagli, sodomax, papetto, g.limusè

3: rooney, beppe, rossi, aiazzar, maxmalf, francè, g.ceppa

Classifica: vì sopra

Omo Sky: sodomax

Omo Skyfo®: beppe (il giudice unico autoproclamato non guarda in faccia a nessuno)

Prossimo turno: lunedì 19 luglio

Il giudice unico autoproclamato

Grande sondaggio.

Che ne dite? Le facciamo?

Sarebbe una spesa abbastanza modesta e secondo me verrebbero anche belline.

Cliccate sull’immagine per vederle nei dettagli.

Questa è solo una proposta, si accettano suggerimenti: colori, logo, felpe o T-shirt, stemma di Viareggio sì o no etc etc…

Lasciate qui sotto il vostro pensiero.

O magari il n. di ordine :-)

Risultato (16 presenti):

5: tucci, aiazzar, sodostè, pietrino, marmo, sauro, locatori, marcosauro

4: federico, rooney, becagli, beppe, rossi, marietto, sodomax, bertacca

Classifica: se ‘unn’avete ancòra vista séte messi male (Papo pensici te)

Omo Sky: Marmo, ha segnato una rete megagalattica

Omo Skyfo®: Rooney, a gentile richiesta

Note hellzapopping: partita in bilico per tutto il tempo risolta da un cross che Marietto portiere ha osservato la palla come Newton la mela. Solo che la mela finì nell’erba ma il pallone nella rete e poi Newton capì la forza di gravità e non fece perde nessuno 5-4.

Da rilevare anche un gol preso da Sodostè che più che un portiere sembrava uno con la crisi d’asma che, quando ha visto Federico avventarsi sul pallone di testa ed avvicinarsi minacciosamente, ha fatto un’espressione come se avesse visto cede la diga del Vajont.

Ottima la tripletta di Federico, ordinarie le schermaglie Pietrino-Marietto due abituati al gioo di prima, al dai-e-vai e al triangolo che per loro è un affare da mette in curva dopo che hanno tamponato. Ottima anche la pizza al “Mai dire pizza”, probabilmente perché un c’era il Cantalupi.

Lì a cena c’era il Tucci capotavola che gigioneggiava con le braccia conserte dopo avè fatto fuori una fetta di coomero. Dietro di lù c’era Gino il cane di Pietrino (non è una rima a bischero, si chiama proprio così il cane dell’ex bomber che era lì a cena con la moglie). A un certo punto a Gino chissà che n’è preso, deve avè scambiato il Tucci per un Calippo: è saltato e n’ha appoggiato le zampe anteriori ognuna su una spalla e ha iniziato a leccanni l’orecchi. Le battole ni si muovevano in avanti e indietro secondo le slinguate di Gino.

Il Tucci aveva sempre le braccia conserte ma l’occhi spraccati e gli orecchi roteanti, pareva un effetto speciale.

Poi Pietrino ha sceso Gino dal Tucci, gli orecchi ni son tornati in posizione di riposo e lui ha carezzato il cane che l’ha guardato malinconicamente come un bimbetto guarda lo stecchino del ghiacciolo finito, poi il Tucci ha rimesso le braccia conserte nella sua classica posizione di attesa e, dopo un quarto d’ora, abbiamo smesso di ride.

Prossimo turno: giovedì 15 luglio (a seguire muscoli e totani ripieni)

Si omologa la 54.a giornata dell’8 luglio 2010:

Risultato (14 presenti):

4: beppe, papetto, tucci, francè, rossi, aiazzar, matrone

3: federico, g.ceppa, marmo, rooney, becagli, sauro, g.vasino (d’ora in poi sarà così perché gianni ce ne sono 2 e francesconi, come ammannati, è troppo lungo)

Classifica: vì sopra

Omo Sky: papetto.

Omo Skyfo®: beppe

Spettatori: il poli.

Note hellzapopping: a differenza di noi è stata una partita equilibrata. Il risultato è sempre stato in bilico e la differenza l’ha fatta Papetto che, nonostante avesse di fronte dei pre-pensionabili e per compagni di squadra un manipolo composto a maggioranza da cardiopatici, ha giocato con la determinazione di quando aveva 25 anni e a suon di pallonate smusava le barriere e infilzava portieri in tutti i campi di calcio compresi nella latitudine/longitudine che va da Vallecchia a San Macario in piano a Bozzano fino alla Bufalina di Torre del Lago.

Era talmente carico che, probabilmente facendosi forza della sua attività di oculista, nel riscaldamento ha anche tirato una pallonata in un occhio a un suo compagno di squadra (Rossi) mentre faceva il conto per chi andava in porta. Era come se il carrozziere avesse sbatacchiato in un’auto parcheggiata così, tanto per dimostrà che tanto l’avrebbe riaccomodata senza problemi.

