Prendo spunto dalla polemica del GUA sul disinteresse e l’apatia dei pandoritari.

beh, non è proprio vero, magari non commentano ma il sito è ben visitato.

Qui allego il grafico delle ultime statistiche. Come vedete giugno e luglio sono andati alla grande. Fate conto che di solito i mesi estivi sono quelli di fiacca per il sito e invece (saranno stati i figurini del 74?) quest’anno si naviga assai.

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Abbiamo avuto 13mila visite e più di tremila visitatori.

E dall’inizio dell’anno abbiamo fatto più di 11mila visitatori diversi (cioè “veri”, non il solito che clicca trenta volte).

Più di mezzo milione le pagine viste.

O io non so interpretare i dati o direi che è una gran cosa.

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Due o tre dati buffi: abbiamo avuto, da gennaio, più di 100mila pagine visitate dalla Germania e 1400 dalla Malesia.

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Tra tutti quelli che sono finiti sul Pandorito arrivando dai motori di ricerca (tipo google o yahoo) ce ne sono stati tre che ci hanno trovato avendo digitato la parola “sega” o “seghe”.

Noi sappiamo di chi è la colpa ma mi immagino la delusione di quei tre utenti.

Olè.

Pz

”…in voce veritas e i fatti van messi sul tavolino”

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Risultato (11 presenti):

PEORI:  10    -     becagli, francè, beppe (3), sauro (2), fabri (1), rossi.

TRIPEORI: 5     –    fede (1), limusè, pepo, sodostè, tucci.

Comunicazioni: questa edizione esce in forma ridotta sia per protesta contro il disinteresse generale e sia perché il GUA-giornalista-editore non si ricorda chi ha segnato e, per dì la verità, non è neanche sicuro che sia veramente finita 10-5. Chi ha qualche indicazione parli (tramite blog) oppure taccia per sempre. Il sottoscritto, dopo animata discussione interiore, s’è auto-autorizzato ad inviare le informazioni strettamente necessarie.

Classifica: vedi sopra.

Omo Sky:  —

Omo Skyfo®:  —

Note & hellzapoppin’: Nota lieta il rientro di Francè. Ai posteri una pallonata nei coglioni a Sauro che per un paio di minuti è diventato Saura, e un non-scatto del Becagli che dal dinamismo posto in essere più che un gioatore di calcetto è sembrato l’anticiclone delle Azzorre.

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Prossimo turno: lunedì 1° agosto, inshallah.

Il Giudice Unico Autoproclamato che non sente seghe. Se le fa.

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”…in voce veritas e i fatti van messi sul tavolino”

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Il presente C.U. è pubblicato e commentabile su www.pandorito.com/blog/

Risultato (16 presenti):

CASACCHE : 4     –    becagli, matry (1), giorg (1), dario (1), tucci, pepo, sauro (1), pardone.

SENZA: 3     –    beppe, parguido, bert-h, rossi (1), mario, fede (1), limusè, fabrizio (+ 1 autogol del Tucci).

Comunicazioni: per protesta contro il disinteresse generale, il presente comunicato esce in forma ridotta. Il sottoscritto, dopo animata discussione interiore, s’è auto-autorizzato ad inviare le informazioni strettamente necessarie.

Classifica: vedi sopra.

Omo Sky: Dario. io caio, s’è ripetuto!

Omo Skyfo®: Parguido. L’altra volta fu perdonato, stavolta, con tutto il bene che ni si vuole e con tutte le attenuanti del caso, non è stato umanamente possibile farlo.

Note & hellzapoppin’: -

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Prossimo turno: giovedì 28 luglio, inshallah.

Il Giudice Unico Autoproclamato che non sente seghe. Se le fa.

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Risultato (21 presenti):

FIGLINE: 6 beppe (1), erco (1), fede (1), dario (1), papo, tucci, maxmalf (1), sodostè, incabino (1), becagli, sodomax.

ATL.ROMA: 4 giorge (2), sauro (2), juliano, limusè, matry, fabrizio, pepo, rooney, donzy, rossi.

Comunicazioni: le criptiche parole pronunciate dal grande Franco Menichetti durante la cena del 18 luglio vengono assunte come motto del Pandorito e d’ora in poi verranno riportate sempre in testa ad ogni comunicato ufficiale. E’ una frase criptica, intrisa di mistero, un latinorum altisonante ridimensionato da quel “van messi sul tavolino” che riporta alla realtà. Ha qualcosa della “Gioconda”.

