”…in voce veritas e i fatti van messi sul tavolino”

Click sulla classifica per ingrandire

.

Risultato (19 presenti):

PAGANESE:   7    -    beck (1), sauro, narciso (2), pepo (3), mano, sodomax, tucci, rooney (1), pardue.

CAVESE:  5    -   rossi, papo, beppe (1), francè, fede (1), matry, sodostè (1), c1p8 (1), aiazzar (1), bert-h.

Classifica: vedi sopra..

.

Omo Sky: Pietrino. In porta para l’impossibile e, anche se il gol di c1p8 (preso fra le gambe) gli macchia leggermente la prestazione, è una sicurezza e riesce perfino ad impensierire la difesa avversaria anche semplicemente coi rilanci che vengono vissuti come i bombardamenti degli alleati in tempo di guerra (nel senso che i difensori si scansavano sperando che gli spioventi passassero oltre). Clamorosa la parata di alta scuola su un fortissimo tiro ravvicinato di Beppe. Poi, quando vede che la squadra è sotto di una rete e stenta a recuperare, va all’avanti e, coadiuvato da un Pepo ispiratissimo, risolve la partita.

Omo Skyfo®: Narciso. Se qualcuno ha visto Madagascar, il cartone animato, si ricorderà che i protagonisti sono quattro amici: un leone mansueto, una giraffa ipocondriaca,  un’ippopotama e una zebra con la voglia di scappare dallo zoo di Manhattan dove i quattro vivono in perfetta simbiosi. L’evolversi della storia li catapulta in Africa e lì, il risvegliato istinto carnivoro di Alex il leone, mette in crisi l’armonia del quartetto. Gli autori del film comunicano il cambiamento di “stato” del leone facendogli diventare gli occhi azzurri e, ovviamente, lo sguardo famelico al punto che Alex vede tutti gli altri animali come possibili bistecche e, in piena trance, arriva ad addentare una chiappa di Marty la zebra, l’amico più amico.

C’è qualcosa di Pietrino-Narciso in questo. Calcisticamente, ma ancor più fisicamente, “sbrana” tutti con la velocità abbinata al controllo di palla. Ha doti fisiche rare per la pando-età, è leggero ma potente. Dei pandoritari l’unico che può stargli al passo forse è Filippo, anche perché ha quasi 20 anni meno. Tutti gli altri, chi più chi meno, sono bistecche.

Ma Narciso non può pensare di venire al pandorito per fare il re della foresta, è lì il suo demerito.

Non si può pensare di urlare a questo e a quello per un’ora e mezzo perché sbagliano (sempre ammesso che abbiano sbagliato), oppure lo si può anche fare ma con misura, senza creare la tensione che devasta lo spirito del gioco, che mina il divertimento di chi trova l’aria d’aria nel carcere dei doveri della vita per distrarsi, di chi vuol passare un’oretta con gli amici senza rotture di coglioni. E se uno viene a giocare per giocare e gli rompi i coglioni sei completamente antitetico.

E’ come se uno andasse in bicicletta in via Cairoli verso la stazione e un Tir venisse contromano. Alla fine ci passi lo stesso, per l’amor del cielo, ma quanta fatica!

Perché se uno ti urla nell’orecchi ti manda in confusione, è inevitabile, e ti viene da giocare per far sì che Alex non ti morda la chiappa, che Narciso si plachi (eufemismo) anche perché poi lo sai benissimo che, appena indossato l’accappatoio, Alex si rinviene che la chiappa era di Marty oppure addirittura non s’è neanche reso conto che un morsotto te l’ha dato.

.

Altra considerazione – che però vale per tutti, e qui esco dal discorso omoskyfo® – riguarda l’agonismo e l’animosità che vengono profusi nella contesa, che sono naturali nell’essere umano ma, cazzo, devono essere proporzionati alla posta in palio. Non è che si giochi per la Champions League o chissà cosa, al pandorito l’unico premio è il divertimento, al limite un minimo di innocente sfottina; credo si debba smettere di sciacquarsi la bocca col fatto che “tutti si vuole vincere”, c’è modo e modo di giocare e si può anche non farlo al mille per mille.

Chi ha giochicchiato a calcio – rispetto a chi non lo ha mai fatto – sa o dovrebbe sapere che a volte è bene evitare il contrasto, è bene fermarsi, perdere una palla o prendere il gol, il rischio è di fare o farsi male. Per cosa? Per un gol non fatto o preso al Pandorito! Magari contro una squadra nelle cui fila erano schierati quattro cardiopatici accertati come ieri sera… Ne sarebbe valsa la pena?

Per tornare al discorso di prima – mi scuso ma a volte devo interrompermi e perdo il filo – intendiamoci bene nessuno vuole porre l’aut-aut a Narciso di contestare i suoi, è nella sua essenza, come – per fare degli esempi – è nell’essenza dell’Aiazzar il puntiglio su un fallo conteso, del Sodomax il dribbling di troppo, di chi scrive il dare consigli come se avesse giocato in serie A e di Papo la vena brontolona, etc etc, però una certa misura ci vuole.

Un modo curioso di essere di un amico lo rende caratteristico, a volte può anche essere palloso ma va bene lo stesso, per un amico il range di tolleranza è sempre più ampio del dovuto. Però non deve essere invasivo come a volte lo è l’atteggiamento di Narciso.

Rimedi? Opinione mia: più tolleranza possibile da parte di tutti e un particolare sforzo di quelli agitati di capire il contesto.

Per chi vuol vincere per forza allora c’è l’UISP.

PS: Alla fin fine Alex è ganzo, sono i quattro pinguini i più stronzi. Ma alla fine sono ganzi anche loro.

.

Note & hellzapoppin’: ai posteri una pallonata nella corazza, quasi corazon, del Sodomax che pareva Maiorca risalito da 300 metri di profondità in apnea.

.

Prossimo turno: lunedì 17 ottobre, inshallah.

Il Giudice Unico Autoproclamato che non sente seghe. Se le fa.

.

PAGANESE

.

CAVESE

.

SPECIAL GUEST