Click sulla classifica per ingrandire

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Risultato (14 presenti):

SASSUOLO         4    matry (1), sauro, fabri (2), aiazzar, bertacca, pepo (1), fede.

POGGIBONSI     2    rossi (1), francè, beppe, sodomax (1), pardue, tucci, gamma.

Classifica: vedi sopra. Colpo grosso di Pepo e Fede che recuperano punti sui primi tre.

Comunicazioni: la partita di giovedì prossimo, che era stata posticipata a venerdì 3 giugno, si gioa invece regolarmente il 2 giugno alla solita ora (20).

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Omo Sky: Fabrizio. Sarebbe stata prima scelta di tutti e due i capitani ma il pari-e-dispari premia Sauro e Fabrizio, l’unico gioatore magro del Pandorito, si conferma ripagandolo con una gara tutta sostanza imbellettata da due reti.

Omo Skyfo®: Francè. Gara eclettica, geniale e costante. Geniale in quanto comincia terzino a destra perché, essendo reperibile, sentirebbe meglio lo squillo del telefonino (!) sistemato sulla panchina. Col passare dei minuti si sposta di punta, mezzapunta, scala a sinistra, agisce da interdittore a metà campo, difensore centrale e poi va anche in porta. Questi mutamenti tattici gli valgono l’anzidetta ecletticità. La costanza è che riesce a fa caà in tutti i ruoli.

Note e Hellzapopping: Il Poggibonsi riacciuffa due volte a fatica il Sassuolo, poi precipita in uno stato di depressione, macchinosità di manovra e brontolii sopiti che generano errori a catena. Nel Sassuolo invece, già detto di Fabrizio, sono la lucidità del Pepo, la fluidità di Matry e la sostanza di Sauro a fare la differenza. Bene anche Federico in porta. Gli sconfitti hanno giocato tutti sotto lo standard abituale; menzione negativa per Tucci e Beppe.

Ai posteri:

- la punizione battuta da Beppe che ha zappato facendo tremila euro di danni al sintetico

- la punizione pretesa da Sauro su un intervento regolare di Gamma che in realtà era un inconscio effetto della frustrazione dovuta alla debacle elettorale

- la faccetta furba dell’Aiazzar che voleva approfittare di un’azione a gioco fermo e sembrava Ratatouille alle prese di un pezzo di groviera più grosso di lui

- l’inizio disastroso di Bertacca (assist a refe nero agli avversari) che ha giustificato gli errori col fatto di “sentirsi la responsabilità di avere la fascia di omoSky”.

PS: I voti, essendo le foto piccine (o non sapendo io ingrandirle senza sgranarle), non mi ci entrano sicchè non li metto. Meno male…

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Prossimo turno: giovedì 2 giugno (anche se è festa), inshallah.

Il Giudice Unico Autoproclamato che non sente seghe. Se le fa.

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POGGIBONSI (Bravi! bella foto)

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SASSUOLO (Bellina anche questa!)

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I CAPITANI (Presi proprio bene).

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Risultato (16 presenti):

B.BUGGIANO   6   dino (1), sodomax (2), sodostè, pepo (1), pardOne (1), tucci, rooney, bertacca (1).

LUMEZZANE    4   rossi (1), francè, beppe (1), pardue (1), sauro, fede, matry, gamma (1) uscito per infortunio al 10° minuto.

Classifica: vedi sopra. Pardue interrompe la clamorosa serie di 7 vittorie consecutive e, dopo un mese esatto ribiascia l’amaro gusto della sconfitta

Provvedimenti disciplinari: Rossi squalificato 2 settimane da fà le scelte.

Comunicazioni: la partita di giovedì 2 giugno è posticipata a venerdì 3 giugno ore 19:30.

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Omo Sky: Bertacca. Raggiunge la 100.ma presenza e, oltre alla consueta prestazione difensiva positiva, festeggia l’evento con il gol del sorpasso.

Omo Skyfo®: Beppe. Oltre alla consueta prestazione negativa, peggiorata da un ginocchio dolorante, si fa notare perché sul finire di match dà di balta per protestare per il presunto squilibrio della squadre riuscendo invece ad evidenziare il suo.