Classifica: vedi sopra. Sodomax allunga ma ora salterà due partite: riuscirà il Tucci – dopo aver riacciuffato il Pepo – a richiappà anche il Sodomax? Per me potrebbe anche darsi, però deve vincerle tutt’e due.

Omo Sky: Dario. L’ultima volta che l’ho visto gioà così bene era al torneo dei bagni nel 1986, poi è stato un progressivo precipitare nel baratro, un abbrutimento calcistico degno di un racconto di Edgar Allan Poe. Che quella di ieri sera sia la fine della discesa? Che sia l’inizio della maturazione calcistica?

Secondo me no.

Credo sia invece un fatto ciclico, per me è più probabile che ri-indovini una partita così fra altri 25 anni. Ragazzi in una bella serata del luglio 2036, davanti a un bel piatto di semolino annaffiato da un peccaminoso bicchiere d’acqua Tesorino alla spina, col catetere al billo e la flebo col girello, mi darete ragione.

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Omo Skyfo®: Fabrizio. E’ la maledizione della fascia d’omoSky. Dopo l’esaltante prova di lunedì scorso, si esibisce nella debacle di ieri sera. E pensare che era venuto apposta per giocare con la fascia bianco blu… La canzone odierna è tutta per lui:

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Musica Morandi,

testo Beppe               testo originale

C’era un ragazzo che lunedì      C’era un ragazzo che, come me,

giocava meglio di Platini           amava i Beatles e i Rolling Stones.

A centrocampo         Girava il mondo

sapeva fà  veniva da

il tunnel con la veronica            gli Stati Uniti d’America.

Non c’era verso che Limusè      Non era bello ma accanto a sé

gliela levasse per darla a me     aveva Mille donne se

faceva finte, tackle e vai            cantava Help, Ticket to Ride,

fu consacrato OmoSky             o Lady Jane, o Yesterday.

Tirava in porta, segnava gol       Cantava “viva la libertà”,

ma fu una serata effimera         ma ricevette una lettera

la volta dopo tornò a giocà        la sua chitarra mi regalò,

era tornato una chiavica            fu richiamato in America.

Stop di petto no        Stop! Coi Rolling Stones!

Stop di coscia no     Stop! Coi Beatles, stop!

Gli han detto “che-sei venuto a fà?           M’han detto: “Va nel Viet-Nam

Stasera fai caàààààààààà”       e spara ai Viet-Cong”.

CACA’ FAI CACÀ CACÀ FAI CACÀ …     TRA-TA-TA-TA-TA…

C’era Fabrizio che un giovedì    C’era un ragazzo che, come me,

pensava d’esse un po’ Flamini  amava i Beatles e i Rolling Stones.

tutto d’un tratto si risvegliò        Girava il mondo e poi fini

mentre quegli altri facevan gol   a far la guerra nel Viet-Nam.

Nessun compagno gli disse “su”               Capelli lunghi non porta più,

offrendo solidarietà    non suona la chitarra ma

ai detrattori provò a parlà          uno strumento che sempre dà

“ragazzi a volte Può càpita”      la stessa nota – tra la la ta!

Ma i suoi amici e Sodomax      Non ha più amici, non ha più fans,

gli dissero “non tornare più”       vede la gente cadere giù,

anche la dama poi lo lasciò      nel suo paese non tornerà,

dal dispiacere (lui) andò con un trans        adesso è morto nel Viet-Nam.

Stop! Come omosky!                Stop! Coi Rolling Stones!

Yes! Come OmoSkif®!             Stop! Coi Beatles, stop!

La fascia rossa indosserà         Nel petto un cuore più non ha,

perché ha fatto cacàààààà        ma due medaglie o tre…

CACA’ FAI CACÀ FAI CACÀ FAI-CACÀ-CÀ ad libitum sfumando.

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Note & hellzapoppin’: Partita senza storia. Sul 4-0 Beppe è passato nelle file dell’Atletico Roma per ribaltare il risultato. Ma il Giorge era in serata no e la rimonta non è riuscita. Ai posteri la strepitosa rete al volo di Sauro di collo destro. Inguardabile invece il gol subito da Sodostè (sempre ad opera di Sauro) che più che cercare di respingere il pallone con le mani, sembrava stesse mietendo il grano.

Serata da ricordare anche per i sughi di Matry, l’ospitalità di Sauro, la focaccia del mi’ cognato etc etc.

Prossimo turno: lunedì 28 luglio, inshallah.

Il Giudice Unico Autoproclamato che non sente seghe. Se le fa.

