”Accidenti ai campi corti!”

Francè, fallo laterale al Pandorito, Viareggio, Italy.

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Risultato (16 presenti):

SALICI PIANGENTI:      5   –   mano (1), sauro, fabri (1), rossi (2), edy (1), bert-h, sodomax, fede.

SCENDICI DORMIENTI:   4    -   tucci, beppe (2), beck (1), narciso, matry, sodostè (1), maxmalf, pepo.

Omo Sky: Mano. C’erano diversi papabili, allora l’ha spuntata lui perché è quello che ha segnato il gol più chirurgico: rasoiata di interno destro, unico arto di cui dispone calcisticamente, palla precisa sul palo poi carambolata in porta (il Tucci era in porta ma è parso folgorato sulla via di Damasco).

Omo Skyfo®: Matry. Anche qui c’era più di un candidato ma Tono, ieri sera, ha sbagliato l’impossibile.

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Note & hellzapoppin’: Partita cominciata con brontolii per presunti, poi rivelatisi inconsistenti, squilibri tecnici. Brontolii anche nello scambio compensativo Beck/Rossi poi invece rivelatosi azzeccato. Rincorsa a rotta di collo e rotta di palle degli Scendici dormienti dallo 0-3 al 3-3 e poi dal 3-4 al 4-4. Nell’ultima azione – proprio dichiarata tale – il Beck ha fatto la frittata (ma le uova ce le hanno messe un po’ tutti) scordandosi Fabrizio che, indisturbato su corner, ha realizzato il 5-4 decisivo.

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Prossimo turno: Lunedì 31 ottobre (prefestivo). A seguire MINESTRA DI FAGIOLI al Pensavo peggio. Comunicare adesioni per evitare figurette, grazie.

Il Giudice Unico Autoproclamato che non sente seghe. Se le fa.

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SALICI DORMIENTI

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SALICI PIANGENTI


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24 ottobre 2011.

Manchester Sciiti e Manchester Disunited uniti sotto il segno del Pandorito.

Perché al Pandorito si litiga solo durante.

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”Accidenti ai campi corti!”

Francè (per via che aveva calciato una rimessa laterale troppo lunga, quasi nel campo di là). Pandorito, Viareggio, Italy.

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Risultato (13 presenti):

MANCHESTER SCIITI:  6   –   narciso (6), bert-h, pepo, c1p8, sauro, fabri.

MANCHESTER DISUNITED:   1   –    rossi (1), beppe, matry, papo, tucci, sodomax, fede.

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Omo Sky: Narciso.

Omo Skyfo®: Fede.

Note & hellzapoppin’: Partita senza storia.

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Prossimo turno: GIOVEDI’ 27 OTTOBRE.

Preavviso che lunedì 31 ottobre (prefestivo) è prenotata MINESTRA DI FAGIOLI al Pensavo Peggio.

Comunicare adesioni per evitare figurette, grazie.

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Il Giudice Unico Autoproclamato che non sente seghe. Se le fa.

”Accidenti ai campi corti!

Francè (per via che aveva calciato una rimessa laterale troppo lunga, quasi nel campo di là). Pandorito, Viareggio, Italy.

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Risultato (18 presenti):

SOLAIO:   7   –  narciso (2), sodomax, sodostè (1), mano (1), fede, rossi (2), bert-h, beck, matry (1).

CAP. DEL POLLINO: 2    -   pezzao, sauro, papo (1), beppe (1), pepo, rooney, tucci, francè, maxmalf.

Classifica:  Sodomax allunga e, in previsione dell’assenza del Pepo nella metà di dicembre, diventa il favorito n° 1 della 17.ma edizione.

Spettatori: 3: Uccio, il suo cane e Pardue.

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Omo Sky: Sodostè. Quando vede che in attacco c’è baraonda e difficoltà di giocare la palla (a causa dell’affollamento) ha la saggezza di arretrare in difesa dove si rende utile. Poi torna all’avanti e mette a segno il più bel gol della serata: lancio lungo dalla difesa, palla che spiove quasi sulla linea di fondo, lui si fa trovare pronto e, di testa, gabbando Papetto, indirizza in rete scavalcando con un micidiale pallonetto il Tucci che, più che sembrare un portiere, dava l’idea di una massaia con le mani per aria intenta a mettere gli acchiappini ai lenzuoli stesi ad asciugare ad un filo un po’ troppo alto.

