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ATTENZIONE: Prossimo turno: martedì 2 novembre, ore 19.

Si omologa la 86.a giornata del 28 ottobre 2010:

Risultato (18 presenti):

2: beppe, canta, federico, rossi, pardue, sauro, incabino, filippo, fabrizio.

2: tucci, renato, sodostè, marmo, limusè, rooney, bertacca, francè, gamma.

Classifica: v.sopra.

Provvedimenti disciplinari: ULTIMISSIMO AVVISO al Tucci: se non gioa con la fascia verde ramarro di leader viene penalizzato di un punto.

Omo Sky: Limusè, sempre lucido, preciso e corretto.

Omo Skyfo®: Rossi, evidenzia più errori lù che piedi un millepiedi.

Note & hellzapopping: ai posteri il rinvio da fermo del Canta che sa più di rugby che di calcetto. Se non c’era la rete il pallone finiva nel cassonetto aperto davanti alla sua pizzeria.

Prossimo turno: martedì 2 novembre, ore 19.

Il Giudice Unico Autoproclamato

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Risultato (12 presenti):

3: poli, tucci, beppe, ambrogi, mano, sodostè.

3: federico, sauro, rossi, bertacca, matrone, pardue.

Classifica: v.sopra.

Provvedimenti disciplinari: ULTIMO AVVISO al Tucci: se non gioa con la fascia verde ramarro di leader viene penalizzato di un punto.

Omo Sky: Poli, due gò e un assist.

Omo Skyfo®: Beppe: un gò, poi non si sa per quale squadra stesse giocando (ma non era il solo…).

Note & hellzapopping: sei-contro-sei, una fatica immane. Mi fa male tutto, anche le ovaie. Ho i crampi ai diti e questo – unito al quasi completo disinteresse riscontrato sul blog – mi impedisce di scrivere le stronzate bisettimanali.

Prossimo turno: giovedì 28 ottobre, farinata col cavolo nero.

Il Giudice Unico Autoproclamato, senza seghe

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Risultato (17 presenti):

8: tucci, gamma, matrone, sauro, renato, sodostè, aiazzar, marmo, federico.

0: rossi, beppe, sodomax, ambrogi, francè, pardue, filippo, fabrizio.

Classifica: v.sopra.

Omo Sky: Sauro: difende con serenità, partecipa alle ripartenze e – dote rara ed invidiabile – senza mai andare fuori dalle righe.

Omo Skyfo®: Pardue: anche lui è sereno ma fuori dalle righe ci tira sempre il pallone. Se non ce lo tira è perche l’ha passato a quegli altri o l’ha fatta fina. Serata no.

Note & hellzapopping: Il Pandorito è l’ora d’aria di montagna che ogni volta segue e precede tutte le fonti e gli accumuli di stress, tutti i casini che si travestono da insonnia, nervoso, ansia, istamine, dermatiti, colite; non è che li debella ma comunque li stempera, dà un momento di tregua, equilibra la stanchezza fisica a quella mentale, manda in circolo le endorfine, insomma fatto bene fa bene.

Il Pandorito poi ha le sue ritualità: l’usuale ritardo nell’inizio, le scelte battagliate, le prese di culo per i gesti che di calcistico hanno solo il pallone, la pizza dopo la doccia, le aspettative dalla gita all’estero per visitare in endoscopia monumenti di ciccia, la relazione sentimentale col proprio papero etc.

Da diverso tempo i due principali contendenti (Federico permettendo) al titolo lasciato vacante dall’infortunio del Pepo, hanno però alzato un po’ troppo i toni alimentando un derby continuo, una sorta di Peppone e Don Camillo che inizia con le scelte e a volte dura fino al “dove si va a cena?”.

A mio parere lì per lì questo duello stona un po’ –  probabilmente il Tucci ha bisogno di fà un po’ di ferie e il Rossi che il Tucci faccia un po’ di ferie – ma poi a bocce ferme risulta invece divertente, fonte di ironia.

Ieri sera il Nou camp d’aviazione s’è trasformatosi in Troia, Marmo era Elena e i due contendenti in Paride e Menelao: “Marmo è con me”, “No, Marmo è con me perché siamo inferiori” “No, te l’altra volta hai fatto così!” “No, ho fatto cosà” “Allora piglielo te!” “No, allora non lo voglio” E Marmo allibito che si levava e si rimetteva la casacca come quando le donne si provano cento vestiti che tirano all’aria mezzo negozio.