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ATLETICO ROMA

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FIGLINE

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Risultato (19 presenti):

GLI UNI:  4     –    Beppe, Rossi, Fiala (1), Giorge (3), Sodomax, Tucci, Matry, Sauro, Bert-H

GLI ALTRI: 3    -     Becagli, Rooney, Juliano (1), Papo, Pepo (1), Fede (1), Erco, Fabrizio, Gamma, Dino.

Classifica: Sodomax allunga.

Omo Sky: Fabri. Ha la particolarità che sembra che corra su dei minitrampoli, che scansi o cerchi gli avversari con la stessa precisione con cui il ghepardo fa lo sgambetto allo gnu, con cui il gabbiano punti e prenda i pesci in superfice. Ieri sera, il Raniero Busco del campo d’aviazione, ha tirato fuori dal cilindro una prestazione oltre il suo già buono standard: le sue azioni, che già quotano sopracento, sono andate in ulteriore rialzo.

Omo Skyfo®: Beppe. E’ l’incompreso del Pandorito. Ogni volta che c’ha il bioritmo negativo gliela passano, e lui, in piena coerenza col bioritmo, sbaglia. Tutte le altre volte che potrebbe fare bene non gliela passano. Ieri, al 3° minuto gli hanno affibbiato la nomea di omoSkyfo per via che, nello spostarsi velocissimamente indietro, è inciampato sul tacco e s’è rovesciato sulla schiena tipo Caretta Caretta. C’ha sofferto, ha fatto un altro sbaglio, s’è disunito e lo hanno massacrato fino verso le 9. Acc… ‘sti cazzo di bioritmi!

Note & hellzapoppin’: Al Pandorito può succedere di tutto. Può succedere che Fede, uomo che viene dal marmo, segni un gol di testa anticipando la Fiala calciatore professionista dagli anni 90. Può succedere che, per impedire che il Giorge calci a rete, il su’ cugino ni dia un calcio nel rene. Può succedere che il Pepo tiri in porta dalla ipotetica bandierina del corner e Matry-portiere si scansi dal palo tipo il torero-olè gol per quegli altri. Può succedere che Juliano, dopo due o tre lanci alla uacciu uecciu (elaborati e fatti con stile ma dritti in fallo laterale), tiri in porta e il Tucci-portiere sia piazzato prima del primo palo, ginocchi piegati, braccia tese in avanti e sguardo ganascione ma poi diventato sguardo alla Stanlio dopo che s’è reso conto che ha fatto una cazzata. In effetti era come se quello della SIAE, invece che a presidio dell’ingresso della discoteca, si fosse messo davanti ad una cabina telefonica.

Da ricordare anche le strepitose parate fatte da Sauro e Fiala e dai salvataggi sulla linea di Matry.

Indimenticabile anche la clamorosa spaghettata coi nicchi all’una, naturalmente DOPO AVER FATTO FUORI: acciughe e cipolle, pane brutto, pizze, focacce, melanzane alla parmigiana, coniglio all’ischitana con patate al forno (da sega con preliminari), due torte, una ventina di bottiglie di prosecco, caffè e sambuca.

Se Osama Bin Laden avesse collezionato un paio di presenze al Pandorito con tanto di pizza e bira, avrebbe capito il senso della vita e le torri gemelle sarebbero sempre ritte.

Prossimo turno: giovedì 21 luglio, inshallah

Il Giudice Unico Autoproclamato che non sente seghe. Se le fa.

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GLI UNI

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GLI ALTRI


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Si omologa la 56.a giornata del 14 luglio 2011.

Risultato (15 presenti):

ATLETICO ROMA: 4  -  erco (2), fede (1), matry, sodostè, sodomax, becagli, rossi, beppe (1).

FIGLINE:  1  -  pepo (1), tucci, rooney, sauro, limusè, pardone, parguido (negli ultimi 10 minuti ha cambiato squadra per l’infortunio di Beppe).

Classifica: vedi sopra. Sodomax riscavalca il Pepo. Il Tucci sprofonda al 4° posto e Pardue al 6°. Salgono Fede (3°) e Beppe (5° ma a soli 10 punti dal primo).

Omo Sky: Fede. Decide di iniziare in difesa, e lo fa anche bene. Toglie palloni a iosa e vince contrasti con la flemma dell’aristocratico inglese che va alla caccia alla volpe e, mentre questa si danna a scappare con tutti i cani che le becerano dietro, lui si gratta le unghie a occhi bassi e poi si distrae quell’attimo che basta per dare il nocchino letale alla volpe e tornare subito ad analizzarsi distrattamente le cavità nasali. Poi si porta all’attacco e segna anche un gol. Serata chic, per gli altri rien à faire.