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Note e Hellzapopping: Scandalo al Pandorito! Il Borgo a Buggiano, nonostante un clamoroso temporaneo vantaggio di due reti, viene usato come sparring partner dal Lumezzane che, sebbene fosse rinfoltito da diversi pezzi da 90, si è espresso al limite della sufficienza.

Con Gamma ko, Francè e Fede monchi di suo, Beppe e Pardue monchi di suo e anche zoppi, la folle formazione architettata dal folle Rossi – che più che una squadra sembrava una casa-famiglia in calzoni corti – ha subìto per un’ora il gioco degli avversari riuscendo sporadicamente a fare due passaggi di fila.

Poi va anche detto che il gol del 5-4, quello del sorpasso, è nato da palla riassegnata al Borgo dopo un episodio dubbio e il Bertacca, anziché farla girare, è entrato deciso nella metà campo avversaria piazzando incontrastato la palla nell’angolino. Scandalo!

A cena (eravamo all’aperto al vialone) c’è stato un costante passaggio in su e giù di tope con sottanine corte costate tre euro di stoffa o con jeans che evidenziavano chiappe tipo palloni del “4” a rimbalzo controllato che stringevano bui di ‘ulo da perderci il sonno. Tutti lì improvvisamente stoppati con lo sguardo a seguire l’incedere del topone di turno, a bocca spalancata con tanto di ostensione di pizza, riso di mare, braciolina masticanda e otturazioni.

Passata la miss ripresa la vita e la masticazione e così via fino alla miss successiva. Una addirittura è venuta a chiedere se avevamo da accendere. Non fumava nessuno però per noi della casa-famiglia del Lumezzane è stato il momento più ganzo della serata.

Per quelli del Borgo a Buggiano no, nonostante lo scandalo si crogiolavano per i 4 punti.

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Prossimo turno: lunedì 30 maggio, inshallah.

Il Giudice Unico Autoproclamato che non sente seghe. Se le fa.

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BORGO A BUGGIANO

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LUMEZZANE

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CAPITANI

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NOME D’ARTE:           Yurj o Jury o Iuri o Jurij (nome russo da pronunciare in bergamasco, potapota)

DATI ANAGRAFICI:     nato a Uster 47°21′00″N 8°43′00″E, Zurigo (Svizzera) il 10/07/73

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CHE ALTRO CAPITO’: quel giorno lì le Bahamas proclamarono l’indipendenza ma a Uster non gliene importò una sega a nessuno, erano tutti con i calzini di lana corti bianchi col pennacchio rosso intenti a segà gli alberi, a parlà male degli italiani come gli italiani ora parlano male dei nordafricani, a imbriaassi di birra, tutti tranne tre: il signor Roncan, la sua signora e la levatrice. I Beatles non suonarono da punte parti perché avevano già litigato da tre anni.

CO-COMPLEANNI: il 10 luglio (’47) è nato anche Arlo Guthrie (The Alice’s restaurant massacre, sia la canzone che il film). La seconda persona più famosa nata il 10/07 è lui, Jurij.

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RUOLO: Al Pandorito è relegato in difesa perché quelli che sono meno capaci vengono usati come scudi umani o ad ossessiva copertura di quelli bravi, che comunque li dribblano e li mandano a pisciare lo stesso.

PREGI E DIFETTI: La caratteristica principale di Jurij è la comunicazione nella quale eccelle e che infatti a calcetto non ci fai una sega. Altro suo pregio è la simpatia che però anche quella al Pandorito – specie nei momenti in cui prevale l’istinto del risultato o il demone del “non sai calcisticamente chi ero io” – te la metti al culo. Anzi anche in queste circostanze Jurij riesce a mantenere una spiccata dose di self-control riuscendo anche a gioire per le malcelate imprecazioni di odio (talvolta anche razziale) dei compagni e perfino a tollerare le sguaiate godurie degli avversari per le sue debacle che ricordano molto il trattamento che i congedanti energumeni e riservavano alle reclute imberbi (forse è per quello che nel figurino s’è lasciato una foresta di peli nel collo. Maligni dicono che s’è tesserato per la Svezia prorpio perché aveva le maglie con lo scollo a “V” generoso).