Poi Peppone-Tucci ha preso l’irrevocabile decisione di andarsene ha raccattato i su’ ciottorini “allora vado via” e quand’era all’altezza del dischetto del rigore, dopo alcuni inviti a desistere, ha revocato l’irrevocabilità della decisione e s’è rimesso la casacca.

Allora Marmo s’è levata la sua andando nella squadra di Don Camillo-Rossi che allora, a sua volta, ha preso l’irrevocabile decisione di andarsene, ha raccattato i su’ ciottorini e, quand’era all’altezza del dischetto del rigore, dopo alcuni inviti a desistere, ha revocato anch’egli l’irrevocabilità della decisione.

Forse è la zona del dischetto del rigore che induce alla ragione.

In sostanza però la singolar tenzone tra i due e la tacita volontà del resto dei contendenti di evitare ulteriori attriti, ha sortito due formazioni, che seppure in 9 contro 8, erano evidentemente squilibrate a pro della squadra del Tucci.

Bisogna ammettere che per un po’ il risultato è stato in bilico. La compagine del Rossi, andata subito sotto per 1-0, trascinata dal Sodomax e dal dinamismo di Filippo, ha lottato strenuamente contro un avversario che – opinione personale ma condivisa da altri – ha però potuto anche giocare con minore intensità.

Il bubbone è esploso quando inevitabilmente i Tucci-boys hanno dilagato.

Si potrà anche disquisire sul fatto che la squadra abbia mollato ma se una partita finisce 8-0 (per Aiazzar ovviamente 9-0) sono i fatti che parlano. Seppur eclatante nella forma, la protesta del Sodomax (umiliato come me, Francè e il Rossi con un 15-0 negli ultimi due match) era sacrosanta. Giocare due volte al peoro in una settimana facendo sempre il peoro non è roba di endorfine.

Ma anche la reazione di Sodomax – che il giorno prima su Sky aveva avuto un frame di notorietà dopo il gol di Zanetti – ha avuto un che di cinematografico.

Se il conflitto Tucci-Rossi è sembrato quello partorito dalla fantasia di Guareschi, la rabbia del Garrincha del Pandorito è parsa tale e quale quella transilvanica di Frankenstein junior quando il mostro rabbonito va in casa del cieco (Gene Hackman) che prima gli tira la minestra a bollore nelle palle, poi gli spacca il boccale in mano e infine invece del sigaro gli dà fuoco al pollicione facendolo andare in escandescenza.

Per un attimo m’era venuto di dirgli come nel film se voleva un goccio di Sambuca ma era troppo preso dal diverbio col separè dello spogliatoio e allora ho desistito.

Dopo la doccia l’effetto benefico del Pandorito è parso evidente. Quelli che avevano vinto poi erano super-rilassati. Aiazzar per esempio – per lui parziale di 15-0 in quattro giorni – era così tranquillo che aveva abbandonato le sue sembianze umane e s’era messo a giochicchià col billo come ho visto fà ai macachi nei documentari del National Geographic.

A cena abbiamo fatto fuori un boiler di taglierini coi fagioli. Era una minestra così densa che se ci tiravi sopra il pane non andava a fondo. Ovviamente ne è conseguito che col tubo che ci percorre dalla bocca al culo ci si poteva fà l’esperimento umano dell’acceleratore di gravità, tipo il CERN.

In effetti a letto, al termine della serata, il Pandorito aveva ancora una volta compiuta la sua funzione: per un paio d’ore avevo dimenticato casini personali, 120 euro per riparà l’orologio, 150 per cambiare la batteria alla macchina e la telefonata di Fabietto che diceva che la lavatrice è da buttà via.

C’era la stanchezza fisica, c’erano le endorfine ma, sarà stato per via dei taglierini coi fagioli, sotto le coperte di aria di montagna non c’era traccia.

Prossimo turno: lunedì 24 ottobre.

Il Giudice Unico Autoproclamato

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Risultato (18 presenti):

7: tucci, pardue, marietto, mano, becagli, rooney, poli, aiazzar, fabrizio.

