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Risultato (18 presenti):

CARRARESE    4 pepo, pardue, rossi, recco (3), sauro, fede, gamma (1), beppe, papo.

MANTOVA       3 sodomax, fabrizio (1), jury, francè, tucci, aiazzar, filippo, giorge, matry. (+ autogò di pepo e pardue).

Classifica: vedi sopra.

Comunicazioni e provvedimenti disciplinari:

INIBIZIONE  Di un mese senza condizionale all’Aiazzar dal fare le scelte. Sembrava che fosse venuto il conto al Rossi che poteva sceglie i primi 5

AMMONIZIONE  :-)  Ai sensi della legge 626 a Papetto e Recco perché non è il caso che i bimbi giochino dentro il campo mentre 18 caribù adulti si affrontano a poca distanza contendendosi con scarsa dimestichezza quello che per molti è un coso tondo che, preso nel muso, può far male.

Omo Sky: Recco. Dimostra che nel gioco del calcio la palla meno sta tra i piedi e più uno gioca a calcio. Fa tre reti anche perché è molto aiutato dai movimenti dei due ossessi davanti.

Omo Skyfo®: Giorge. S’infrange ripetutamente contro la difesa avversaria come un briao che cerca d’aprì il portone di casa con la chiave della bauliera della Panda 4×4.

Spettatori: 3 di cui due (Papettino e Reccolino) si son divertiti per conto loro. Il terzo, Marmo, ha guardato annoiato la partita alternando atti respiratori a sbadigli. Ha ripreso improvviso vigore a tavola aggredendo, con la stessa cattiveria con cui il lupo sbrana la peora, i nicchi ed i muscoli ripieni.

Note e Hellzapopping: Scelte fatte male, squadre squilibrate. Però è altrettanto vero che il risultato è stato parecchio in bilico e che in 9 contro 9 le differenze tecniche sono mitigate. La differenza come al solito l’hanno fatta le difese: granitica – anche se molto propensa agli autogò – quella a quattro della Carrarese con Papetto, Pardue, Fede e Sauro; fraulina invece quella del Mantova che, definibile “3 uomini una gamba” (Francè, Jury e Tucci), in pratica, s’è fatta tre gol da sola.

Da ricordare – e poi dimenticare subito – il rendimento dei due ossessi della Carrarese (Beppe e Rossi) che là davanti hanno tentato mille fraseggi riuscendo solo ad esibirsi in un triangolo scaleno con l’ipotenusa frantumata dal cucuzzolo dell’osso sporgente dal cranio del Rossi che ha inviato il pallone direttamente nella rete di protezione.

Notevoli anche i disimpegni di Sauro che dopo il primo dribbling riuscito sembrava la gocciolina di acqua Lete che ha perso il contatto con le altre bronzole e procede inesorabile verso l’evaporazione, un taglio di campo di Matry che ha colto il pallone col malleolo, un agghiacciante retropassaggio di Fede che gli aggravato l’alopecia, il colpo di sonno classico dei partecipanti al club degli alcoolisti che ha colpito Pardue & c. permettendo il primo gol del Mantova, i saltelli gioiosi tipo cavalletta in calore che hanno contraddistinto gli interventi difensivi di Jury e, per chiudere, gli amorevoli e costruttivi incoraggiamenti di Papetto ai due ossessi di punta usciti dal campo con l’umore di chi, facendo manovra in garage col BMW, ha sfatto anche la Mini Minor della moglie e il motorino della figliola.

A cena però – come sempre succede – il miracolo del Pandorito (che gli va in culo a quello di San Gennaro che non sempre riesce e che fa sì che gli attriti sul campo diventino aneddoti al tavolino) s’è puntualmente ripetuto: scafandro di zuppetta di nicchi e muscoli ripieni. Il deficiente che state leggendo s’era scordato gli occhiali sicchè, nel buio del Pensavo Peggio, è stato costretto a cercare i nicchi a tastoni nel sughetto usando diti e midolla. In pratica facevo i coltellacci col dito al posto del ferretto. Una volta ciucciate tutte le animelle e scartati i gusci ho finalmente accoppiato due pezzi di pane per razzolare l’ultima dose di sughetto, il boccone più buono. Ovvio il croc fra i denti di un ultimo bivalve di merda vendicativo che se invece che a me capitava all’Aiazzi prendeva punizione di prima e blaterava tipo Moschino in bicicletta.

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Prossimo turno: giovedì 19 maggio, inshallah.

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Il Giudice Unico Autoproclamato che non sente seghe. Se le fa.

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CARRARESE

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MANTOVA

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CAPITANI & GAGLIARDETTI