I suoi interventi difensivi ricordano le lievi evoluzioni di Carla Fracci, corre sulle punte, salta sulle punte e calcia con le punte. Il tutto con leggiadria, sorriso e levità che da un momento all’altro t’aspetti che l’altoparlante inizi a diffondere lo schiaccianoci di Tchaikovsky, l’avversario si tolga la maglia del Cro Dinamo e gli spunti il vestito da ballerino del Bolscioi – quello che ti fa una ceppa di pacco che per me ci si stipano le pannocchie – prenda Jurij gli faccia fare un pliè, un arabesque, due piroette e lo inculi gioviale nel cerchio del centrocampo.

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Risultato (16 presenti):

BARLETTA       3 tucci, filippo, sodomax, beppe (2), fabrizio, papo, ercolani (1), pardue.

PRO PATRIA    2 gamma, pepo, bertacca, dino (2), fede, matry, francè, rooney.

Classifica: vedi sopra.

Omo Sky: Erco. Diversi si sono arrabattati per meritarsi la prestigiosa fascia biancoblu e, onestamente, se non ci fosse stato il marziano di Carinola (CE), sarebbe anche stato difficile sceglierne uno più meritevole degli altri. Quindi (anche perché non posso stare a rompermi i coglioni e scervellarmi più di tanto) la cosa più giusta e semplice è nominare omosky quello che, sceso sulla terra anzi nell’inferno, nel girone dei PeterPandoritari, ha fatto vedere le cose migliori fra le quali il diagonale del gol.

Omo Skyfo®: Fabri. Ha sbagliato un paio di contropiedi in fondo e poi l’ha detto lù che non era in serata, così non c’ho da ammattì a trovarne uno io.

Note e Hellzapopping: Il Barletta s’è schierato con un 3-3-1 il cui “1” era Beppe abbandonato da solo di punta dai compagni come un cocker d’estate sulla Salerno-Reggio Calabria dai padroni andati in ferie a Fregene. Si è dato da fà ma la sua serata passerà agli archivi per via di un lancio d’esterno in cui il pallone calciato ahimè di puntalino, anziché prendere il giro, è andato dritto come se, scendendo dal cavalcavia verso monti, un camion, anziché girare a destra verso il distributore, avesse preso il volo atterrando direttamente in via di Montramito davanti al pornoshop rischiando di schiacciare il Mano.

Ercolani, Sodomax e – seppur con qualche imprecisione di troppo – anche Filippo e Fabrizio hanno costruito e proposto sostenuti dalla difesa a tre con Papetto impegnatissimo a massacrare pè il cocker..

La ProPatria (2-3-2) invece s’è affidata alle trame e alle sassate di Gamma, alla classe di Matry, alle incursioni del Pepo e di Rooney ma soprattutto al bomber Dino – con Fede a fargli da spalla – autore di un bel gol da terra. In cauda venenum, l’accoppiata Bertacca-Francè s’è piazzata in difesa come due guardie giurate davanti la banca dove l’unico rapinatore potevo farlo io. E l’ho fatto: due toppini (su 18 solo occasioni).

Raccomandazione bis: Ragazzi, il GUA sarà noioso, ma anche ieri sera ci sono stati diversi interventi inopportuni, a rischio di farsi male. Invito ancora una volta a stemperare i toni, a frenare gli animi: sarebbe veramente idiota farsi male per un’entrata sbagliata/evitabile/inutile nel corso di una partita fra AMICI.

Ricordo che chi ha velleità diverse dalla filosofia spensierata del Pandorito può anche partecipare a campionati amatoriali nei quali, un certo tipo di agonismo, è più consono e, consentitemi, comprensibile.

Prossimo turno: giovedì 26 maggio, inshallah.

Il Giudice Unico Autoproclamato che non sente seghe. Se le fa.

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BARLETTA

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PRO PATRIA

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I CAPITANI


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Risultato (15+1 presenti):

SORRENTO      6 parduno (1), pardue, canta, matry, sauro, dino (5), aiazzar.

FANO                 3 sodomax, pepo (1), francè, tucci, fede, beppe, sodostè, papo (1).