Omo Skyfo®: Tucci. Fa le scelte come le avrebbe fatte Bocelli… Sta anche attraversando un mediocre periodo di forma. A volte lo hanno salvato prestazioni più scadenti altrui, stavolta non lo salva neanche l’esercito della salvezza.

Note & hellzapoppin’: A proposito di esercito della salvezza, se le volontarie che apparivano nei film americani degli anni ’30 (uno memorabile aveva per protagonisti Stanlio e Ollio) fossero capitate ieri sera in via Fosso Guidario avrebbero avuto del lavoro. La cena organizzata dai “sette nani” è stata mondiale. Siamo stati alla grande, trattati con i guanti bianchi, mangiando e bevendo l’impossibile. Io credo che col ricavato della vendita dei vuoti delle bottiglie ci si poteva pagà una gita alle Cinque terre per 26 persone.

La partita, condizionata dalle folli scelte del Tucci, nonostante l’1-0 del Pepo, è stata senza storia.

Però… una gita in barca… di gruppo… potrebbe essere un’idea…

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Prossimo turno: lunedì 18 luglio, inshallah

Il Giudice Unico Autoproclamato che non sente seghe. Se le fa.

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Risultato (17 presenti):

FC CALCIO CHAMPAGNE: 9  -  dario (2), bert-h, fede (1), rooney, pepo, becagli, rossi (4), gamma (1), fabrizio (1).

POLISP. SCIROPPO TAMARINDO:4  -  beppe (1), tucci, sodostè, sodomax (1), giorge (1), mario, matry, limusè. + autogò del Pepo (1).

Classifica: vedi sopra. Nelle prime posizioni ancora cambiamenti: il Pepo s’insedia al comando al posto di Sodomax e Federico spodesta Pardue al 4° gradino.

Omo Sky: Rossi. Svenduto dalla Polisportiva Tamarindo proprio nella fase finale delle scelte, si vendica con un clamoroso poker di reti.

Omo Skyfo®: Sodomax. Gioa con un panciotto che pare Papillon al primo giorno alla Cajenna. C’ha perfino la fascia verde “ramarro depresso” di leader tristemente scolorita che, risaltando a fatica dal color nulla del panciotto, dà ancor di più l’idea della prigionia. E il Sodo s’è imprigionato. Del pallone.

Quando non ce l’ha si ferma. Somiglia un po’ alle macchinine del Luna Park che per funzionare devono avere l’asta sul retro che la collega in alto alla corrente. Lui, invece, deve essere collegato al pallone sennò si spenge. Quando ce l’ha (la palla) gli arriva energia e allora compie evoluzioni del tutto simili a quelle dell’autoscontro, solo che non sempre gli riesce schivare chi gli si pone davanti. Ieri è andata spesso così.

Poi a fà scelte ha sbagliato il casting sacrificando il bomber Rossi per un piatto di lenticchie. Come se non bastasse il Pepo l’ha anche sorpassato in classifica… Serata NO inevitabilmente completata dalla fascia rossa (almeno gli risalta sul panciotto).

Note & hellzapoppin’: Lezione di calcio dell’FC Calcio Champagne a quelli del Tamarindo. Niente da dire, niente da recriminare, nessuna scusa da accampare.

Ai posteri le prestazioni da dimenticare del Tucci (inseguiva gli avversari come Aldo Fabrizi cercava di acchiappare Totò in “Guardie e ladri”), del Giorge (irriconoscibile, quasi da omoskyfo), di Matry (s’è fatto notare per disimpegni thriller e un assist agli avversari) e di Marietto vituperato già fin da quando ha messo il cavalletto al motorino.

Tra quelli dell’FC Calcio Champagne invece si fa fatica a trovarne uno che abbia reso meno delle proprie possibilità: difesa compatta, attacco dinamico, passaggi di prima il tutto orchestrato da Gamma molto concentrato che, a un certo punto ha accusato i suoi di “non sudare”… Grondavano che sembrava abitanti di via della Gronda.

Da ricordare anche l’entrata nello spogliatoio dello stesso Gamma che, riferendosi alla telenovela dei gol di tacco, pareva Sartana che spalanca la porta del saloon s’avvicina al bancone e minaccia in modo impersonale chi n’aveva scritto “lavalo” sul culo del su’ cavallo. Marietto ha detto qualcosa e allora se l’è presa con lui.

Ma non era stato Marietto, lui nella peggiore delle ipotesi, al culo del cavallo ni c’avrebbe appiccicato la multa per sosta scaduta.

Prossimo turno: giovedì 14 luglio, inshallah

Il Giudice Unico Autoproclamato che non sente seghe. Se le fa.

