Risultato (22 presenti):

3: sauro, beppe, mario, incabino, ambrogi, pardini2, rossi, poli, giorgino, renato, francè

3: tucci, federico, sodomax, sodostè, giorge, aiazzar, marmo, becagli, rooney, g.amma, g.limusè.

Provvedimenti disciplinari: Nessuno: il Tucci é sprovvisto della fascia di leader semplicemente perché l’ha persa.

Classifica: v.sopra.

Omo Sky: Francè.

Omo Skyfo®: Pardini2.

Note & hellzapopping: Gonfia, rieravamo in troppi. Ventidue persone in 800 metri quadrati significa che il gioco latita, hanno prevalenza lanci lunghi, gioco aereo, e il culo di trovassi dove casca il pallone. Se te sei deficitario nei colpi di testa o non hai culo di capire un po’ prima dove lo manderanno, il pallone non lo becchi mai. L’unica è battere calci d’angoli, falli e punizioni, sennò son cazzi.

La partita è stata brutta ma tirata, e comunque quando festeggi il gol vuol dire che ci sono state partecipazione, sana deficienza e agonismo, quest’ultimo forse anche troppo specie da parte di qualche bischero che si scorda chi siamo e che stiamo facendo.

E’ stata bellissima l’esultanza di Marmo quando ha freddato di sinistro al volo Pardini2 (reo, secondo qualche mentecatto, di aver respinto di pugno proprio in quel particolare punto del campo). Il lungo attaccante, nel momento dell’abbraccio con qualche compagno, era l’immagine della contentezza, aveva gli occhi di un bimbo che trova il trenino nuovo montato in salotto.

Lato negativo della serata – perché non è tutto rose e fiori – l’eccessivo pitignismo di chi discute su ogni episodio e ci pianta regolrmente una scanagliata di 5 minuti come se la non approvazione della propria opinione fosse un’onta.

Bisognerebbe inoltre anche spogliarsi della tendenza a scaricare sugli altri – invocando per esempio falli minimi, mai fischiabili o addirittura inesistenti – la responsabilità del proprio errore. Fra di noi fenomeni non ce n’è, e se qualcuno si sente ancora calciatore dovrebbe chiamare il CUP, per le visite psicologiche non serve neanche l’impegnativa del medico.

Tornando alla cronaca, la 75.a giornata è stata caratterizzata da un’innumerevole sequela di palloni andati nella pista di pattinaggio, nelle frasche, nella via Galgani e anche una sul gazebo adiacente gli spogliatoi. La squadra capitanata dal Rossi è andata sotto di due reti per poi pareggiare e passare in vantaggio con un eurogò di Sauro che, fino allora, si era distinto per alcune conclusioni che più che tiri in porta ricordavano le trasformazioni stile rugby.

L’arrembaggio della squadra del Tucci è stato intenso. La difesa dei Rossi-boys era imperniata su Marietto, Pardini2, il Poli, l’Ambrogi e Francè: in sostanza mancavano Pisolo e Mammolo poi c’erino tutti i sette nani. Mariettolo ogni volta che colpiva di testa blaterava qualcosa, Ambrogiolo non ha aperto bocca, Pololo brontolava più di Brontolo. Spettacolare la prestazione di Francèolo che ha dato l’anima per mantenere il vantaggio e, a un certo punto, s’è sverginato la testa respingendo un traversone del Becagli. Questo episodio gli è valso il titolo di omosky.

Chi invece ha usato la testa in modo anomalo è stato Pardinolo2. Ogni volta che colpiva la sfera la tirava a sua insaputa dalla parte opposta a quella in cui stava guardando. A un certo punto, da tanto che la mandava sempre precisa indietro, abbiamo avuto il sospetto che fosse posseduto della bimbetta del film “L’esorcista”, quella che ruotava la testa a 360 gradi e vomitava il passato di piselli sulla federa.

Picchia e mena la squadra del Tucci ha trovato il pareggio che è rimasto il risultato finale grazie anche a una traversa colpita da Renato ed una sua prodezza su un tiro ravvicinato del Giorge.

A cena s’è riso come matti, ma l’argomento non è signorile quindi rimane segretato. C’è gente ha sudato più a ride che a gioà.

Prossimo turno: giovedì 23 settembre.

Il Giudice Unico Autoproclamato