Rossi considerato presente per lutto.

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Classifica: vedi sopra.

Omo Sky: Dino. E’ prima scelta di Sauro e lo ripaga con una prestazione così stratosferica che desta il sospetto che, prima di venire a giocare, si sia fatto una  trasfusione di un boiler di EPO: corre, aggredisce, difende, attacca, dribbla, tira di destro, di sinistro, di ombelico, di reni e – nonostante c’abbia due costole crepate – segna anche 5 reti. Era così carico e volitivo che dopo la partita, invece di andà a casa in macchina, se l’è caricata sulle spalle e l’ha portata via a trottello. Quand’è arrivato sotto casa non c’era parcheggio e allora, mentre la su moglie ni preparava otto bricioline impanate con la segatura (il pan grattato n’avrebbe fatto una sega), ha aspettato un quarto d’ora che andasse via una macchina e poi, nel buo lasciato libero, dopo aver demolito a pedate un po’ di cordolone del marciapiede per farcela entrare meglio, c’ha tirato la sua.

Omo Skyfo®: Papetto. E’ stato ardue sceglierne uno tra quelli del Fano. Poi il GUA ha puntato la prua su Papo perché, a parte un gò di puntalino (tiro intelligente ma il portiere avversario stava lottando con un ictus), ha trascorso l’ora del Pandorito tirando forte e urlando forte senza costrutto. Le cose peggiori le ha fatte in difesa riuscendo a trasformare semplici anticipi in deleteri posticipi, andando fuori tempo undici volte su dieci e subendo una cinquantina di dribbling secchi di Dino. Che fine ha fatto il miglior libero della Versilia dal ’78 al 2010? Che fine ha fatto il roccioso difensore che fece l’attore protagonista nel film “la spada nella roccia” interpretando la roccia? Non lo so, però so che probabilmente quello che interpretò la spada fu Dino.

Note e Hellzapopping: Il Fano ha perso la partita per presunzione di superiorità. Il Sorrento, anche se bisogna ammettere trascinato da un incredibile Dino-monstre, ha dato il massimo ed il massimo ha raccolto. Ai posteri un gol sbagliato dal deficiente che state leggendo che, a 12 cm dalla riga di porta, ha quasi reso la palla a quello che n’aveva fatto l’assist venendo apertamente deriso e umiliato dagli avversari e infamato interiormente dai compagni. A sua attenuante va detto che se la palla gliela mettevano a 5 cm dalla riga, anziché 12, l’occasione da gol sarebbe stata più nitida.

A chiosa della giornata si allega una istantanea “rubata” da una fiction vera, foto che si commenta da sola (VEDI TERZA FOTO IN BASSO).

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Prossimo turno: lunedì 23 maggio, inshallah.

Il Giudice Unico Autoproclamato che non sente seghe. Se le fa.

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FANO

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SURRIENTO (torna a)

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!!! TUTTO VERO !!!

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Inizia oggi una nuova rubrica del Pandorito.com.

Come annunciato – vedete il post più in basso – è un omaggio ai mondiali del 74. Portiamo il Pandorito a quei tempi eroici per celebrare l’estate della mitica Olanda e della Germania imbattibile, di Cruijff e di Muller, dell’ultimo Riva e delle nostre partite a pallone per la strada, facendo finta di essere Krol o Tomaszewski.

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Ovviamente non si poteva che iniziare con l’uomo dei record, il vero dominatore, il padrone del Pandorito.

Seguiteci, ognuno avrà il suo quarto d’ora di celebrità.

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Figurino n.1.

NOME D’ARTE: Tucci

DATI ANAGRAFICI: nato a Viareggios (Cile) il 18/01/61

CHE ALTRO CAPITO’: il 18 gennaio 1961 venne inaugurato il traffico civile dell’aeroporto di Fiumicino e i Beatles si esibirono ad Aintree, l’ippodromo di Liverpool.