Omo Skyfo®: Sauro. Comincia seguendo Narciso in lungo e largo costringendolo a sbagliare e comunque limitandone l’azione. Poi, un po’ perché quello bugnava, un po’ perché la sua squadra vinceva 2-0 e sembrava dilagare, un po’ perché s’era rotto i coglioni lui, abbandona il ruolo di marcatore asfissiante e si mette a fare il centrocampista e l’attaccante infilando naturalmente una sequela mostruosa di errori. Va da sé che il suo cambio tattico ha contribuito a rovesciare l’andamento della partita determinando la debacle della Capannina del Pollino (alla fine poi travolta per 7-2).

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Modifiche regolamentari: D’ora in poi, se mai si verificasse una contestazione insanabile su un episodio di gioco, insomma in caso di litigate “a cappello ‘n tera”, l’omosky di turno ha il potere di arbitro.

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Note & hellzapoppin’: Partita dai due volti. Inizialmente domina il Solaio che si porta sul 2-0, si difende alla grande e manca ripetutamente il 3-0. Poi il crollo verticale, forse anche un po’ caratteriale, sotto i colpi dei nove draghi della Capannina del Pollino.

Ai posteri: A un certo punto c’è una palla vagante nei pressi della panchina. Su di essa si avventano un groviglio di giocatori tra i quali spicca la mole di Federico che riesce ad avere la meglio su tutti. Una volta che il grumo di gente si dirada per via che il pallone ha preso altra direzione, si nota una sagoma, un qualcosa di umano, che giace sul ciglio della linea del fallo laterale.

Ad un primo colpo d’occhio pare un esemplare di tursiope morto straccato poi, notando il k-way celeste, le ganasce magenta e calzoncini e calzerotti arancioni fosforescenti stile operaio dell’Anas e non vedendo alcuna pinna, si giunge alla conclusione che si tratta di Francè. Il rude terzino, rannicchiato a terra in posizione fetale, è rimasto travolto dall’abbrivio – privo di elementi frenanti – di Federico che, sostanzialmente, n’è passato sopra tipo schiacciamilioni tramortendolo. Mentre la contesa prosegue imperterrita, qualcuno osserva la vittima più incuriosito che preoccupato.

In mezzo a tanta indifferenza finalmente qualcuno va a vedè come sta Francè e, dopo averlo esaminato attentamente, riferisce agli altri: “Francè c’ha i calzoncini alla rovescia! ahahahah”.

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Il Giudice Unico Autoproclamato che non sente seghe. Se le fa.

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POLLINO

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SOLAIO

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BRUTTE COSE

”…in voce veritas e i fatti van messi sul tavolino”

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Risultato (16 presenti):

PONTEDERA:   1    -   rossi, sodomax, beppe, pardue, rooney, narciso, beck, aiazzar.

PAVIA:          1     –   pezzao, sauro, matry, fede, tucci, bert-h, francè, pepo.

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Classifica:  Tutto invariato.

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Omo Skyfo®: Pardue. E’ riuscito a compiere un’impresa strepitosa che, probabilmente a livello mondiale non ha eguali: tre infortuni al prezzo di uno. Nonostante ci avesse abituato a malanni di ogni genere, che andavano dalla sparizione della lente a contatto inoltratasi quasi nel cervelletto, fino alla classica pallonata nei coglioni – con conseguente modifica del tono della voce stile eunuco moderatamente allegro associata a parziale perdita di coscienza (il resto ni manca di base) – ieri si è superato.

Ha cercato di impedire un cross del Pepo inseguendolo quasi fino alla lunetta del corner, poi d’improvviso ni si dev’essere puntato il piede e ha sentito male al ginocchio (legamento collaterale?)  precipitando dolorante in terra ma non, come fanno tutti, atterrando con le mani avanti a mo’ di protezione, s’è tirato di testa nella rete riempiendosi la fronte di graffi come se, sdraiato sul divano, avesse strizzato le palle al gatto.

