Risultato (18 presenti):
7: tucci, pardue, marietto, mano, becagli, rooney, poli, aiazzar, fabrizio.
0: beppe, rossi, federico, marmo, francè, matrone, gamma, sodomax, sauro.
Classifica: v.sopra.
Omo Sky: Marietto. Si piazza in difesa e, coadiuvato dai terzini esterni Tucci e Pardue (che lo seguivano tegghi di pari passo tipo la difesa del calcio-balilla), disputa un partitone impreziosito anche da un paio di belle sortite offensive.
Omo Skyfo®: Rossi. Forma una ciurma composta da manovali, stallieri e violinisti cei, li imbarca su un sommergibile senza periscopio che lui guida a tutta forza non contro un singolo iceberg, bensì contro la banchisa polare. Il risultato è una disfatta senza precedenti: 0-7 con un solo tiro nello specchio della porta.
Note & hellzapopping: Non c’è solo demerito del Rossi e della sua scalcinata ciurma in questa clamorosa debacle. I trionfatori avevano qualcosa in più da tutti i punti di vista. E non parlo solo di disposizione tattica, geometrie e qualità tecniche… C’era anche qualcosa di sospetto…
Non sbagliavano una palla, un stop, un appoggio. Vincevano tutti i contrasti, correvano come forsennati. Come ricevevi un pallone c’avevi il Mano addosso, Fabrizio al raddoppio e Rooney che ti girava intorno matto come una mosca quando fa freddo. Marietto, il Tucci e Pardue non concedevano nulla, il Poli non bugnava, il Becagli era più dinamico di una dinamo. Aiazzar si faceva trovà sempre smarcato davanti al nostro portiere e creava sempre le premesse per una giocata pericolosa. Giocavano a ritmi tripli dei nostri, erano assatanati, mai paghi di quanto ottenevano. Se fossero stati piranha musulmani avrebbero mangiato anche l’osso del prosciutto.
Addirittura sul 6-0 Aiazzar ha contestato un fallo laterale, ma lui si sa è protestante e, a dir la verità aveva anche ragione: Matrone – a corollario di una partita disastrosa come tutti i suoi – con uno sciagurato controllo di petto s’era portato la palla fuori da sé.
I suoi lo han fatto desistere dalla protesta e sul 7-0 si sono rabboniti. Sembravano i nuvoloni appollaiati sulle Apuane dopo tre giorni di libeccio.
Noi invece, sommergibilisti naufragati e straccati come coltellacci, abbiamo debellato la depressione (che anziché essere curata dal Pandorito era stata acuita dall’insuccesso) al tavolino da Barabba. Il nostro umore ha ripreso il tono giusto a forza di filetti, chateaubriand, cavolo, verdure all’aglio e grigliate etc.
Dopo il rituale passaggio circa i baldanzosi propositi dei partenti per la Thailandia (sembrerà di esserci anche a noi che non ci andiamo), il grande Federico ha chiuso la serata festeggiando il suo compleanno con tanto di bottiglia e apprezzatissimo discorso.
Nonostante le bronzole dello spumantino, il precoce ribollire del cavolo e l’amarezza della sconfitta, mentre tornavo a casa ho avuto la prontezza di evitare un gatto.
Più tardi però ho preso pieno un papero
Prossimo turno: giovedì 20 ottobre. Menu: minestra di fagioli al Buo di Misurino.
Il Giudice Unico Autoproclamato