CO-COMPLEANNI: il 18 gennaio sono nati anche Montesquieu, Iva Zanicchi, Gilles Villeneuve, Kevin Costner e Montolivo quello della Fiorentina. Tranne un periodo in cui capelluto e basettone, al volante della Simca coi tigrotti disegnati sulle fiancate, sterminava involontariamente gatti (e quindi aveva qualche legame con lo spericolato stile di guida del pilota Ferrari), non è che abbia granchè cose in comune con gli altri personaggi famosi di cui sopra. Non ha l’estetica di Kostner, la classe di Montolivo, nè la voce della Zanicchi alla quale, invece, calcisticamente è la più che somiglia. Per quanto riguarda Montesquieu se al Tucci gli parli d’illuminismo ti dice “che lui a casa non c’è mai e comunque le bollette della luce l’ha sempre pagate tutte”.

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RUOLO: al Pandorito è terzino puro. Si piazza al vertice destro alto dell’area di rigore e non si muove. Lì c’è suo. Sembra sia a caccia di folaghe: c’ha il capanno. Fa tutti i rinvii uguali che ci potrebbero inventà un’unità di misura come i piedi, i pollici, le iarde, i metri, i lanci del Tucci, gli ettometri, etc.

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PREGI E DIFETTI: Ha vinto ben 5 edizioni del Pandorito perchè la costanza è una delle sue doti migliori, non per nulla sta viaggiando verso le 1.400 presenze! Anche il rendimento calcistico è positivamente uniforme, raramente ha la serata no. Marca l’avversario prendendolo di petto, ma non in senso lato, lo piglia proprio a pettate nella schiena. Di testa se la cava così e così e, quando è particolarmente concentrato fa gli urli di scarico tipo tennista che incrocia la volèe. A livello calcistico la cosa che gli riesce meglio in assoluto al Pandorito è lavà le casacche: le riporta sempre asciutte, pulite e profumate. Soffre moltissimo gli attaccanti rapidi ma molto anche quelli lenti. L’unico momento in cui si esprime con velocità è quando si trova nei pressi di un piatto di patatine fritte altrui: è più svelto della lingua della rana che ingolla l’insetto. Il momento invece di maggior difficoltà (arranca e stantuffa) è quando si china a slegassi le scarpette perché la pancia gli spinge sulla bazza, ni occlude l’esofago, ni ostruisce la trachea, ni si strizzano i polmoni e va in apnea fino al momento in cui, dopo il primo nodo, riesce finalmente a farsi la galappia alla seconda stringa e può rialzarsi. Da lì in poi ripiglia fiato e colore e, spesso, è anche in condizioni di fà le scelte.

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Risultato (18 presenti):

CARRARESE    4 pepo, pardue, rossi, recco (3), sauro, fede, gamma (1), beppe, papo.

MANTOVA       3 sodomax, fabrizio (1), jury, francè, tucci, aiazzar, filippo, giorge, matry. (+ autogò di pepo e pardue).

Classifica: vedi sopra.

Comunicazioni e provvedimenti disciplinari:

INIBIZIONE  Di un mese senza condizionale all’Aiazzar dal fare le scelte. Sembrava che fosse venuto il conto al Rossi che poteva sceglie i primi 5

AMMONIZIONE  :-)  Ai sensi della legge 626 a Papetto e Recco perché non è il caso che i bimbi giochino dentro il campo mentre 18 caribù adulti si affrontano a poca distanza contendendosi con scarsa dimestichezza quello che per molti è un coso tondo che, preso nel muso, può far male.

Omo Sky: Recco. Dimostra che nel gioco del calcio la palla meno sta tra i piedi e più uno gioca a calcio. Fa tre reti anche perché è molto aiutato dai movimenti dei due ossessi davanti.

Omo Skyfo®: Giorge. S’infrange ripetutamente contro la difesa avversaria come un briao che cerca d’aprì il portone di casa con la chiave della bauliera della Panda 4×4.

Spettatori: 3 di cui due (Papettino e Reccolino) si son divertiti per conto loro. Il terzo, Marmo, ha guardato annoiato la partita alternando atti respiratori a sbadigli. Ha ripreso improvviso vigore a tavola aggredendo, con la stessa cattiveria con cui il lupo sbrana la peora, i nicchi ed i muscoli ripieni.