Il match, a cui ha assistito il Poli che ha riso e preso per il culo tutti dalle 8 alle 9 (non poteva gioà perché s’è levato un cecchio appostatonisi sulla cervice, ma s’è rifatto più tardi sfoderando una prestazione scintillante al tavolino), ha avuto un epilogo che mi ha toccato nell’animo, profondamente.

Io, 70enne di 51 anni, ripresentatomi al campo di calcetto come Chivu dopo che l’avevino risistemato alla bell’e meglio. Io, tornato al Pandorito come se Nadia Cassini fosse tornata a fà i film – quelli che stava sempre a peorina – dopo che n’avevino fatto la plastica ai labbri del culo perché sennò ni cascavino e ni infiammavano il menisco.

Io, dicevo, depresso da mesi, anni, lustri di “Beppe-ultima-scelta” che mi nutrivo della flebile positività d’avè vinto il minimo rimpallo mistificandolo come merito, del buon fine del passaggio più elementare (anche durante il riscaldamento, lo ammetto), il tutto per ricostruire un’autostima calcistica minata da una spaventosa sequela di prestazioni indecenti, dal silenzio dei compagni ormai stufi di vituperarmi dopo l’ennesimo errore.

Io, per tornare agli ultimi minuti della partita, avevo fatto caicchià giocando spesso di prima perché toccalla due volta di fila mi riesce poco e, ahimè, spesso passando agli avversari (Vitaliano, bellissimo, chiama questo gioco “pallalloro”). Avevo, però, fatto anche un paio d’assist da palla ferma che avevano permesso a Papo e al Rossi di segnare due reti svilendo quanto meno la pesantezza del mio senso di inutilità calcistica.

Siamo quasi allo scadere, noi si sta vincendo 4-3 e si attacca verso la porta lato spogliatoi dove sono già pronti tutti quelli dell’ora dopo. Papetto, ancora assatanato nonostante la tripletta, ruba palla e innesca un contropiede: siamo in due contro uno.

Io, ovviamente stanziale nella metà campo avversaria come un ippopotamo nel suo stagno nel Serengheti, mi allargo e mi avvicino alla porta per ricevere la palla mentre il portiere lascia la porta sguarnita per chiudere su Papetto.

Cazzo, me la dà, segno anch’io! Stasera niente antidepressivo, stasera so con quali immagine aspettare il sonno: due assist e un gol… Mi sento come il rais che aspetta il branco dei tonni diretto nella camera della morte della mattanza.

Papetto mi vede e me la passa. Papetto è mio amico, Pietrino avrebbe dribblato anche Martino (il custode) e Marietto sarebbe tornato indietro o si sarebbe sfracellato pur di fare il dribbling dalla parte sbagliata, ma Papetto non è egoista ed è mio amico.

Federico ormai è tagliato fuori, il pallone mi sta arrivando a 3 km/h, mi fermo ad aspettarlo a 29 cm dalla riga di porta.

Il pallone potrei fermarlo, darmi la Crescina in testa e vedere se mi crescono i capelli neri come mì pà, biondi come mì mà o bianchi per la mia età, e poi depositarlo in rete a billate. Mi gusto il momento come una loffa di 40 secondi che ti decomprime l’addome affollato dalla parte volatile del minestrone di fagioli stiaccioni.

Ecco il pallone, a poca distanza da me, sulla panchina dietro la porta, stanno appollaiati tutti quelli delle 9. Mi sembrino quelli della Maratona, la curva del Toro.

Arriva la sfera, ne vedo le cuciture e la scritta; metto il piede destro, il mio preferito, mi preparo alla deviazione di ciatta.

Avrei potuto anche non averlo il piede, tipo Pinocchio quando Geppetto se lo scorda troppo vicino al camino e ni bruciano le gambe fino al ginocchio.

La palla non mi ha mai toccato la scarpa, mi ha picchiato nel nocciolino del nodello ed è uscita fuori di un metro sul palo più lontano. Si sono messi tutti a ride: gli avversari, quelli delle 9, io e i miei compagni. Meno che Papetto, s’è levato la casacca ed è andato via lasciandoci uno in meno.

E pensà che Papetto è mio amico…

il Giudice Unico Autoproclamato

Si omologa la 53.a giornata del 5 luglio 2010:

Risultato (14 presenti):

7: becagli, beppe, g.ceppa, bertacca, marmo, rooney, sauro

3: tucci, matrone, federico, poli, aiazzar, rossi, marietto

Classifica: vì sopra

Omo Sky: g.ceppa.

