”…in voce veritas e i fatti van messi sul tavolino”

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Risultato (18 presenti):

SPEZIA:   3 –  beppe (1), beck, tucci (1), papo (1), pepo, bert-h, c1p8, aiazzar, fede.

POGGIO A CAIANO:   3 –    rossi (1), narciso (1), incabino (1), sauro, matry, francè, sodostè, pardue, rooney.

Classifica: la schiena mette ko Sodomax ma il Pepo non ne approfitta.

Omo Sky: Pardue. Eroico. A un certo punto, dopo una parata, come i Blues brothers vede la luce, poi i luccichini, gli sembra di avere i piedi sulla rena, vagella, sbarella, una mano pietosa lo appoggia alla rete, un altro paio lo assistono, alla maggior parte n’importa una sega, lui ha gli occhi spraccati e pare Bernadette ma non siamo a Fatima in una grotta siamo al campo d’aviazione nella sua area di rigore e quella davanti a lui non è la Madonna, è Papetto. Poi Pardue pian pianino si riprende, Papetto ni dice “alziti e camina” Per lui è “alzarsi” il problema perché caminà lo fa sempre, anche quando pensa di correre.

Si siede che pare Pinocchio dopo che s’è strinato le gambe, poi in piedi e va a bere qualcosa che lo rianimi: “vado a beve un goccio di coca cola” come consigliato da tutti i cardiologi dopo un malessere. Se perdeva conoscenza oltre alla coca cola doveva farsi anche un hamburger. Ma lui è fatto di quella pasta lì, non gli chiede di fà una foto ammodo, non gli chiede di fà un’accelerazione, però non molla mai. E allora dopo cinque minuti dalla visione alla Belushi, per la gioia degli avversari, è di nuovo in difesa al suo posto a lottà come un gladiatore convalescente e a morde gli stinchi agli attaccanti spezzini. Quest’ultima cosa (parlo dei morsotti) forse perché ha capito che gioà a calcetto non è come levarsi il sangue, non c’è da stà dodici ore a digiuno…

Omo Skyfo®: Sodostè. Sembrava il pappà di Egidio Calloni: da terrore della difesa avversaria a incubo dei compagni del Poggio a Caiano che lo hanno seppellito di inutili assist. L’unica rete che il Kruboa ha scosso è quella dietro la porta. Fascia rossa anche perché – a parte lo strafalcione di Francè sul gol del Tucci – non è stata una serata densa di episodi negativi rilevanti.

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Note & hellzapoppin’: lo Spezia gioca meglio e, grazie anche a due gol fortunosi (un cross del Tucci che Francè gli fa olè come fa il torero al toro col drappo rosso e lascia entrare la palla in porta e un mezzo autogol di Narciso su cross di Papetto), si porta sul 3-1 e colpisce anche due pali, ma il Poggio a Caiano non demorde ed acciuffa il pari nel finale. Al momento di andare in macchina le foto non erano ancora pervenute.

Prossimo turno: giovedì 22 settembre, inshallah.

Il Giudice Unico Autoproclamato che non sente seghe. Se le fa.