Note e Hellzapopping: Scelte fatte male, squadre squilibrate. Però è altrettanto vero che il risultato è stato parecchio in bilico e che in 9 contro 9 le differenze tecniche sono mitigate. La differenza come al solito l’hanno fatta le difese: granitica – anche se molto propensa agli autogò – quella a quattro della Carrarese con Papetto, Pardue, Fede e Sauro; fraulina invece quella del Mantova che, definibile “3 uomini una gamba” (Francè, Jury e Tucci), in pratica, s’è fatta tre gol da sola.

Da ricordare – e poi dimenticare subito – il rendimento dei due ossessi della Carrarese (Beppe e Rossi) che là davanti hanno tentato mille fraseggi riuscendo solo ad esibirsi in un triangolo scaleno con l’ipotenusa frantumata dal cucuzzolo dell’osso sporgente dal cranio del Rossi che ha inviato il pallone direttamente nella rete di protezione.

Notevoli anche i disimpegni di Sauro che dopo il primo dribbling riuscito sembrava la gocciolina di acqua Lete che ha perso il contatto con le altre bronzole e procede inesorabile verso l’evaporazione, un taglio di campo di Matry che ha colto il pallone col malleolo, un agghiacciante retropassaggio di Fede che gli aggravato l’alopecia, il colpo di sonno classico dei partecipanti al club degli alcoolisti che ha colpito Pardue & c. permettendo il primo gol del Mantova, i saltelli gioiosi tipo cavalletta in calore che hanno contraddistinto gli interventi difensivi di Jury e, per chiudere, gli amorevoli e costruttivi incoraggiamenti di Papetto ai due ossessi di punta usciti dal campo con l’umore di chi, facendo manovra in garage col BMW, ha sfatto anche la Mini Minor della moglie e il motorino della figliola.

A cena però – come sempre succede – il miracolo del Pandorito (che gli va in culo a quello di San Gennaro che non sempre riesce e che fa sì che gli attriti sul campo diventino aneddoti al tavolino) s’è puntualmente ripetuto: scafandro di zuppetta di nicchi e muscoli ripieni. Il deficiente che state leggendo s’era scordato gli occhiali sicchè, nel buio del Pensavo Peggio, è stato costretto a cercare i nicchi a tastoni nel sughetto usando diti e midolla. In pratica facevo i coltellacci col dito al posto del ferretto. Una volta ciucciate tutte le animelle e scartati i gusci ho finalmente accoppiato due pezzi di pane per razzolare l’ultima dose di sughetto, il boccone più buono. Ovvio il croc fra i denti di un ultimo bivalve di merda vendicativo che se invece che a me capitava all’Aiazzi prendeva punizione di prima e blaterava tipo Moschino in bicicletta.

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Prossimo turno: giovedì 19 maggio, inshallah.

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Il Giudice Unico Autoproclamato che non sente seghe. Se le fa.

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CARRARESE

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MANTOVA

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CAPITANI & GAGLIARDETTI

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Risultato (15 presenti):

ANDRIA           5 pepo, pardue, rossi (2), sodomax, sauro (1), fede, rooney (2), francè*.

TERNANA        4 beppe, incabino, sodostè, fabrizio, moreno (3), tucci, aiazzar (1).

* Francè, sul 2-0 per l’Andria, ha cambiato squadra

Classifica: vedi sopra.

Omo Sky: Tucci. E’ il baluardo della difesa anche mentre i suoi son tutti protesi in avanti alla ricerca del pari (cioè per una cinquantina di minuti). Il vero Ciro Ferrara è lui.

Omo Skyfo®: Incabino. Ieri serata nerissima per la mascotte del Pandorito: sbaglia l’inverosimile e poi le prova tutte per impietosire il GUA in modo da evitare la fascia rossa d’omoskyfo. Nell’ultimo disperato – ma generoso – tentativo di alzare il suo voto, si suicida l’anulare della mano destra sbattendolo contro la traversa e facendogli assumere una forma più simile alla Z di Zorro che a quella di un dito.

Note e Hellzapopping: La partita di ieri sarà ricordata per l’infortunio di Incabino, al quale, ovviamente, a parte scherzi, va tutto il nostro affetto per il dito lussato e rimesso a posto in piena notte all’ospedale. Una settimanetta e risarà pronto per il Pandorito.