Dopo un paio di minuti di dolore intenso che non riusciva neanche a parlare per dire quale ginocchio ni faceva male (eppure non è che ce n’abbia 7 o 8, al limite poteva dirne uno a caso oppure potevamo noi spruzzargli il ghiaccio su tutt’e due così in uno ci s’indovinava e tanto, prima o poi, si farebbe senz’altro fatto male anche a quell’altro) ha cominciato a riprendersi ma, ahimè, nello sfilarlo da dove s’era aggrappato ni s’è incastrato almeno un dito – forse anche due – sotto la rete e noi tira tira che ti ritira mesce, s’è sbranato anche lì ha cominciato a piscià sangue. Dalla paura di esse’ preso per il culo del terzo infortunio ce l’ha detto a cena.

Pardue, tre infortuni in una volta, come fai a non farlo omoskyfo® ?

Omo Sky: Sauro. Forse non ha neanche toccato palla. Che c’era s’è visto dalla foto e dalla betoniera d’insalata che ha fatto fuori a cena. Perché? Perché ha accudito il malcapitato di cui sotto, il Geremia (v. Alan Ford) del Pandorito costipatosi al 5° di gioco che lui ha amorevolmente protetto come Rusty  faceva con Rin-tin-tin. Vista anche la scarsa spettacolarità della partita, dove nessuno ha particolarmente brillato, la fascia blu gli tocca di diritto.

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Note & hellzapoppin’: Partita iniziata tardi, finita puntuale e condizionata (e sospesa 10 minuti, in sostanza non s’è giocato una sega) dall’infortunio del Pardue al quale va tutto il nostro affetto. Bellissima la sua frase nel dopo match “ora come faccio a stà due mesi senza il Pandorito?”. Risposta crudele: “vieni e stai in porta, tanto…”. Risposta umana “vieni lo stesso, fai il filmino, fai le foto, fai l’arbitro, qualcosa ti si fà fà”. Risposta crudele-umana: “E’ capace che a fà il filmino si sloga un polso”.

Ai posteri: La foto del Sodomax delle scelte è una perla, vale più di qualsiasi altro discorso.

A Narciso: La tua media sarebbe sui 2,70 punti a partita.

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Il Giudice Unico Autoproclamato che non sente seghe. Se le fa.

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PAVIA

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PONTEDERA

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LE SCELTE

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I CAPITANI


”…in voce veritas e i fatti van messi sul tavolino”

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Risultato (19 presenti):

PAGANESE:   7    -    beck (1), sauro, narciso (2), pepo (3), mano, sodomax, tucci, rooney (1), pardue.

CAVESE:  5    -   rossi, papo, beppe (1), francè, fede (1), matry, sodostè (1), c1p8 (1), aiazzar (1), bert-h.

Classifica: vedi sopra..

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Omo Sky: Pietrino. In porta para l’impossibile e, anche se il gol di c1p8 (preso fra le gambe) gli macchia leggermente la prestazione, è una sicurezza e riesce perfino ad impensierire la difesa avversaria anche semplicemente coi rilanci che vengono vissuti come i bombardamenti degli alleati in tempo di guerra (nel senso che i difensori si scansavano sperando che gli spioventi passassero oltre). Clamorosa la parata di alta scuola su un fortissimo tiro ravvicinato di Beppe. Poi, quando vede che la squadra è sotto di una rete e stenta a recuperare, va all’avanti e, coadiuvato da un Pepo ispiratissimo, risolve la partita.

