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”…in voce veritas e i fatti van messi sul tavolino”
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Risultato (23 presenti):
ORANGE 0 rossi, esprino, matry, limusè, giorge, bert-h, pepo, francè, pardue, gamma, fabri.
SPARPAGLIATOS 0 sauro, pz, beck, dino, sodomax, dario, papo, fede, c1p8, beppe, tucci, corbo.
Comunicazioni: per cause tecniche dalla 63.ma alla 68.ma (circa) giornata il C.U. sarà pubblicato direttamente sul sito. Quindi tripeori non aspettate le mail per posta elettronica..
Classifica: vedi sopra.
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Omo Sky: Papo. Non è un gioatore, è un totem. Le piglia tutte: di piede, di testa, nella schiena, nelle cosce, ne dà, ne prende, ne dà, ne prende (due volte per rendere meglio l’idea), cerca il fraseggio, fa il lancio lungo, tira, etcetera, etcetera. Fra tutte queste cose quella che gli riesce meglio è proprio l’etcetera.
Omo Skyfo®: Becagli. Non avrebbe giocato male. Seppur con la sua andatura stile “chi va piano va sano e va lontano”, col suo ritmo imbalsamato, quando gioca la palla è positivo. Ieri sera è crollato dopo cena. Ha raccontato un paio di barzellette che giravano già in Grecia quando Ippocrate era il medico della mutua a Salonicco. Da tanto che erano tristi e raccontate male c’abbiamo riso lo stesso. Ha cercato un po’ di rimediare ma ormai era nelle sabbie mobili e più si sforzava ad uscirne e più ci affondava. Andrea Becagli, il primo omoskyfo® a tavolino.
Note & hellzapoppin’: Zero a zero a calcetto è clamoroso. In 12 contro 11 in un campo di calcio a 5 è clamoroso. Il GUA è uscito anzitempo per una pena a un nodello e s’è gustato questi 22 energumeni che si rimandavano la sfera di testa da una parte all’altra del campo e si prendevano a pallonate.
Dato che il terreno di gioco era circondato dalla rete alta, che era illuminato e quindi risaltava nel buio della sera, che era circondato da una marea di persone affluite nella piazza per l’animazione organizzata dal circolo, per far sbizzarrire i bimbetti e i cani e far pigliare un po’ di fresco agli anziani, insomma i 22 eroi residui – visti con innocente distacco – davano l’impressione di essere gladiatori o schiavi (se non addirittura rotweiler) che si esibivano per una folla incuriosita. Insomma, un qualcosa che non è roba da tutti i giorni. Ma il Pandorito non è roba da tutti i giorni.
Partita con poche occasioni da gol da ricordare per la splendida traversa di Dario. Il resto è stata baruffa.
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Prossimo turno: giovedì 11 agosto, inshallah.
Il Giudice Unico Autoproclamato che non sente seghe. Se le fa.
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