Poi è giusto accennare al miracolo dell’Aiazzar che, non funzionando il sensore che fa accendere la luce nello spogliatoio, col suo semplice ingresso nella stanza ha invece fatto sì che il neon s’illuminasse subito (è quindi nostra opinione che il sensore non sia tarato al passaggio di chiunque ma la cellula dell’on-off sia telegovernata a distanza da agenti dell’antiterrorismo).

Per il resto si è trattato di una partita divertente, combattuta, senza contestazioni rilevanti tranne un fallo di mano dell’Aiazzar negato dallo stesso ma così evidente che anche la sua mano ha ammesso di aver toccato la palla.

In chiusura classica pizza al Delafia e consueta sequela di morti snocciolata dal Tucci che, alla fine, a forza di toccarci le palle avevamo i jeans che sapevano di pomodoro e capperi all’altezza della fava, il tutto col rischio che le nostre signore più attente ai dettagli avrebbero potuto sospettare di un flirt con un pizzaiolo.

Prossimo turno: lunedì 16 maggio, inshallah.

Il Giudice Unico Autoproclamato che non sente seghe. Se le fa.

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ANDRIA

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TERNANA

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I CAPITANI

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Risultato (15 presenti):

PAGANESE: 2 - sauro (1), pardue, filippo, gamma (1), tucci, fede, sodostè, sodomax.

PORTOGRUARO : 1 – beppe, rossi, aiazzar, fabrizio (1), pepo, rooney, francè.

(*) Sauro sul 2-0 ha cambiato squadra

Classifica: vedi sopra..

Omo Sky: Fede. E’ costipato dello stiramento alla prostata ma, pur di non mancare al Pandorito, si sacrifica tutta la sera in porta. Pur non essendo il suo ruolo, lui si adatta fra i pali proprio con la stessa determinazione con cui Pinocchio emulava Melampo a guardia dei ladri di galline. A parte il tiro imparabile di Fabrizio, se la cava benone con la perla di una respinta alta a pugni uniti che pareva la statua della libertà privata dell’aureola che prendeva la mira per sparà ad un elicottero.

Omo Skyfo®: Pepo. Precipita nel gorgo delle scelte di Francè e non riesce a dare il contributo che da lui ci s’aspettava. Per lui è la prima fascia rossa della stagione (forse in assoluto) comunque ha ancora margini di peggioramento.

Note e Hellzapopping: Far fare le scelte a Francè è come se Barack Obama delegasse a Al Zawahiri la sicurezza della Casa Bianca. Nessuno le voleva fà e allora Francè che non sente seghe ed è omo tutto d’un pezzo, le fa come ni pare a lui. Al 5° minuto, sul 2-0 per la Paganese, con noi del Portogruaro che sembravamo giocatori soccombenti di palla prigioniera, con la mediazione dell’ONU, i restanti 14 giocatori hanno ottenuto che Sauro cambiasse casacca. Da lì in poi ci sono state due squadre in campo ma il Portogruaro è riuscito solo ad accorciare lo svantaggio grazie allo strepitoso gol del 2-1 di Fabrizio.

Prossimo turno: giovedì 12 maggio, inshallah.

Il Giudice Unico Autoproclamato che non sente seghe. Se le fa.

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PAGANESE

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PORTOGRUARO

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I CAPITANI

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Risultato (17 presenti):

CELANO              6 pepo, pardue, dino (3), canta, sauro (1), pepo, filippo (1), rooney, aiazzar (1).

GIULIANOVA     3 sodomax, fede, beppe, papo (1), sodostè (2), matry, moreno, tucci, francè.

(*) Rossi “presente” per lutto

Classifica: vedi sopra. Pardue accenna la fuga su Sodomax, Sauro e Pepo recuperano punti preziosi.