Omo Skyfo®: Narciso. Se qualcuno ha visto Madagascar, il cartone animato, si ricorderà che i protagonisti sono quattro amici: un leone mansueto, una giraffa ipocondriaca,  un’ippopotama e una zebra con la voglia di scappare dallo zoo di Manhattan dove i quattro vivono in perfetta simbiosi. L’evolversi della storia li catapulta in Africa e lì, il risvegliato istinto carnivoro di Alex il leone, mette in crisi l’armonia del quartetto. Gli autori del film comunicano il cambiamento di “stato” del leone facendogli diventare gli occhi azzurri e, ovviamente, lo sguardo famelico al punto che Alex vede tutti gli altri animali come possibili bistecche e, in piena trance, arriva ad addentare una chiappa di Marty la zebra, l’amico più amico.

C’è qualcosa di Pietrino-Narciso in questo. Calcisticamente, ma ancor più fisicamente, “sbrana” tutti con la velocità abbinata al controllo di palla. Ha doti fisiche rare per la pando-età, è leggero ma potente. Dei pandoritari l’unico che può stargli al passo forse è Filippo, anche perché ha quasi 20 anni meno. Tutti gli altri, chi più chi meno, sono bistecche.

Ma Narciso non può pensare di venire al pandorito per fare il re della foresta, è lì il suo demerito.

Non si può pensare di urlare a questo e a quello per un’ora e mezzo perché sbagliano (sempre ammesso che abbiano sbagliato), oppure lo si può anche fare ma con misura, senza creare la tensione che devasta lo spirito del gioco, che mina il divertimento di chi trova l’aria d’aria nel carcere dei doveri della vita per distrarsi, di chi vuol passare un’oretta con gli amici senza rotture di coglioni. E se uno viene a giocare per giocare e gli rompi i coglioni sei completamente antitetico.

E’ come se uno andasse in bicicletta in via Cairoli verso la stazione e un Tir venisse contromano. Alla fine ci passi lo stesso, per l’amor del cielo, ma quanta fatica!

Perché se uno ti urla nell’orecchi ti manda in confusione, è inevitabile, e ti viene da giocare per far sì che Alex non ti morda la chiappa, che Narciso si plachi (eufemismo) anche perché poi lo sai benissimo che, appena indossato l’accappatoio, Alex si rinviene che la chiappa era di Marty oppure addirittura non s’è neanche reso conto che un morsotto te l’ha dato.

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Altra considerazione – che però vale per tutti, e qui esco dal discorso omoskyfo® – riguarda l’agonismo e l’animosità che vengono profusi nella contesa, che sono naturali nell’essere umano ma, cazzo, devono essere proporzionati alla posta in palio. Non è che si giochi per la Champions League o chissà cosa, al pandorito l’unico premio è il divertimento, al limite un minimo di innocente sfottina; credo si debba smettere di sciacquarsi la bocca col fatto che “tutti si vuole vincere”, c’è modo e modo di giocare e si può anche non farlo al mille per mille.

Chi ha giochicchiato a calcio – rispetto a chi non lo ha mai fatto – sa o dovrebbe sapere che a volte è bene evitare il contrasto, è bene fermarsi, perdere una palla o prendere il gol, il rischio è di fare o farsi male. Per cosa? Per un gol non fatto o preso al Pandorito! Magari contro una squadra nelle cui fila erano schierati quattro cardiopatici accertati come ieri sera… Ne sarebbe valsa la pena?

Per tornare al discorso di prima – mi scuso ma a volte devo interrompermi e perdo il filo – intendiamoci bene nessuno vuole porre l’aut-aut a Narciso di contestare i suoi, è nella sua essenza, come – per fare degli esempi – è nell’essenza dell’Aiazzar il puntiglio su un fallo conteso, del Sodomax il dribbling di troppo, di chi scrive il dare consigli come se avesse giocato in serie A e di Papo la vena brontolona, etc etc, però una certa misura ci vuole.

Un modo curioso di essere di un amico lo rende caratteristico, a volte può anche essere palloso ma va bene lo stesso, per un amico il range di tolleranza è sempre più ampio del dovuto. Però non deve essere invasivo come a volte lo è l’atteggiamento di Narciso.

Rimedi? Opinione mia: più tolleranza possibile da parte di tutti e un particolare sforzo di quelli agitati di capire il contesto.

Per chi vuol vincere per forza allora c’è l’UISP.

