” Youahhaaheieeeh!”
Beck, esultanza per il gol del 4-4 (e non avete visto la faccia…). Pandorito, 27 dicembre 2011.
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Risultato (12 presenti):
PEPOBOYS: 4 - beppe (1), limusè, beck (2), pepo (1), pezzao, tucci.
FEDEGAYS: 4 – c1p8 (1), rossi, bert-h, matry (1), fede (2), fabri.
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Classifica: Fede fallisce il secondo match point.
Note & hellzapoppin’: Edizione spettacolare e densa di sorprese quella che si sta concludendo. Non sono bastate 103 partite per determinare il vincitore.
La squadra del leader Fede è forse allestita meglio dei Pepoboys e parte in quarta. I Fedegays si trovano in vantaggio per 2-0, 3-1 e poi per 4-2. Quando è il turno del Pepo ad andare in porta i giochi sembrano fatti. L’inseguitore infatti è l’unico gioatore di prima fascia dei suoi, i suoi compagni le fasce ce l’hanno alle lonze. Ma, come dicevo pocanzi, al Pandorito può succedere di tutto e così i cinque Pepoboys “carne-da-macello” combinano un brutto scherzo ai Fedegays accorciando le distanze con Beppe (di testa) e acciuffando il pari col Beck che, dalla gioia (anche perché prima era stato massacrato per un errore), tira un urlo terrificante e spracca gli occhi a matto come Cassius Clay con conseguente fusione delle sopracciglia e tremolio degli orecchi.
Da ricordare che Sauro è arrivato alle 7 passate e, visto che eravamo 6 contro 6, ha preferito fare lo spettatore. Idem per Sodomax che pensava si giocasse alle 8 ma non avrebbe giocato perché era infortunato. Chi invece è arrivato tutto bardato per gioà alle 8 (si gioava come stasera: dalle 7 alle è stato l’Aiazzar. A lui è andata la solidarietà di tutti fatta di risate e appioppamento temporaneo della fascia da omoskyfo che però, stasera, dovrà essere esibita da fede che, quindi, giocherà con due fasce: quella verde e quella rossa.
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Omo Sky: Limusè. La sua partita è fatta di lavoro oscuro, umiltà e fosforo. Se a questi ingredienti ci aggiungi un paratone per rimediare ad un intervento maldestro di un compagno (se non ricordo male) et voilà, ecco che la fascia bianca è sua.
Omo Skyfo®: Fede. Man mano che si avvicina alla meta gli viene il “braccino del tennista”, va in ansia e sforna prestazioni non alla sua altezza. Commette poi l’errore grosso di alzarsi alle 5 per andare a Roma per lavoro ed arrivare al campo stanco. Ma come cazzo si fa ad anteporre le questioni come il lavoro, la famiglia etc che sono quisquilie al confronto con l’importanza di un successo al Pandorito?
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Prossimo turno: giovedì 29 dicembre gennaio 2011, oggi ore 19.
Il Giudice Unico Autoproclamato che non sente seghe. Se le fa.
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