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Risultato (8 presenti):

RARI NANTES: 5  -  beppe (1), tucci (2), pepo (1), becagli (1).

PRO RECCO: 4  -  sodostè (1), fede (1), rossi, c1p8 (2).

Classifica: vedi sopra.

Provvedimenti disciplinari: in considerazione del fatto che alcuni pandoritari hanno preferito andare a giocare altrove lasciando i compagni in numero scarsissimo, la procura federale (avv. Tucci, dr. Beppe, prof. Rossi, avv. Fede, magistr. in pensione Sodostè, detective C1P8, cancelliere Becagli e soldato semplice Pepo) ha deferito i seguenti stronzi facenti parte della “squadra” partecipante al torneo di calcio a sette amatoriale che non sono venuti al Pandorito: Marietto, Giorge, Sodomax, Matry, Sauro, Bert-H, Papetto, Dino e Gamma.

Dopo l’istruttoria durata due minuti scarsi, il GUA s’è riunito nell’aula bunker del Mai dire pizza e, coadiuvato dai due giudici di magistratura antidemocratica Rossi e Tucci, ha ordinato mezza prosciutto e formaggio e mezza marinara (che c’era troppo aglio e il Rossi-vampiro s’è quasi sentito male e allora se la sono pappata tutta Beppe e il Tucci). Poi sono state ordinate tre bire. Poi il GUA ha preso un pacchetto di patatine ma, essendosi allontanato per una telefonata, il tempo di dire “pronto” e quegli altri due stronzi gliel’hanno finito. Allora ha preso un altro pacchetto di patatine, ma altra telefonata, idem, patatine rifatte fuori in dieci secondi. Poi, senza sentire nessun testimone (perché a loro i testimoni ni fanno una sega) ma avvalendosi di qualche intercettazione telefonica, si sono chiusi in camera di consiglio ordinando una pizza trevisana, una focaccia stracchinella e altre tre bire.

Fatto l’ultimo ruttino il GUA e i suoi assistenti (GUA&A) hanno deliberato quanto segue:

MARIETTO: assolto con formula dubitativa. Assolto perché Marietto quest’anno non è stato assiduo e quindi sarebbe stato ingiusto punirlo. La formula dubitativa è perché sempre bene avere dei dubbi.

GIORGE: assolto senza formula dubitativa. Stesso discorso fatto Marietto, però senza dubbi.

SODOMAX: assolto con formula piena. Non era assente per il torneo ma per motivi personali, anzi è anche venuto a portà il pallone.

MATRY, SAURO, BERT-H, GAMMA: colpevoli. Hanno tradito il Pandorito, lasciando gli amici in 4 contro 4 a 36°C per fare un torneo agonistico e, sotto sotto, con l’intento di strappare un contratto al CRO Dinamo. Questa giuria ritiene sia stato un atteggiamento grave oltre che da peori. PQM il GUA&A infligge ai quattro peori un punto di penalizzazione immediato a testa e una multa di una bottiglia di prosecco a testa da scontare alla prima cena.

DINO: colpevole. Oltre ai capi ascritti ai quattro di cui sopra, a Dino si riconosce anche l’aggravante di aver organizzato la tournèe. PQM il GUA&A infligge al  peoro un punto di penalizzazione immediata, una multa di una bottiglia di prosecco da scontare alla prima cena e la diffida a riinventare iniziative simili.

PAPETTO: colpevole. Oltre ai capi ascritti ai quattro di cui sopra, a Papetto si riconosce anche l’aggravante di non essere venuto a gioà nonostante fosse stato nominato omoSky. PQM il GUA&A infligge al  peoro un punto di penalizzazione immediata, una multa di una bottiglia di prosecco da scontare alla prima cena, la fascia di omoSkyfo® e l’obbligo di fà la cataratta gratis ai primi dieci in classifica non appena ne avranno bisogno.

Per chiudere, il GUA e gli altri sette della procura federale si augurano che gli otto peori (Sodomax è ovviamente escluso) abbiano perso e male, e comunque siano eliminati quanto prima dalla manifestazione fuorviante.

Scherzi a parte, è comunque altresì importante attestare il nostro plauso agli organizzatori per l’idea del torneo in memoria di un grande amico, della splendida persona che era il mitico FRANZ alla cui famiglia va tutto il nostro affetto.

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Omo Sky: Tucci. Seppure arranchi come un orango tango lasciato solo e senz’acqua sulla spiaggia libera a mezzogiorno di ferragosto, segna due gol uno più bello dell’altro e ne salva diversi di cui uno clamoroso sulla riga a portiere battuto.