PS: Alla fin fine Alex è ganzo, sono i quattro pinguini i più stronzi. Ma alla fine sono ganzi anche loro.

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Note & hellzapoppin’: ai posteri una pallonata nella corazza, quasi corazon, del Sodomax che pareva Maiorca risalito da 300 metri di profondità in apnea.

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Prossimo turno: lunedì 17 ottobre, inshallah.

Il Giudice Unico Autoproclamato che non sente seghe. Se le fa.

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PAGANESE

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CAVESE

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SPECIAL GUEST

”…in voce veritas e i fatti van messi sul tavolino”

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Risultato (21 presenti):

LECCE:  4     –    matry (1), rossi, bert-h, pezzao (1), papo (1), maxmalf (1), sodostè, fabri, aiazzar, pardue.

GENOA:  3     –   narciso (1), limusè (1), beppe, c1p8, sodomax (1), beck, tucci, pepo, fede, francè, rooney.

Classifica: il Rossi si riscatta e recupera tre punti ai primi 5 tutti perdenti.

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Omo Sky: Maxmalf. Si mette a gioà dietro, è efficace ma, visto che i suoi soccombono 1-0 e davanti riescono a combinare poco, si sposta di punta. E’ la mossa vincente. Si mette dalla parte del tucci, gli si mette dietro tipo casa a due piani adiacente a una tettoia e di testa gliele piglia tutte lù. Contribuisce nell’occasione di una rete e una la fa proprio lù. Poi, nell’interminabile convulso finale ritorna in difesa e ri-è efficace. Ottima la prestazione anche a cena per l’idea dell’assaggio di tordelli prima della pizza.

Omo Skyfo®: Beck. Ni manca il cavallo e poi sembrava una statua senza piedistallo. Se la palla gli arrivava nell’ipotetica bisettrice disegnata dei talloni posti in posizione ore 10:10, seppur con alterni risultati, riusciva a giocarla, altrimenti ieri sera pareva un fotografo accreditato con tanto di pass che, anziché stare dietro la linea di fondo o del fallo laterale come tutti i colleghi, s’era infiltrato in campo e ovviamente non poteva allungare un piede o fare un passo per intervenire sul pallone. Qualcuno distrattamente, nella baraonda di gente che era in campo, l’ha fatto anche andare in porta ma lui ha fatto di tutto per non sembrare il portiere.

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Note & hellzapoppin’: Partita tipica del Pandorito iniziata con rating AAA: dopo 2 minuti primi scambi di vedute perché c’era chi voleva il pallone rosso e chi quello blu. Dopo un accenno di trauma cranico per un colpo di testa di Beppe (tenuto nascosto per non essere preso per il culo), è stata la volta di MaxMalf di denunciare aprteamente che quello blu era duro bao.

Una volta cambiato il pallone da AAA si è passati al rating AA con outlook negativo perché l’Aiazzar s’è impermalito per un commento di Papetto (che poco prima aveva distrutto moralmente Pardue) ha preso i suoi ciottorini e voleva andarsene.

Riportato alla calma il geometra dai bulbi piliferi delle spalle iperattivi, pian pianino è venuto fuori Narciso e con lui tutta la sua arteriosclerosi progressiva.

Ad ogni passaggio (a pro suo) non effettuato, intervento difensivo non-eseguito-come-voleva-lui, rovesciata nel sette non riuscita, stop-di-petto-in-corsa-e-passaggio-a-lui-che-senz’altro-avrebbe-segnato non fatto, prodezza-in-tuffo-del-proprio-portiere-con-immediata-rimessa-a-lui non venuta bene, ad ogni gol sbagliato, fino al dramma umano di ogni gol subito, Narciso è andato in esclation urlando a tutto e a tutti perché – beato lui – è normale a Beppe al Beck a Limusè e al Tucci chiedere di scattare, a Francè di fare la diagonale o la sovrapposizione, a Fede e a Rooney di fare un triangolo di prima con lui (triangolo che poi non si chiuderebbe mai…). A un certo ha anche cominciato, calcisticamente parlando, a offendere. Quando lo abbiamo riferito a Pietrino è rimasto sbalordito.

