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Risultato (17 presenti):

FOLIGNO: 3  -  sauro (3), parguido, pardone, fabri, berth, limusè, papo, pepo, mano.

BENEVENTO: 2    -   erco (1), sodomax (1), beppe, tarta, tucci, matry, aiazzar, rossi.

Classifica: vedi sopra.

Colpo grosso del Pepo che è l’unico a vincere fra i primi otto e ormai sta puntando il pardue.

Omo Sky: Sauro. Si mette in difesa e fa più danni di una caribù incinta con problemi alla vista in una cristalleria. Pare Gianburrasca: si esibisce in dribbling suicidi, in disimpegni allucinanti e in mancate coperture che generano isterie e fanculismi fra i compagni di squadra. Dopo un quarto di follia Beppe ni ruba palla serve il Sodomax per l’1-0 per il Benevento. Senza più ritegno quelli del Foligno lo mandano a fare la punta. Lui, per niente turbato dallo scarso rendimento e dagli improperi dei compagni, va all’attacco. La prima palla che tocca la tira probabilmente su un terrazzo o in un locale caldaia del palazzo alle spalle della porta avversaria.

Fra i gridolini di gioia interiori dei compagni (che possono così approfittare della sua assenza) va a cercare il pallone e torna dopo un quarto d’ora, bagnato come un cucciolo d’antilope appena espulso dalla placenta della mamma, senza aver trovato il pallone…

La prima palla che ritocca fa subito un gol di testa (il Rossi-portiere sembrava la statua della libertà, anzi era meno reattivo dell’opera che caratterizza New York). La seconda palla che gli ricapita la butta dentro: doppietta e 2-1. Acquisita fiducia nei propri mezzi, esagera, prende le sembianze da cannibale di Merckx e segna anche la terza rete!

Tutti ci siamo chiesti: dopo l’inizio disastroso, come cazzo ha avuto luogo questa metamorfosi? Il PardOne (one si legge “uan”, è pronome) ha sentenziato che durante il quarto d’ora di assenza non è andato nel palazzo di fronte a cercà il pallone – infatti non l’ha riportato – ma è andato a trombà la ganza e ne ha avuto benefici psicofisici tali che l’orgasmo n’è durato 40 minuti, ma è stato un orgasmo anomalo, non tradizionale, non appiccicaticcio, bensì calcistico, fatto di movimenti involontari delle gambe, dei piedi e della testa che, scontrandosi col pallone, hanno determinato l’assurda tripletta.

La commissione anti-toping ha condiviso l’ipotesi del PardOne ed ha infatti omologato il risultato ma non la sua prestazione, a Sauro è stato assegnato il voto X.

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Omo Skyfo®: Matry. Ha giocato il giorno prima per 70 minuti di fila allo stadio e s’è visto. Sembrava il pappà di Carannante gioioso e intento a catturare libellule invece che un difensore assalito dagli attaccanti che, per la legge della natura, volevano approfittare (riuscendoci ogni volta) del suo stato di devastato dall’acido lattico. Ha preteso di uscire in disimpegno in palleggio anche mentre lo pressavano in tre, sembrava un viandante che appartatosi dietro un albero per pisciare non volendo aveva messo il billo in un alveare di api oltremodo nervose per la stitichezza del fuco. Da tanto che ha giocato male invece che Tono volevano ribattezzarlo SottoTono ma poi hanno desistito. Bisogna però riconoscergli che, a differenza di altri, Matry ha serenamente accettato la fascia rossa della vergogna.

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Note & hellzapoppin’: Mano doubleface: caotico all’avanti ma risolutivo in porta (fra i pali era il Ragno nero), poi: debutto assoluto per ParGuido e stagionale per il Tarta che s’è mosso bene ma ha causato il gol che è costato la sconfitta ai suoi. Bene il Berth (=Bert-acca) e un po’ in ripresa Papo, che si vede che ha della stoffa ma non si capisce perchè la su moglie non ni ci faccia una sciarpa. Male il Tucci, Rossi, Beppe e l’Aiazzar e male però anche laFiala e Nicolabinda & C. grandi assenti della contesa.

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Prossimo turno: giovedì 30 giugno, inshallah

Il Giudice Unico Autoproclamato che non sente seghe. Se le fa.

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FOLIGNO

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BENEVENTO

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CAPITANI