0: beppe, rossi, federico, marmo, francè, matrone, gamma, sodomax, sauro.

Classifica: v.sopra.

Omo Sky: Marietto. Si piazza in difesa e, coadiuvato dai terzini esterni Tucci e Pardue (che lo seguivano tegghi di pari passo tipo la difesa del calcio-balilla), disputa un partitone impreziosito anche da un paio di belle sortite offensive.

Omo Skyfo®: Rossi. Forma una ciurma composta da manovali, stallieri e violinisti cei, li imbarca su un sommergibile senza periscopio che lui guida a tutta forza non contro un singolo iceberg, bensì contro la banchisa polare. Il risultato è una disfatta senza precedenti: 0-7 con un solo tiro nello specchio della porta.

Note & hellzapopping: Non c’è solo demerito del Rossi e della sua scalcinata ciurma in questa clamorosa debacle. I trionfatori avevano qualcosa in più da tutti i punti di vista. E non parlo solo di disposizione tattica, geometrie e qualità tecniche… C’era anche qualcosa di sospetto…

Non sbagliavano una palla, un stop, un appoggio. Vincevano tutti i contrasti, correvano come forsennati. Come ricevevi un pallone c’avevi il Mano addosso, Fabrizio al raddoppio e Rooney che ti girava intorno matto come una mosca quando fa freddo. Marietto, il Tucci e Pardue non concedevano nulla, il Poli non bugnava, il Becagli era più dinamico di una dinamo. Aiazzar si faceva trovà sempre smarcato davanti al nostro portiere e creava sempre le premesse per una giocata pericolosa. Giocavano a ritmi tripli dei nostri, erano assatanati, mai paghi di quanto ottenevano. Se fossero stati piranha musulmani avrebbero mangiato anche l’osso del prosciutto.

Addirittura sul 6-0 Aiazzar ha contestato un fallo laterale, ma lui si sa è protestante e, a dir la verità aveva anche ragione: Matrone – a corollario di una partita disastrosa come tutti i suoi – con uno sciagurato controllo di petto s’era portato la palla fuori da sé.

I suoi lo han fatto desistere dalla protesta e sul 7-0 si sono rabboniti. Sembravano i nuvoloni appollaiati sulle Apuane dopo tre giorni di libeccio.

Noi invece, sommergibilisti naufragati e straccati come coltellacci, abbiamo debellato la depressione (che anziché essere curata dal Pandorito era stata acuita dall’insuccesso) al tavolino da Barabba. Il nostro umore ha ripreso il tono giusto a forza di filetti, chateaubriand, cavolo, verdure all’aglio e grigliate etc.

Dopo il rituale passaggio circa i baldanzosi propositi dei partenti per la Thailandia (sembrerà di esserci anche a noi che non ci andiamo), il grande Federico ha chiuso la serata festeggiando il suo compleanno con tanto di bottiglia e apprezzatissimo discorso.

Nonostante le bronzole dello spumantino, il precoce ribollire del cavolo e l’amarezza della sconfitta, mentre tornavo a casa ho avuto la prontezza di evitare un gatto.

Più tardi però ho preso pieno un papero

Prossimo turno: giovedì 20 ottobre. Menu: minestra di fagioli al Buo di Misurino.

Il Giudice Unico Autoproclamato

Risultato (18 presenti):

2: rossi, rooney, beppe, gamma, limusè, federico, fabrizio, canta, matrone.

1: tucci, pardue, francè, sodomax, aiazzar, becagli, marmo, filippo, sauro.

Classifica: v.sopra.

Omo Sky: Sodomax.

Omo Skyfo®: Beppe.

Note & hellzapopping: solo il titolo in sé e per sè “82.a giornata” è già Hellzapopping.

Prossimo turno: lunedì 20 ottobre.

Il Giudice Unico Autoproclamato

Risultato (20 presenti):

4: rossi, recco, papetto, becagli, matrone, mano, renato, sauro, francè, ambrogi.

4: poli, limusè, rooney, beppe, federico, tucci, pardue, fabrizio, gamma, sodomax.

Classifica: v.sopra.

Provvedimenti disciplinari: punti.

Omo Sky: Recco, ha fatto vedere qualcosina più degli altri.