La partita è precipitata nel rating BBB, quasi CCC (senza possibilità di outlook perchè era tardi) quando, alle 21:26 il Genoa ha segnato il gol 3-3.

Con la palla al centro alcuni del Lecce bugnavano per l’eccessiva durata della partita: “volevate gioà finchè non pareggiavate!” e quelli del Genoa “col cazzo, s’era detto si gioava fino alle 21:30” “no, non è vero!” ma che dite? eravamo d’accordo”. Nel mezzo della discussione, con entrambe le squadre schierate nella propria metà campo, altri del Lecce hanno pensato bene di battere a sorpresa e mettere Matry davanti a Fede-portiere e segnare il gol del 4-3.

E’ gol? Non è gol? 3-3 o 4-3? Il GUA propende per il 4-3 ma si riserva di ascoltare i pareri di chi vorrà intervenire prima di omologarlo.

Comunque, scesa al rating DDD con outlook di merda, mentre ognuno continuava il proprio discorso a prescindere dagli altri (per dirne alcuna: il Pezzao l’aveva con l’eccessiva durata del match, l’Aiazzar buttava via il pallone per perdere tempo e allora anche Beppe), la partita è finita e adrenalina e arteriosclerosi hanno cominciato ad abbandonare i corpi e, alle 21:50, i nostri eroi, poco prima accaniti avversari che litigavano su tutto, erano già sulla risina proiettati per pizza, birra, tordelli e coltellacci.

Ai posteri: un colpo di testa del Tucci preceduto da un mulinìo di gomiti tipo le anatre che si sono rotte le palle di stà nella Fossa dell’Abate e vorrebbero volare ma non c’è verso, e poi anche un’inzuccata di c1p8 che, solissimo a metà campo, ha preso la rincorsa, è saltato e appena e tornato con tutti e due i piedi al suolo (dallo stacco all’atterraggio è passato un miliardesimo di secondo) la palla gli ha picchiato in testa ed è andata nella direzione opposta a quella desiderata. In pratica il suo intervento è servito solo a risparmiare un rimbalzo del pallone sul sintetico.

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Prossimo turno: giovedì 13 ottobre, inshallah.

Il Giudice Unico Autoproclamato che non sente seghe. Se le fa.

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LECCE

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GENOA

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CAPITANI

”…in voce veritas e i fatti van messi sul tavolino”

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Risultato (14 presenti):

GURGUGNAOS:  8    -   beppe (3), limusè (1), aiazzar (1), francè (1), sodomax (2), fede, matry.

CADAVERI VIVI:  2     –   pardue (1), beck (1), bert-h, rossi, pepo, c1p8, tucci.

Classifica: l’edizione n° 17 è equilibratissima, Sodomax risorpassa il Pepo! Fede e Beppe tengono, Rossi e Tucci no.

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Omo Sky: Francè. V.sotto.

Omo Skyfo®: Pardue. V.sotto.

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Note & hellzapoppin’: Partita senza storia che è riassumibile con l’episodio avvenuto al 3° di gioco (che è quello che poi ha anche assegnato le fasce di omosky/skyfo®). I Gurgugnaos girano la palla che è una meraviglia, quasi “di prima”. Sodomax e i suoi sei delfini fraseggiano in modo armonioso, gli spostamenti della sfera testimoniano l’apprezzabile sincronia del movimento di squadra. Il pallone è sempre indirizzato, in modo pulito, al compagno libero da marcatura fino a che, al termine dell’azione in questione, perviene al gurgugnese più vicino alla porta avversaria che, quindi, ha il compito di concludere a rete, e che stavolta è Francè. Su di lui chiude subito il terzino sinistro dei cadaveri-vivi: Pardue. Si affiancano, sembrano due nani da giardino scappati dall’aia antistante Villa Borbone rimasti legati l’uno all’altro da una stramaledetta catena.