Omo Skyfo®: Papetto. Vedi provvedimenti disciplinari.

Note & hellzapoppin’: Quattro contro quattro, è stato come gioà a pallanuoto. Un po’ per via della clamorosa sudata che s’era zuppi come avè fatto un tutto in mare, un po’ perché ogni fase di gioco vedeva una squadra schierata tutta all’attacco e l’altra tutta in difesa, proprio come a pallanuoto. La Rari Nantes s’è portata sul 4-0 poi la clamorosa rimonta della Pro Recco fino al 4-4. Poi è Mina Becagli che rende vani gli sforzi di C1P8 e compagni con la stilettata del 5-4.

Prossimo turno: lunedì 11 luglio, inshallah

Il Giudice Unico Autoproclamato che non sente seghe. Se le fa.

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Risultato (17 presenti):

POLISP. CARDIOPATICI: 7  -  beppe (1), aiazzar (1), gamma (1), sodomax (1), matry, fede, papo, bert-h, becagli (2).

FC BORDERLINE: 3  -  tucci, limusè (1), rossi (2), mario, pepo, sauro, dino, fabrizio.

Classifica: vedi sopra.

Omo Sky: Papetto. Sta al su’ posto (perché levato di lì è come un crognolo su un nido) difende bene, lancia bene, incita i compagni, insomma gioa bene e poi fa anche le foto al posto di Sauro (che è arrivato tardi).

Omo Skyfo®: Sauro. Da quando ha fatto la tripletta s’è snaturato, non vuole stà al suo posto, vuol gioà all’avanti (è come un crognolo su un nido), s’è montato la testa, non è più lui e poi non ha fatto neanche le foto.

Note & hellzapoppin’: Dino fa la 100.ma presenza, è prima scelta, ne sente la responsabilità, si carica troppo e, come tutto l’FC Borderline, viene matato senza pietà dalla Polisportiva Cardiopatici. I dopati di betabloccanti si portano sul 3-0, gestiscono il ritorno veemente dei borderliners che, sostenuti dagli ottimi Limusè e Fabrizio ma devastati da Sauro e Mario in versione ghost, riescono a segnare un gol ma, dopo aver sfiorato la rete del 2-3, crollano sotto i micidiali contropiedi avversari.

E’ il palo a negare il gol della speranza a Fabrizio con Tono-il-portiere che era rimasto più fermo di uno che sta facendo una risonanza magnetica di quelle che ti legano anche i piedi.

Il calcio-champagne di Sodomax & c. è eccellente e lascia il tempo anche a svolazzi (forse un paio di troppo) che irritano Dino. Il nostro airtktman, la protesi più a noi protesa della Ryanair, quello che ti manda a Cuba e vola con te seduto nel suo ufficio, si inalbera, si alza sulle zampe posteriori, barrisce, minaccia fuoco e fiamme con la proboscide e le zanne puntate verso Matry, Papetto etc. Poi, dopo un quarto d’ora, negli spogliatoi, capisce che siamo al campo d’aviazione non nel parco del Serengheti, che quelli accanto con la proboscide sono Beppe e il Tucci, non Dumbo e il su’ fratello, e allora si ammansisce, rimpicciolisce, ni sparisce la coda, ritira gli orecchi, ni si smagrano le zampe e torna nel corpo di Dino. E non barrisce più, parla.

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E siccome s’è incazzato che pareva Pappalardo, gli dedichiamo una canzone, anzi la parodia di RICOMINCIAMO:

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Questa la canta Dino                      questo il testo originale

Non fatemi incazzare                          E lasciami gridare

Così ‘un si può giocare                      lasciami sfogare

è uno smacco                                    Io senza amore

il gò di tacco                                      non so stare

.

io non posso accettare                       Io non posso restare

che Beppe e l’Aiazzi                          seduto in disparte

stasera son cazzi                                nè arte nè parte

e poi il Sodomax                                non sono capace

che gioa di prima                               di stare a guardare

lo fermi col cax                                  questi occhi di brace

ti fa una giorgina                                 e poi non provare

la passa a Papetto                              un brivido dentro

e lu’ all’Ammannati                            e correrti incontro

e siamo arrivati                                  Gridarti ti amo

che culo ci faaaano                            Ricominciamo

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provo a passalla a Marietto                So dove passi le notti