Omo Skyfo®: Francè, per via di un (o due?) disimpegno difensivo trasformatosi in un suicidio calcistico.

Omo Sky a cena: Poli, vero spettacolo della serata.

Note & hellzapopping: Aldilà del debutto di Recco – il primo professionista del Pandorito – resteranno perle della serata il colpo di testa del Mano (perfetto se fosse stata un’azione difensiva dei suoi peccato che è diventata un’azione offensiva per gli altri), e per l’autofallo-laterale-contro causato da Limusè che s’è tirato una pallonata addosso… Il resto un po’ al di fuori dello standard perché non ci sono state contestazioni  né discussioni.

Gli unici attriti, comunque soffusi dalla tolleranza e dalla profonda conoscenza gli uni degli altri, si sono verificati quando c’è stato da decidere dove s’andava a mangià la pizza. E’ stato come tanti anni fa quando Craxi e Andreotti si contesero strenuamente la presidenza del CDM e, pur di non darla vinta l’uno all’altro, premier divenne Goria.

Infatti siamo andati da Barabba.

Prossimo turno: giovedì 13 ottobre, cena a tema: baccalà e polenta al Buo di Misurino.

Il Giudice Unico Autoproclamato

Due appelli , vedete se potete dare una mano:

1.

Uno del Lemmetti (Alessandro, proprio lui)

Avrebbe bisogno di recuperare almeno uno dei completini che utilizzammo nella nostra epopea calcistica.

Erano nero, arancione e celeste.

Per tutto quello che ha fatto per tutti personalmente ritengo sia il caso di accontentarlo.

Fate sapere.

2.

L’altro di Beppe

“Avrei bisogno di comprare un casco usato – va bene anche un troiaio – ovviamente non rubato, come è successo agli ultimi cinque che tenevo nel bauletto.

Se a qualcuno gli avanza me lo faccia sapere che ci si mette d’accordo”.

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PS

La topa vi sopra ‘un c’incastra niente.

Ma così avete letto più volentieri (è marchetinghe, o’ gnoranti!)

Risultato (20 presenti):

2: sodomax, pardue, tucci, francè, uno oculista, marmo, sodostè, limusè, becagli, sauro.

2: incabino, matrone, federico, rossi, beppe, rooney, canta, filippo, aiazzar, fabrizio.

Classifica: v.sopra.

Provvedimenti disciplinari: ammonizione con diffida e minaccia grave con voluminoso scappellamento trilaterale giustificato al Tucci perché non s’è messo la fascia di leader. La prossima infrazione costerà una penalità di un punto.

Omo Sky: Beppe, sembrava Inzaghi (su pà però); due gol da opportunista come quando gioava al campetto nel ’74 ed era una promessa. Poi, seppur con notevole ritardo rispetto ai coetanei, imparò a fassi le seghe e le velleità calcistiche ebbero un tracollo da cui non si è mai più ripreso.

Omo Skyfo®: Rooney, l’unico triangolo che conosce è quello che mette in prossimità della curva quando deve cambià la gomma buata..

Note & hellzapopping: Risultato giusto maturato al termine di una singolare tenzone tra 20 marugani anziani, di cui sett/otto sovrappeso, che s’abbracciavano (veramente) di gioia ad ogni gol fatto e si vituperavano reciprocamente ad ogni gò preso, suscitando stupore alle persone che assistevano fuori dal campo.

Eloquente il commento di uno di questi: “…ma in quanti siete!? Se entro in campo anch’io non ve ne accorgete neanche”. Grosso errore perché il Tucci e il Rossi – i capitani che fanno le scelte e si pitizzano sempre – avrebbero subito inscenato una polemica di sei minuti.

Cose hellzapopping: il siparietto di Marmo che ha cominciato la partita con quelli nel campo accanto perché erano pochi (poi è stato richiamato all’ordine dal Rossi col Tucci che bofonchiava già) e un massacro a Francè, reo di avè fatto uno dei suoi disimpegni che, più che passà una palla a un compagno sembrava n’avesse consegnato una bomba con la spoletta innescata tipo “tiella te che a me mi vien da ride”.

Prossimo turno: lunedì 10 ottobre. Si ricorda che giovedì 13 c’è la prima cena a tema: baccalà e polenta al Buo di Misurino.

