”lascimipurelafasciarossa”

Autocritica, Maurizio Aiazzi. Spogliatoi del Pandorito.

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Risultato (20 presenti):

ABBIATEGRASSO:  4    –    tucci, fabri, pepo, erco (2), sodomax, pezzao (1), limusè, sodostè (1), incabino, sauro. Età media 46,5 anni.

ABBIATEPAZIENZA:  4   –    rossi (1), xmalf, narciso (2) beppe (1), aiazzar, canta, berth, matry, fede, beck. Età media 51,6 anni.

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Classifica: Il pari consegna a xmalf il 1° intertrofeo “Zigomo di Mario Nelli”.

Comunicazioni: Si ribadisce che il 2° intertrofeo 2012, che inizia giovedì prossimo, sarà intitolato alla memoria della “Psiche di Francè Fiorenti”.

Condimeteo: Temperatura: 3°C. Vino a cena: 13,5 gradi. Briai: punti. Discorsi a bischero: tanti.

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Omo Sky: Canta. Si erge in difesa silenzioso, tetro e picchiatore come l’energumeno che fa l’interrogatorio al sosia di Fracchia (la belva umana). Non ride mai, si muove lungo un arco che ha il raggio di 7/8 metri partendo dal centro della porta e colpisce tutto quello che si muove compreso il nodello di Incabino che, ovviamente, pesando 37 kg di meno, stramazza al suolo come un agnello nel basso Gennargentu prima di Pasqua. Ma la sua performance non è solo da fabbro, infatti oltre ad un’indiscutibile efficacia, lascia trasparire una innata classe e una padronanza del gioco aereo da fare invidia alla torre di controllo dell’aeroporto di Pisa.

Omo Skyfo®: Aiazzar. Serata decisamente da dimenticare in fretta per il caracollante geometra. Nonostante si presenti al campo con la stessa pettinatura leggermente demodè di un’icona del calcio come Ezio Loik, campione granata perito a Superga (maggio 1949), il fantasista specialista nei cross dal fondo si perde in passaggi balbettati, in lanci assurdi, sistematicamente prede degli avversari, o nel tener caparbiamente palla, cosa che ovviamente gli riesce male al punto che più che un imprevedibile dribblatore assume le sembianze e le movenze di uno stercorario (alias merdaccino) insetto vita natural durante impegnato a rotolare in lungo e largo palline di merda (v. foto).

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Note & hellzapoppin’: L’Abbiategrasso si porta sul 2-0 e poi sul 4-2 ma per due volte subisce il ritorno dell’Abbiatepazienza. Pari giusto.

Ai posteri una palla passata 7 millimetri sopra la testa di Beck che, nel prosieguo dell’azione, è costata un gol avversario.

Nel gioco del calcio un colpo di testa è un gesto tecnico armonioso. E’ un evento che in un campo di calcetto dovrebbe essere sporadico ma, magia del Pandorito, da noi si verifica spesso, molto spesso, specie nelle serate di grimo come ieri sera dove è raro contare due passaggi di fila. A lanci lunghi si replica con lanci lunghi.

Nell’inzuccata c’è il desiderio di volare, c’è l’eterna lotta dell’uomo contro la forza di gravità, la volontà di andare più in alto che si può. Questi istinti si trasformano in impulsi che il cervello manda ai muscoli che catapultano per qualche millesimo di secondo un essere umano in sospensione. Lo stacco, proprio parlando di armonia, di coordinazione, dovrebbe avvenire su un piede solo dopo una minirincorsa, un’esplosione verso l’alto, la fluttuazione aerea, il primordiale desiderio di non pesare niente, accompagnato da un naturale allungamento del collo, dalla divaricazione delle braccia a mo’ di apertura alare, seguita, in fase di atterraggio, dall’istintivo posizionamento verso il basso dei palmi delle mani quasi a fare da paracadute. Gli occhi stessi, lasciati un po’ innaturalmente aperti nonostante l’imminenza di un impatto a loro vicino, seguono la traiettoria in avvicinamento della palla fino al momento del rimbalzo nella fronte.

Insomma, per farla breve, il Beck, invece di fà tutta questa popò di prosopopea, l’unica cosa che è riuscito a fare è stata quella di alzare le sopracciglia; tutto il resto è rimasto tegghio che in confronto a lui il mezzobusto del Viani sul molo è dinamismo allo stato puro.

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Prossimo turno: giovedì 2 febbraio 2012, ore 20.

Il Giudice Unico Autoproclamato che non sente seghe. Se le fa.

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MILLECINQUECENTESIMA PARTITA AL PANDORITO

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”Non è che ero l’ultimo con la palla, è che dietro di me non c’era nessun difensore nostro”

Sodomax, contropiede avversario letale. Ieri sera, spogliatoi del Pandorito, Viareggio.

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Risultato (14 presenti):

DIFESA-AD-HOC:   5    -    beppe (1), xmalf (1), pietrino [dal 12° narciso (2)], rooney (1), tucci, canta, berth. Età media 49,8 anni

ALLA BARU’:  3    -    c1p8, beck, fede, fabri, pepo (2), sodomax (1), limusè. Età media 49,7 anni.