ma lu’ tira a diritto                              ma è un tuo diritto

come faccio a stà zitto                        ti guardo e sto zitto

m’incazzo di brutto                            Ma penso di tutto

perché gioa da rutto                           mi sveglio distrutto

e se cerco il Ross                               Però io ci provo

me la tira addoss                                ti seguo ti curo

e poi Limusè                                      Non mollo lo giuro

che per dalla me                                perchè sono nel giusto

me la dà troppo alta                           Perchè io ti amo

e io do di baltaaaa                             Ricominciamo

e io do di baltaaaa                             Ricominciamo

e io do di baltaaaa                             Ricominciamo

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Qui non si tocca boccia                      Cosa vuoi che faccia

c’è il Tucci che sbaroccia                   Io sarò una roccia

pensava ad una gnocca                      guai a quello che ti tocca

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Certo potessi fà un gò                        So che tu ami le stelle

dribblando Papetto                            gettarti nell’occhio

poi fà un pallonetto                            del primo ciclone

ma ecco Matrone                              non perdi occasione

mi leva il pallone                                per darti da fare

poi serve l’Aiazzi                               Per farti valere

si smarca son cazzi                             ma fammi il piacere

mi oppongo l’attacco                         Ti voglio aiutare

ma porca madosca                            su fammi provare

risegna di tacco                                  Ancora ti amo

e dài ci risiamoooo                             Ricominciamo

e dài ci risiamoooo                             Ricominciamo

e dài ci risiamoooo                             Ricominciamo

e dài ci risiamoooo                             Ricominciamo

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Prossimo turno: giovedì 7 luglio, inshallah

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Il Giudice Unico Autoproclamato che non sente seghe. Se le fa.

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NOME D’ARTE            Pardue

DATI ANAGRAFICI      nato a Darsenaville (Zaire) il 23/03/1956. Assunse inizialmente il nome di PardUno, poi il 27/05/59 nacque quell’altro Marco Pardini – ora PardOne – e così a 3 anni e 2 mesi e 4 giorni ebbe la prima retrocessione: da Parduno a Pardue, uno smacco che segnò profondamente la sua vita facendolo sentire sempre Uno di serie B.

CHE ALTRO CAPITO’  quel giorno lì il Pakistan venne proclamato repubblica islamica e il Sudan divenne stato indipendente. Ma anche quelle lì erano nazioni secondarie, paesi che c’avevano un PIL inferiore al reddito di Geppe ‘o farfugliao un parcheggiatore abusivo di chiare origini brasiliane che operava a Castelnuovo Garfagnana durante la sagra del castagnaccio. Che il 23/03/56 erano successi questi fatti in Pakistan e Sudan alla maggior parte della gente n’importò una sega. Anche ora se parli a qualcuno di Pakistan sa una sega dov’è e pensa subito a roba da spinellarsi. Quanto al Sudan se ni dicessi a mi’ madre che vado in Sudan mi direbbe “…si va bè, però poi quando hai smesso (di sudà) copriti sennò pigli delle frescate”.

CO-COMPLEANNI       il 23/03 sono nati anche Corinne Clery (’50), che è l’unica che meriti un po’ d’attenzione, Battiato (’45) che è triste come un lunedì mattina di novembre successivo a una sconfitta casalinga del Viareggio e Akira Kurosawa (1910) regista giapponese noto per i suoi film interminabili che se te cominciavi a guardallo attaccando le caccole sotto il tavolo quando scorrevano i titoli di coda il tavolino aveva 5 gambi.

Quel giorno lì è nato anche Go-kogon (1338-1374) imperatore anch’egli giapponese che diventò famoso per aver fatto la prima autorete nella storia del mondo venendo anch’egli degradato a servo della gleba di terza categoria ed obbligato (i nipponici son tremendi) a fare il primo uomo della barriera fino alla fine dei suoi giorni senza poter toccare la palla né con i piedi, né con la testa, né col petto, né con le cosce.

Lui obbedì – in pratica poteva solo prendere pallonate nei coglioni – ma con l’animo da kamikaze propenso al harakiri, distrutto dal dispiacere per non aver potuto mai fare neanche il vicecapitano-non-giocatore, si suicidò a 36 anni chiudendosi ripetutamente la testa tra il frigorifero e lo sportello.

IL NOSTRO EROE       Il nostro eroe invece (parlo del Pardue) comprese dell’anatema della data di nascita e cercò subito di scrollarsi di dosso l’etichetta dello sculato, dello sfigato, del “retrocesso for ever” insomma.

A quattro anni s’imbarcò come mozzo su una piroga in vimini costruita da un cantiere edile al Varignano, prese il mare salpando dal canale Burlamacca all’altezza dell’autolavaggio a fianco all’ex Snitz e andò in cerca di fortuna.