Omo Skyfo®: Beppe

Note hellzapopping: serata standard al Pandorito. Son successe le cose che succedono sempre. E cioè:

1.      arrivo alla spicciolata dove son più quelli che arrivino tardi di quelli che arrivino in orario

2.      dieci minuti per decide chi fa le scelte

3.      l’Aiazzi, dopo le critiche estetiche dell’altra volta, è vestito bene: c’ha la maglia del Brasile e viene subito accusato di uso improprio della cassa sociale. Risponde qualcosa ma escono suoni gutturali incomprensibili che se parlasse a cenni sarebbe meglio. Forse però a sua insaputa emette qualche ultrasuono che allontana le zanzare accorse in numero inferiore rispetto alle ultime sere.

4.      curiosamente anche Marmo e Federico c’hanno la maglia del Brasile. Beppe c’ha il costume (del Brasile) con scritto “ordem e progreso” proprio sul pacco.

5.      improvvisamente (8:10 spaccate) due si isolano come quando il giudice chiama a sé l’accusa e la difesa e iniziano a fare le scelte

6.      8:11 arriva Marietto che pare un raccattapalle della Dinamo Dresda, s’affaccia dal cancello e abbaia subito. Non lo fa per segnalare la presenza, ni viene proprio così.

7.      C’è da rifà le scelte? “macchè! Piglielo pure te” “No, no, tocca a te sceglie”

8.      8:15 finiscono scelte, riscaldamento e discorsi a bischero su argomenti più svariati

9.      8:18 prima litiata: Poli con Marietto.

10.  tra le 8:18 e le 8:59 si alternano gol, fine, lisci, contrasti, punizioni reclamate a vanvera per lesa maestà, per apologia di reato, traverse, colpi di testa con rumori inquietanti, parate volontarie e involontarie, azioni silenziose di Sauro, fughe di Rooney che ni finisce sempre l’ossigeno all’ultimo tocco, scatti in differita del Rossi, dribbling autoestinguenti di Marietto, finte-controfinte-lanci-e-insulti del Poli, lanci col fucile a tappi del Bertacca, movimenti caracollanti di Marmo e Fede (orgoglioso della sua fascia di omoskyfo® come un bimbo del suo trenino nuovo), interminabili fasi catatoniche del Becagli, guizzi 58enni di Tono e 70enni di Beppe, ripetuti maltrattamenti all’Aiazzar che s’intestardisce a volè fà il cross dal fondo e azioni impetuosi di g.ceppa che non ride mai durante la partita e trascina la sua squadra come il trattore il carro dell’Avanzini

11.  8:59 Marietto subisce l’onta finale: G.Ceppa lo svernicia anticipandolo e addirittura segnando in ripartenza il 7-3 e allora, il raccattapalle della Dinamo Dresda  scarica la tensione tirando una pallonata verso la via Indipendenza. Partita finita.

12.  qualche sterile discussione (ma meno del solito, forse per la stanchezza perché il caldo è stato veramente intenso) che censura il gesto dell’ausiliario del traffico che sta svestendo i panni di DinamiteBla, ma c’è tranquillità, ormai ognuno sa delle altrui dinamiche e – se non è affranto da particolari fasi negative personali – è in un certo vaccinato, come se avesse ormai sviluppato l’antidoto alle incandescenze dell’agitato di turno. Ora il problema serio e impellente è “dove si va a mangià?”

13.  lì lo spogliatoio è un piccolo Montecitorio, si formano correnti, alleanze dettate da ernie iatali, inculate singole o di gruppo subite in questo o quel locale, millantati trattamenti di favore etc. Alla fine il gregge partorisce la fatwa: E’ caldo, si va al “Mai dire pizza”. Uno obietta “ma il Cantalupi non c’è”. E quell’altri “appunto” e si va lì.

14.  il penultimo passo della serata standard – trascorsa a parlà di cazzate, tope e calcio – è quando il Tucci dà la via al disco. “lo sapete che è successo?” e allora attacca a parlà di morti, tragedie, disgrazie, omicidi… e tutti si tocchino i coglioni e lo mandino ridendo in culo

15.  anche nell’ultimo step della serata è di routine che ci sia una vittima: il collo del papero.

Prossimo turno: giovedì 9 luglio 2010.

Il Giudice Unico Autoproclamato

Fratelli e Sorelle,

grazie a quelli che (come i monaci benedettini del medio evo) hanno pazientemente e oscuramente trascritto i risultati in attesa che tornasse Beppe /Lazzaro ad aggiornare, riprendono gli aggiornamenti e le cronache del Pandorito.