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Classifica: Xmalf allunga e, se non salta il prossimo match, ha matematicamente vinto il 1° intertrofeo “Zigomo di Mario Nelli”.

Comunicazioni: LUNEDI’ 30 GENNAIO CENA PER FESTEGGIARE LA 1500.MA PARTITA DEL PANDORITO. Pepo, porta la ghiaia. dove non s’arriva con la cassa si divide alla romana. Prenotato “da Maurino” a Pian di Mommio dove verrà celebrato il vincitore dell’intertrofeo di cui sopra.

L’intertrofeo del mese di febbraio 2012 sarà intitolato alla memoria della “Psiche di Francè Fiorenti”.

Condimeteo: Temperatura: 13°C. Umidità: ntz. Cielo: buio. Mare: calmo. Vento: patana. Buo: giubbetti, braette, calzini etc. intrisi di eau di baccalà con i porri (o Massi, lo vogliamo aggiustà l’aspiratore?).

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Omo Sky: Limusè. Prestazione estremamente ordinata, semplice e sopratutto senza errori.

Omo Skyfo®: C1P8. Che gioca negli “Alla Barù” si capisce solo dalla foto.

Note & hellzapoppin’: Scelte supertattiche di Beppe che sostanzialmente lascia senza difensori capitan Fede. Come sempre succede chi si difende vince e, con due liberi (Canta-Berth) e due terzini (Rooney-Tucci), le scorrerie in contropiede nel deserto della metà campo avversaria dei Difesaadhoc sono devastanti.

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Prossimo turno: lunedì 30 gennaio 2012, ore 20. Vedi sopra.

Il Giudice Unico Autoproclamato che non sente seghe. Se le fa.

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NOTA DELL’AMMINISTRATORE: MA CHI L’HA FATTE LE FOTO? Mr. MAGOO?

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ALLA BARU'

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DIFESA AD HOC

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Fratelli,

forse, vista la mia compostezza stilistica in campo, non sarei la persona più adatta a una uscita del genere.

Ma essendo stato involontario protagonista dell’incidente a Marietto, mi sento di rivolgere un appello a tutti per il fair play e la moderazione. Ovvio che il Pandorito essendo una attività fisica un minimo di rischio lo conterrà sempre anche se le statistiche, con 1.498 partite giocate, lo confermano come un giochino piuttosto sicuro. Ma un pensiero alla calma mi sembra comunque il benvenuto. Che qui, a bocce ferme, siamo tutti d’accordo, poi in campo a volte le cose vanno diversamente.

Sono convinto che un po’ di agonismo e tanta consapevolezza si possano combinare, per divertirci sempre al meglio.

Nel frattempo, un grazie alla Mireya per la gentile concessione delle foto che ci permettono di prendere in giro il di lei compagno e FORZA MARIETTO!

Pz

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ps

Avete capito che siamo a 1.498 partite giocate dal lontano 4 gennaio 1995?

Lunedì 30 gennaio si festeggia la n. 1.500. Se vi pare poco…

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…se entrate così allora ce la metto anch’io la testaaa!”

Esternazione a squarciagola di affermato medico, 50 anni, moglie e due figlioli, in un campo di calcetto dietro a un pallone con altri 18 tizi di mezza età. lunedì sera, Viareggio.

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Risultato (19 presenti):

PINK PANTHERS:  4     –    c1p8, sauro, matry, papo (1), pepo, aiazzar (1), sodostè (2), sodomax, limusè, minizeta. (e.m. 49 anni)

X-FACTORS:  4     – beck (2), beppe, rossi, fede (1), xmalf (1), berth, rooney, fabri, tucci (e.m. 46,3 anni)

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Comunicazioni: si nota un certo lassismo ad indossare le fasce attribuite dalla classifica e dal GUA: non va bene.

Condimeteo: Temperatura: 13°C. Umidità: non pioveva. Cielo: buio. Mare: a 300 mt. Moto ondoso: sonasega. Docce: quattro (andavino).

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Omo Sky: Beck. Prestazione molto positiva del “Mina” del Pandorito che finalmente si strappa di dosso i panni e la mobilità da omino del subbuteo ed assurge a trascinatore dei suoi. Due reti di prepotenza, con due classiche conclusioni da lontano, ed un assist a Fede lo innalzano al top in una serata in cui ben due volte riesce anche a rendersi utile in fase d’interdizione.

Omo Skyfo®: Bert-h. Si danna l’anima in difesa ma non riesce ad essere efficace come suo solito. Il suo modo di porsi nel match di ieri sera (in 9 contro 10…), la sua ricerca certosina di opporsi alla baraonda degli avanti avversari, è simile a quella di un accalappiacani che cerca di convincere a parole una muta di cani a rimettersi la museruola. Quando riesce ad acchiapparne uno lo carica sul furgone ma lascia il portellone aperto, così ne sale uno ne scappano tre.