Era il 1957, i Beatles erano dei bimbetti più dediti alle seghe che alle chitarre (Ringo Starr invece si fissò coi biscotti e con le conserve di pelati. I biscotti si chiamavano “Ringo” e i pomodori erano della Star), il Pardue giunto in bocchetta virò a tribordo e iniziò la sua scalata irresistibile tra la Gente di mare.

Come tutti i marinai fece di tutto.

Dopo 22 anni da mozzo, un comandante prossimo alla pensione con gravi problemi di vista, lo promosse facendogli fare i turni di 23 ore al giorno sulla coffa. Il problema è che, per motivi di sicurezza, il corrimano della coffa era alto un metro e 40 e quindi per il nostro eroe era come essere prigioniero della stiva: non vedeva nulla. Il comandante, che era anche sordo, non ci credette e ce lo lasciò. Durante una tempesta la scala d’accesso alla coffa si sganciò, picchiò sulla tempia del comandante e tutti e due, scala e comandante, fiondarono in mare per sempre.

ALLA DERIVA              Nei 10 mesi vissuti da solo sulla coffa il nostro eroe s’ingegnò e si nutrì di gabbiani, acqua piovana e pizza mangiastoppa. Nell’ottobre del 1980 una nave da crociera lo recuperò stremato al largo del canale del Mozambico ma poi, dopo averci parlato mezz’oretta, siccome non si chetava più, quelli dell’equipaggio lo ributtarono in mare.

L’AMICIZIA CON GU    Convisse per diversi anni con un cacciatore di squali detto Gu che durante la prima settimana lo trattò come si deve, da persona umana, facendosi raccontare la sua storia, la sua voglia di riscatto, il suo “non voler essere di serie B”. Quando si rese conto che sette giorni ininterrotti di racconto corrispondevano a 48 ore di vita vissuta Gu lo degradò e preferì usarlo come esca. Pur sentendosi retrocesso accettò.

Fu un bel sodalizio, Pardue, in una secca al largo di Maputo, mascherato da quarto di bue, attirava gli squali che si avvicinavano per morderlo, ma lui riusciva a sfruttare tutte le bolle d’aria – è lì che scoprì d’averci le branchie – e la sua dialettica imbriaando di discorsi gli squali che, sorpresi dalla parlantina, lo ascoltavano e, così distratti, venivano catturati dal cacciatore e venduti al mercato per farci il cacciucco.

Nel 1988 il cacciatore morì di overdose di cacciucco e allora il nostro eroe andò a salutare gli squali che però, dispiaciuti, lo presero a lavorare per loro, per alfabetizzarli. In quel periodo Pardue affinò l’uso delle branchie e insegnò agli squali a parlare e a fare di conto. Alcuni squaletti impararono anche a fare le divisioni con due cifre. Stava a giornate sane sott’acqua ma un giorno andò in crisi d’ossigeno sbagliò una moltiplicazione, un pappà-squalo di quelli più pitignini se n’accorse (fece la prova del nove e non tornava), s’incazzò, lo retrocesse a bidello e ni dette un morsotto a un nodello.

IL RITORNO A CASA   La C.M.M. (Cassa Marittima di Maputo) vista la ferita ni diede un mese di convalescenza, venne a Viareggio e, mentre passeggiava sul molo, venne notato da Tito del Molo che lo assunse a lavorà nell’acquario. Sfruttando le sue capacità di apnea faceva i colloqui ai pesci, agli sparnocchi e soprattutto all’aragoste selezionandoli e insegnando loro come comportarsi per farsi sceglie dai pistoiesi che loro riconoscevano per via che lui n’aveva detto che avevano i calzini corti.

I GIORNI NOSTRI        Oggi, nel 2011, Pardue ha imparato a convivere con la sua condizione perenne di retrocesso, di degradato. Questo cazzo di Marco Pardini UNO lo condiziona ancora un po’ ma ora c’è un altro versante che gli dà delle soddisfazioni, che gli fa annusare il sottile gusto del “qui primeggio io”. E’ il versante del Pandorito, una china che lui ha salito con estrema forza di volontà, come quando sopravvisse sulla coffa, sott’acqua, come quando domò gli squali, come quando insegnò a un gamberetto a fare l’inchino… “C’è il Pandorito, cazzo sono primo! Cazzo sono PardUNO!” ha detto per un paio di mesi.

Poi s’è imbarcato e il Sodomax l’ha sopravanzato, e lui è tornato ParDue, il degradato…

Infine l’atroce notizia: è venuto a gioà anche Guido, il figliolo del PardUno, c’è il rischio concreto che Pardue diventi ParTRE…