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Risultato (11 presenti):

GROSSETO: 3 – beppe, pepo, rooney (2), filippo, c1p8 (1), fede.

COMO: 1 – rossi (1), pardue, tucci, marietto, canta.

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Classifica: vedi sotto (per questa volta).

Movimenti nelle zone alte: Fede, Pepo e Beppe recuperano posizioni importanti. Pardue non approfitta dell’assenza del Sodomax rosicchiandogli solo il punto della presenza.

Omo Sky: C1P8. La metamorfosi si sta completando, ma la sua fortunatamente è inversa a quella di Kafka: da escherichia coli calcistico a giocatore ordinato e intelligente che ha avuto anche il merito di segnare un gol, cosa che non succedeva dal 1984 in Croce Verde-Don Bosco Mazzola.

Omo Skyfo®: Fede. Dalla gloria di “omo-copertina“ di lunedì scorso alla gogna di ieri sera. Irriconoscibile, al punto che ha dovuto guardà la patente per vedere se lui era proprio lui. Ebbene sì, lo era, era sé stesso, quello degli stop di petto eleganti diventate pettate col pallone scagliato a un metro di distanza o comunque servito a quelli del Como. Evidentemente è la fascia di omosky che lo condiziona, lo emoziona e ne altera il rendimento. Oppure ni stringe troppo, ni ferma il sangue dal braccio in sù, ni s’annebbia la vista e rende meno. Se qualcuno ha un’altra spiegazione la dia, sennò taccia per sempre.

Dichiarazioni post-partita: Beppe: “ho fatto il diavolo a quattro per difendere i colori dei maremmani del Gazzoli e, anche se ho fatto caà, sono contento di questa vittoria e la dedico alla Ginevra”. Pardue: “i mi’ calzoncini erano di molto bellini (NDR sembrava il figlio ripudiato da Scaramacai) e non capisco le critiche. Comunque quando diedi la maturità il presidente della commissione d’esame era Cavour, era giovane ma si vedeva che era in gamba… (poi lo abbiamo interrotto noi sennò eravamo sempre lì)”. Marietto: “mi facevano male i tendini, ho fatto poche multe oggi, ero nervoso”. Canta: s’è limitato a ingubbiarsi di acciughe e cipolle e a tossire senza rilasciare dichiarazioni. Tucci: “èrimo ‘nferiori, ma tanto a novembre io e il Poli si va a Phuket”. C1P8: “plin ciri cin pipi fiffì (è dialetto androide, ha voluto dì che era contento)”. Pepo: “dove si va a cena?”. Rooney: “io preferivo che la passavi, ti stingo a dire che era meglio che non tiravi…”. Filippo: “uno a 50 anni può essere più veloce, è questione di allenamento.”.  Rossi: “non è vero, io ero già lento quando mi misero nel girello, poi a 14 anni peggiorai”. Fede: voleva dire qualcosa ma, mentre si toglieva la fascia biancoblu, le lacrime hanno avuto il sopravvento. S’è sfogato a cena con una strage di seppie e gamberi di fascina.

A cena al Mezzo marinaio (v. foto di Sauro: tutti con l’occhi rossi meno lui) sono arrivati anche quelli più bravi che partecipano al torneo over 35. Dall’età dei nostri più che “over 35” sembrava un torneo “under morti” ma hanno vinto sicchè c’è da stà zitti. La maggior parte di loro non ha rilasciato dichiarazioni perché intenta ad abbuffarsi. L’Aiazzar, assente per infortunio, ha detto qualcosa ma vanamente perchè televideo era spento e il servizio 777 non funzionava.

Prossimo turno: lunedì 20 giugno, inshallah

Il Giudice Unico Autoproclamato che non sente seghe. Se le fa.

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I MAREMMANI

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I LARIANI