E’ la giornata del primo luglio, auguri all’ex primatista Pepo ancora nei guai col nodello rotto.

Si omologa la 52.a giornata del 1° luglio 2010:

Risultato (15 presenti):

6: aiazzar, pardini2, rossi, becagli, poli, francè, fabrizio

2: sodoste, tucci, g.francesconi, matrone, beppe, sodomax, g.ceppa, federico

Classifica: vi sopra.

Omo Sky: Pardini2.

Omo Skyfo®: Federico

Note hellzapopping: attenti, pronti, via: 2-0 per quelli che poi han perso. Quell’altri (quelli che poi hanno vinto) cominciavino già a dà di balta: il Poli urlava al Becagli, Francè e il Pardini2, incatenati in difesa come Melampo alla cuccia, saltabeccavano senza beccalla mai. L’Aiazzar piuttosto che dalla al Rossi, si rinchiudeva negli spazi occupati e Fabrizio, rimasto solo a metà campo, ammattiva a cercà d’interrompere le trame dei Sod brothers, dei post-ospedalizzati Beppe e Gianni e della Ceppa che – supportato da Tono che ni copriva le spalle – faceva il bello e il cattivo tempo.

Poi  - potenza del Pandorito – d’improvviso è girato il vento.

Prima il Poli ha tirato una sassata in porta e il Tucci, in qualche modo ma sicuramente a sua insaputa, l’ha parata. Il pallone n’è rimasto fra i piedi e il nandropasticcere sembrava un cane che annaspa perché non trova più il legnetto che n’ha tirato il padrone: girava come ammattito su sé stesso e guardava da tutte le parti meno dov’era il pallone.

A differenza di Francè – che si esibiva con la solita maglia a maniche lunghe che ni spuntava sotto quella a mezza manica, calzerotti del CRO Dinamo che a fatica nascondono i parastinchi che ormai hanno acquisito la particolare sagoma anatomica del polpaccio dell’unico potenziale esubero della Telecom – il Tucci era vestito con una maglia a righe verticali giallo e blu che ne esaltavano la forma ellittica della figura.

La linea verticale immaginaria (perpendicolare al terreno) che parte dalla fronte per arrivare ai piedi, subiva una prima deviazione appena sotto il petto raggiungendo il top della curvatura all’altezza del bellìoro per poi rientrare nella proiezione dovuta all’altezza dei ginocchi. Ricordava vagamente Obelix  vestito alla rovescia (lu’ c’ha i calzoni a righe, non la maglia).

Poi è stato Tono, anche lui mentre era in porta, a dare segni di cedimento fermandosi tipo Antibo e consentendo l’accorciamento delle distanze.

Il gol del 2-2 è stato un capolavoro del Rossi ma lo ha senz’altro agevolato il nostro portiere che è stato meno reattivo del basamento della statua del monumento ai caduti. Il 3-2 è venuto col Sodostè in porta che ha pensato bene di assicurarsi un posto comodo per fare l’uscita in presa alta senza però tenè conto che il Pardini2 avrebbe potuto sbercià la palla e inculallo come un macaco incula una macaca appisolata.

Da lì è stato un precipizio fino al 6-2 finale al quale siamo arrivati io e Gianni in stato d’incoscienza, G.Ceppa con le visioni, il Sodomax con la fronte che ni copriva anche la bazza, il Sodostè con la coscienza a pezzi per l’uscita avventata, Tono in crisi d’identità (non si sapeva con chi fosse) e Federico che aveva ormai completato la metamorfosi iniziata alle 8 e 10 divenendo completamente un giocatore avversario a sé stesso.

Ma il colpo di grazia doveva ancora essere perpetrato: l’Aiazzar sotto la doccia.

S’è presentato con la barba incolta e, nonostante la vittoria, era triste da sembrare un kamikaze di etnia pashtun sopravvissuto nonostante si fosse fatto esplode.

Dato che la sua religione ni proibisce di entrà sotto la doccia nudo (è l’unico omo che c’ha il burqa al billo), s’è presentato con un costumino pied-de-poule viola e rosa probabilmente frutto di una rapina di cui rimasero vittima gli organizzatori di Pitti Kabul nel 1974, indumento che faceva parte della collezione Kandahar Taliban Summer classificatasi sesta.

La serata s’è conclusa nella norma: al tavolino elucubrando su gite in Thailandia, a Velden, di diete declamate ma annichilite da creme catalane e definitivamente assassinate dal programma di mangiate per la prossima volta e strage di paperi.

Prossimo turno: lunedì 5 luglio 2010 (giovedì 8: nicchi)

Il giudice unico autoproclamato