La posizione di Pisolo-pardue è più felice di quella di Brontolo-francè e, per un momento, gli consente di arginare l’offensiva ma, tra lo stupore dei suoi compagni, il terzino invece di liberarsi della sfera o guidarla su vie esterne, si accentra e la mette proprio sul sinistro di Brontolo-Francè che, senza seghe, la scaraventa subito di collo pieno nel sette: 1-0, fasce assegnate e partita finita perché i Cadaveri vivi accusano il colpo e i Gurgugnaos dilagano fino al 5-0.

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Foto (servizio completo di Sodomax): Le foto sono venute….ma i soggetti sono a dir poco inquietanti! Nella squadra dei ”Cadaveri vivi” si osservi il Beck che sembra l’unico apparentemente “normale”, il Tucci guarda l’orizzonte serioso come se si fosse scordato o presagisse qualcosa, C1P8 pare appena uscito da un orgasmo, il Bert-H sembra Provolino con la faccia da Stanlio, il Rossi ricorda Mario son sodo io! quello di Lucca ma senza la radio, il Pepo farebbe a meno dei preliminari e il Pardue, che dire… ha un’espressione gioviale e serena, ma il ragazzo non sa cosa gli capiterà di lì a breve… I Gurgugnaos invece sono tutti bellissimi alti biondi e con gli occhi azzurri…

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Prossimo turno: lunedì 10 ottobre, inshallah.

Il Giudice Unico Autoproclamato che non sente seghe. Se le fa.

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GURGUGNIAOS

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CADAVERI VIVI

”…in voce veritas e i fatti van messi sul tavolino”

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Risultato (20 presenti):

TARANTO:   2    - pepo, bert-h, sauro, sodomax, pardue, rooney, mano (1), narciso, incabino (1), c1p8.

POGGIBONSI:   1 -  matry, fede (1), beck, tucci, rossi, sodostè, beppe, papo, maxmalf, aiazzar.

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ATTENZIONE

La prossima partita avrà luogo (si gioa) venerdì 7, ore 20:00 (anziché giovedì 6).

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Classifica: il Pepo tenta l’allungo, Sodomax non cede, Fede, Beppe e il Rossi sì.

Omo Sky: Bert-h. Il tragitto più lungo che fa al Pandorito è dallo spogliatoio all’area di rigore. Poi si piazza lì, stanziale come il pastore che osserva gli spostamenti delle peore, e non ce lo smuovi. Agisce da marcatore sulla punta più avanzata, che a volte “avanzata” è proprio nel senso che nessuno l’ha voluta, come quando affetti una caterva di melone che lo metti in frigo e poi va regolarmente a male perché “prende il sapore del frigorifero”. Il nostro eroe si applica con impegno, da regista della difesa e raramente sbaglia una partita. Anche ieri sera non è stato da meno ed ha consentito agli avversari del Poggibonsi solo una rete frutto dello svarione di un compagno.

Omo Skyfo®: Aiazzar. Nonostante sia pettinato come Hitler non ha piglio autoritario, nonostante c’abbia le scarpette non gioa a pallone, nonostante sia col Poggibonsi è più utile al Taranto. L’incertezza del GUA su chi castigare con la fascia rossa – perché ce n’era un altro paio o tre di papabili – svanisce quando lo vede in braette, dopo la doccia, perché aveva ai piedi un paio di calzini grigi tristi come la steppa caucasica in un tardo pomeriggio di fine novembre mentre nell’aria si sentono solo sprazzi della preghiera di un muezzin dislessico portati dal vento.

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Note & hellzapoppin’: Partita equilibrata quindi decisa da episodi fortuiti, cioè dai tre gol.

Il primo è una pedata lunga dalla difesa che il Rossi ha la bella idea di lasciar passare senza intervenire “tanto dietro di me c’è il Mano e col cazzo che tanto può fà qualcosa di utile”. Invece il Mano – sostenuto dalla luce di cui alla foto – a sua insaputa ha colpito di testa quel coso tondo strano arrivato dalla difesa indirizzandolo in là, verso la porta nemica dove albergava Tono-Matrone forse intento a decidere se dopo avrebbe cenato la carne con l’insalata o la pizza ben cotta. Fatto sta che il coso tondo è cascato proprio all’incrocio dei pali insaccandosi alle spalle di Tono immerso nei propri dubbi al quale, a quel punto, ha aggiunto anche quello se il gol preso era colpa sua o no.