Il Giudice Unico Autoproclamato

Risultato (18 presenti):

5: sodomax, incabino, matrone, federico, rossi, renato, marmo, aiazzar.

2: sauro, mano, beppe, limusè, sodostè, tucci, pardue, papetto.

Classifica: v.sopra.

Omo Sky: Sodomax.

Omo Skyfo®:Tucci, e pensà che era portiere della V2…

Note & hellzapopping: Risultato che non rispecchia quanto espresso dal campo. La differenza l’hanno fatta i portieri: Incabino – che ormai sta formando la sua identità calcistica convertendosi al portierismo – si tuffava, usciva, parava, deviava in calcio d’angolo anche i tiri che sarebbero finiti nel frigorifero dei gelati Algida del bar. All’altro portiere ni ci mancava il bancone, il campanellino, la reception e tutto il resto dell’albergo perché di calcistico c’aveva i guanti, le brae e i calzerotti.

Quelli di Sauro, dopo essere passati in vantaggio, sono stati raggiunti da un gol che più che da un’azione di gioco del calcio è stato frutto di una sagra dello stinco: rinvio di Papetto, stinco di Aiazzar, stinco di Sauro, Pardue spiazzato.

Ripassati in vantaggio con un gò da opportunista di uno scintillante Sodostè, i ragazzi di Baruffa hanno sfiorato più volte il 3-1 ma l’infelicità calcistica del puntero scrivente (due gò sbagliati dal solito punto maledetto) ha reso vane le comunque apprezzabili manovre orchestrate con l’ausilio di Limusè, Papetto e Sodostè.

Le caate offensive di Beppe e del rientrante Mano hanno fatto scopa con quelle difensive del Tucci e di Pardue e gli avversari, trascinati dal Sodomax ben coadiuvato da Renato, Marmo & c., ne hanno approfittato perforando il “portiere” di turno.

Il gò del 5-2, quello che di fatto ha chiuso il match, l’ha realizzato Sodomax con tiro senza tante pretese di sinistro, addirittura leggermente scucchiaiato quindi non teso. La sfera, calciata da posizione accentrata poco fuori area, si è diretta a mezz’altezza verso il palo sinistro della porta ma il Tucci-portiere aveva già preso l’aire dirigendosi così svelto in anticipo verso quello destro che, più che un estremo difensore, sembrava una massaia che andava in fretta e furia a coglie i panni per via che aveva cominciato a piove…

L’ultimo flash è quando sono andato alle docce. C’erano il Tucci, Pardue, Sodomax, Sauro e Aiazzar curiosamente ognuno a una doccia, ma rivolti tutti verso la porta. Sembravano messi lì in fila, tipo foto segnaletica, per far riconoscere a un testimone chi fosse il colpevole di una malefatta. Il testimone avrebbe senz’altro risposto “quello con le braette”.

Prossimo turno: giovedì 7 ottobre.

Il Giudice Unico Autoproclamato

Risultato (18 presenti):

2: beppe, limusè, gamma, tucci, sauro, federico, sodostè, marmo, filippo.

1: canta, francè, incabino, sodomax, pardue, rossi, poli, matrone, fabrizio.

Cambi di denominazione: da oggi g.amma diventa gamma e g.limusè diventa limusè perché mi sono rotto le palle di cercà il punto sulla tastiera, lo confondo sempre con la virgola. Anche Pardini2 diventa pardue e Cantalupi diventa canta perché mi torna meglio.

Provvedimenti disciplinari: punti

Classifica: v.sopra.

Omo Sky: Tucci.

Omo Skyfo®: Canta. Sembrava si fosse “fatto”. L’unica cosa positiva è stata che ha messo i 5 euro.

Note & hellzapopping: Un Tucci monstre trascina i suoi al successo. Serata da ricordare per un gò al volo del sottoscritto (assist del solito Tucci) e per due droni del Poli che si spicinano sul muso di Limusè e Gilippo. Un terzo drone – gli aerei senza pilota in dotazione all’aeronautica statunitense – s’è spento sul cotrione di Limusè. Il commento del Poli è stato: “ho capito, un tiro più”.

Prossimo turno: lunedì 4 ottobre

Il Giudice Unico Autoproclamato