Omo Sky: Dino. Gioa di punta in una difesa che è schierata a maglie larghe e lo lascia così isolato che Dino ricorda uno di quei polverosi distributori di benzina americani spersi nel deserto dell’Idaho (quelli col classico bar che sa di ketchup, col barista con camicia a scacchi e grembiule unto che rigira sfavato l’uovo che frigge, coi pregiudicati con barba incolta che giocano col boccale di birra sulla sponda del biliardo e con l’attempato tegame in annoiata attesa). Lui approfitta degli spazi e, nonostante riesca a sbagliare una mezza dozzina di gò, dichiari di giocare con la febbre e con due costole pericolanti, mette a segno tre pandoReti. Il che non è poco.

Omo Skyfo®: Francè. Lui invece ricorda Cimabue. Ma non il maestro di Giotto, mi riferisco a quella pubblicità anni ‘70/80 che il coretto cantava “Cimabue-Cimabue-fai-una-cosa-ne-sbagli-due”. Ogni palla che riceve e cerca di scaricare nella fase di impostazione diventa un assist per gli altri alimentando i dubbi di chi si domandava perché giocasse con la casacca e avesse fatto la foto con quelli del Giulianova…

Si rende conto della serata no, si innervosisce al punto che i brontolii dei compagni peggiorano in modo esponenziale la situazione e allora lui s’incazza. Da lì in poi i brontolii dei compagni diventano tutti interiori, ma lui sbaglia lo stesso.

Per uscire dal baratro ed evitare la sua prima volta di omoskyfo® lui, che per non perde i capelli non colpisce mai di testa, si fa lo shampoo solo il mercoledì e cerca perfino di pensare meno possibile per evitare la dermatite seborroica da stress, si esibisce udite-udite anche nella rarità di un’inzuccata aerea a metà campo.

Ma i sei/sette bulbi piliferi sacrificati nella circostanza non lo salvano dal giogo della fascia rossa; anzi, la prossima volta per proporzionarla al rendimento, più che con una fascia dovrebbe gioà con una Gibaud rossa.

Note e Hellzapopping: prima del match grave attacco verbale del Canta a Beppe. Il centrale difensivo che agisce da subbuteo umano (gioca come in una rotatoria nell’ambito della quale dondola con tre metri di raggio d’azione), ha contestato la sua nomina di omoskyfo del 21/4. Molto più contenuta la lamentela del Mano che ha attaccato Beppe in ufficio. Beppe s’è difeso richiamando il fatto che il GUA è quello che scrive sul forum, ed è lì che va contestato. Beppe ha ragione. Per entrambi è scattato il deferimento.

Tornando al match il Celano si è portato sul 3-0, poi 3-1 e 5-1. Il Giulianova ha reagito fino al 5-3. Alle 9 e Œ il gò del 6-3 decretato la fine delle ostilità.

Nei successivi 5 minuti all’interno degli spogliatoi l’ipossia da sforzo ha prodotto ancora residui di ostilità, recriminazioni tecnico-tattiche utili all’allenatore inesistente e critiche verso l’ipotetico arbitro, contribuendo a scaricare le tossine non sfogate sul campo.

A poco a poco è tornata l’anormalità, sì, la nostra con l’apostrofo quella che si ride e ci si piglia per il culo per tutto e su tutti. Così vengono alla mente i 22 tiri in porta di Moreno e i 15 di Papetto di cui 13 andati fuori, uno dentro e uno nei polmoni a Sauro con tanto di rimbombo che sembrava dovesse dire “trentatre”, Papetto che dice “lascia che va fuori” e gli altri segnano, Sodomax che sembrava Tomba perché a un certo punto a testa bassa cercava di dribblare quattro avversari scambiati per paletti, Francè che quando ha preso il primo gò più che un portiere che sembrava la sagoma della giostra del saraceno abbandonata appoggiata al palo, Sodostè che s’è liberato dalla marcatura dello stopper con un roboante cureggione e, per chiudere, l’infortunio di Fede costretto ad abbandonare il campo per uno stiramento alla prostata… Rientrerà lunedì? Io non lo so ma i suoi avversari lo sperano…

Comunicazioni: foto al momento non pervenute, le manderò direttamente al PZ che aggiorna il sito.

Prossimo turno: lunedì 9 maggio, inshallah.

Il Giudice Unico Autoproclamato che non sente seghe. Se le fa.

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Giulianova

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Celano

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