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Risultato (12 presenti):

COSENZA: 6 – rossi (2), gamma (1), sodostè (1), beppe (1), pezzao (1), matry.

LECCO: 1 – fede, tucci, filippo (1), pepo, pardue, aiazzar.

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Classifica: vedi sopra. Dopo 8 giornate consecutive al comando Sodomax marca visita e Pardue, grazie al punticino della presenza, corona l’inseguimento strappandogli la fascia di leader. Dei primi 4 nessuno vince e ne approfittano Matry e Rossi (quest’ultimo alla 4.a vittoria di fila) che distanziano il Pepo.

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Omo Sky: Pezzao. Rasa l’erba della fascia destra facendola diventare off-limit per quelli del Cosenza. Difende accanito che pare il figliolo del Donzy; quando va in porta si produce in una respinta a pugni uniti che più che dà un cazzotto al pallone per allontanarlo sembrava impugnasse una 357 Magnum per sparà al Pardue. Chiosa il tutto segnando perfino un gò. Fascia rossa meritatissima che giovedì prossimo farà cin-cin con la 500ma presenza.

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Omo Skyfo®: Aiazzar. A differenza di quell’altri capitati lì per via delle scelte, lui gioa nel Lecco perché è lecchino. Ovviamente le scelte le ha fatte lui (malino) e gioa malino. Sul 5-1, a tempo quasi scaduto, segna a gioco fermo (corner battuto ma non era corner) ma lù vuole il gò e si punta come un miccio sardegnolo. Filippo glielo deve giurà sui nipoti che avrà che l’aveva toccata lù e che non era corner. Verso il tocco la su moglie l’ha convinto che non era calcio d’angolo e quindi non era gò. Ma lui n’ha detto “ellooooanogòeppe?”.  Noi lo sappiamo che voleva dire che allora non era bono neanche il successivo gò di Beppe ma la su moglie s’era già addormentata.

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Note & hellzapopping: Rivisti i conteggi: detto del Pezzao, Sodostè ha collezionato la 700.ma presenza. Per quanto riguarda la partita non c’è stata… partita. Sodostè ha segnato dopo 15 secondi. Il Cosenza ha gioato bene e ha sfoderato un’insormontabile difesa a tre, il Lecco invece ha difeso a uno (a volte anche a zero) e non c’era verso che segnasse. Come uno tirava coglieva un difensore o la traversa o il portiere di turno faceva una prodezza. Il meritato gol della bandiera è finalmente arrivato sul 5-0, ma più che esse nel campo piccino dell’impianto del campo d’aviazione, sembrava d’esse in piazza delle paure: un difensore era cascato, il portiere era sdraiato in terra alla vana ricerca del pallone, c’era l’erbetta intorno… insomma faceva strano non vedè le macchine della finanza parcheggiate.

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Capitolo capitomboli: serata intensa, da ricordare il volo col culo in terra e i piedi per aria di Matry che pareva una maschera isolata che ha inciampato nel cordolone del marciapiede, quella del Rossi che voleva fà il pallonetto al Tucci ma è precipitato al suolo tegghio tipo terza torre gemella zuccando anche il muso nel gomito del Tucci che anche lù pareva un mascherone isolato raffigurante un cameriere briao col vassoio appoggiato sulla buzza e infine Filippo che deve avè delle scarpette più adatte allo sci sull’erba che al calcetto, infatti era più le volte che era sdraiato che quelle che era dritto. Ma gioà con delle grappe da alpinista invece che con que’ tacchetti lì?

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Ringraziamenti: mi preme ringraziare il Pardue che costantemente trasmette le foto delle squadre. E stavolta – visto che il Rossi bugnava – e addirittura in jpeg

Prossimo turno: giovedì 28 aprile, ore 20 campo solito.

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Il Giudice Unico Autoproclamato che non sente seghe. Se le fa.

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