Il secondo gol è scaturito dall’involontaria triangolazione tra Narciso e Incabino con quest’ultimo che, nel disperato tentativo di chiudere il triangolo e non farsi redarguire dal compagno, l’ha tirato senza volerlo dalla linea di fondo rasoterra verso la porta gabbando il portiere di turno che, guarda un po’, a tutto pensava meno che di dover stare lì, di lunedì sera, a evitare che la palla gli oltrepassasse la riga bianca.

Il gol della bandiera del Poggibonsi è frutto di un lancio lungo di Papetto, Beppe l’ha lisciata di testa, Sauro – grintoso terzino del Taranto – l’ha svirgolata di stinco, l’estremo difensore degli ionici era a giro per l’area di rigore e Federico – triste come un bimbo che gli zingari gli hanno rubato il trenino Rivarossi perché non aveva potuto indossare la fascia bianco blu di omosky (a proposito, ma chi ce l’ha?) – ha deposto in rete.

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Prossimo turno: venerdì 3 ottobre, inshallah.

Il Giudice Unico Autoproclamato che non sente seghe. Se le fa.

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POGGIBONSI

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TARANTO

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NARCISO

”…in voce veritas e i fatti van messi sul tavolino”

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Risultato (13 presenti):

NUOVI ANGELI:   3 –    sodostè (1), sodomax (1), beppe, pardue, papo, rooney (1).

ARANCIONI PER CASO:  5 –    matry (1), pepo, fede (2), bert-h (2), beck, sauro, tucci.

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ATTENZIONE: la partita di giovedì 6 ottobre (80.a giornata) è posticipata al giorno dopo venerdì 7, sempre alle 20:00.

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Classifica: Rivoluzione in testa, Pepo scalza Sodomax e Fede scalza Beppe. Ora Sodomax (3°) e Beppe (4°) giocheranno con l’infradito o coi mocassini come ha fatto Sauro lunedì scorso?

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Omo Sky: Fede. Condisce il match tutto sacrificio, copertura e movimento con due reti. Spettacolare la seconda con lieve tocco di testa che rende vano il non-movimento di Pardue che, nelle vesti di portiere, sembrava una miniatura della stratua della libertà (era l’immobilismo la cosa che li legava).

Omo Skyfo®: Rossi. In contumacia (non c’era). Sbaglia a leggere il C.U. e, invece di venire al Pandorito, se ne sta in casa a 39 metri dal campo a vedere l’Udinese! Nella sua testa si sarebbe gioato l’indomani: in sostanza ha sbagliato settimana. Testimoni hanno riferito che il giorno dopo è andato al campo d’aviazione e ha giocato da sé con la speranza gli venisse assegnata la presenza. Inutile precisare che, nonostante fosse solo, ha anche perso.

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Note & hellzapoppin’: La partita passerà agli archivi come quella in cui Beppe ha litiato col Tucci perché ni dava le gomitate e il Tucci ha litiato con Beppe perché ni diceva che ni dava le gomitate e ‘un era vero. Alle 4:15, mentre il Tucci impastava le briosce e Beppe si preparava a partì per Taranto, la crisi diplomatica era già rientrata.

Da ricordare anche il gol di testa di Bert-h dal fallo laterale perchè il portiere (Sodomax) era uscito di porta forse per fare due passi, forse per sgranchirsi le gambe. Ai posteri anche il gol maramaldo degli Arancioni-per-caso che non è stato molto lineare perché susseguente ad una punizione chiesta dal Pepo al limite dell’area di rigore dei Nuovi-angeli e trasformata in un “allora è palla vostra, ripartite da dietro”: Pepo ha indirizzato la palla verso la difesa ma Bert-h ha tirato subito segnando.

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Prossimo turno: lunedì 3 ottobre (oggi), inshallah.

Il Giudice Unico Autoproclamato che non sente seghe. Se le fa.

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APC

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I NUOVI ANGELI