Tre come i toppini incassati da sottomisura, alle sue spalle. Anche nelle impostazioni legge male la partita ed infatti abusa della sua eccelsa classe preferendo il fioretto al badile, strumento che ieri sarebbe stato senz’altro più adeguato vista la densità di popolazione più simile ad una domenica mattina di un favela che a due squadre di calcio una sera d’inverno.

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Note & hellzapoppin’: Xmalf difende a denti stretti la fascia verde che, se mantenuta per altre due partite, potrebbe portarlo a vincere il primo intertrofeo “Zigomo di Mario Nelli”. Può farcela sia perché sta viaggiando con una media punti/partita da marziano e sia perchè sembra abbia chiesto le ferie apposta per non mancare. Altra voce da verificare riporta che, in caso di mancata concessione del permesso aziendale, il leader sia disposto anche a licenziarsi. E pensare che prima veniva di rado… Ai posteri anche la deficiente esultanza – con tanto di gesto dell’ombrello a Papetto – di Beppe entrato in campo in ritardo subito dopo che i suoi erano passati in vantaggio. L’atteggiamento a presa di culo gli è costato una volontaria spallata nei polmoni da parte dell’avversario deriso con tanto di schioccamento di alcune costole, crepitio di qualcosa – roba di articolazioni – ed una pena alle lonze che n’è durata un paio di minuti.

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Prossimo turno: giovedì 26 gennaio 2012, ore 20.

Il Giudice Unico Autoproclamato che non sente seghe. Se le fa.

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…non è autorete, quel gol è mio”.

Tono, attribuendosi con orgoglio una delle reti più brutte e involontarie dell’umanità. Viareggio, ieri sera.

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Risultato (17 presenti):

QUELLI CHE IL CALCETTO… :  5    -   sauro, xmalf, fede (4), pepo (1), c1p8, fabri, beck, canta, aiazzar (età media 52,3 anni).

QUELLI CHE IL CALCETTO PROPRIO NO:   2    -    beppe, sodomax, matry (1), limusè (1), rossi, dino, tucci, mano (età media 48,9 anni)..

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Classifica: Xmalf, che quest’anno vuole vince il Pandorito, balza in testa: è il 4° leader diverso in 6 partite.

Comunicazioni: da oggi in poi, se me lo riordo, i nomi sottolineati corrispondono a quelli che hanno fatto le scelte. Dire che sono i “capitani” avrebbe potuto creare incidenti diplomatici perché al Pandorito in ogni squadra tutti sono capitani, qualcuno lo è anche due volte. Altri sono Tenenti colonnello.

Condimeteo: Temperatura prima di comincià 8,5°C, dopo 11,5°C. Umidità: non pioveva. Cielo: buio.

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Omo Sky: Fede. La sua squadra va sotto di due reti e lui s’inventa un nuovo ruolo: dopo il centravanti boa, quello che fa l’elastico sul filo del fuorigioco, quello che fa reparto da solo… lui battezza il centravanti parcheggiatore abusivo. Si insedia sulla mattonella dietro al “libero” e davanti al portiere, quasi a tappargli la visuale (ma vista la moncaggine dei numeri uno questo accorgimento non è che servisse granchè) e segna indisturbato 4 reti da 10 centimetri dalla riga di porta.

Omo Skyfo®: Mano. E’ l’emblema della sua compagine d’appartenenza (“quelli che il calcetto proprio no”). Il nostro uomo, che vanta il primato di non aver mai calciato di collo pieno in vita sua, che riuscì nell’impresa di tirare in porta e colpire nel muso un compagno che gli era dietro (Juliano, che dolorante gli disse “che ppiede di mmerda che c’hai!”), dopo 884 partite è cresciuto prendendo consapevolezza, per esempio, che le righe del campo hanno un significato.

Il suo modo anarchico d’intendere il calcio lo portava a fregarsene del fallo laterale e, talvolta, anche della linea di fondo campo. Verso la 700.ma presenza al Pandorito ha preso coscienza questa regola che gli limitava la libertà e da quel momento cerca di far restare il pallone entro ‘sto cazzo di striscia disegnata in terra. Ma non ci riesce.

Ora, visti i suoi trascorsi cestistici, il prossimo passo nel suo processo di apprendimento è che nel calcio non serve il playmaker laterale di sfondamento, perché lui è così che agisce. Prende la palla sulla destra e va, e va, e va. Se un avversario gli si pone davanti, se non riesce a dribblarlo nel modo tradizionale, lui viene colto da sindrome dissociativa e cerca invano di attraversarlo dicendosi “non è Sauro, è l’ologramma di Sauro” e va, e va, e va. Ma non va una sega perché Sauro, o il difensore di turno, è invece un cotrozzolo invalicabile, non un’immaginaria proiezione e il nostro eroe ci s’infrange contro.

Il nostro omoskyfo® di giornata, quando ha la palla al piede, non gioca a calcetto: fa rafting.

Probabilmente da piccolo gli schioccarono una canoa sotto il culo, lo buttarono in una rapida e via. Questo episodio gli piacque, l’ebbrezza della discesa gli si scolpì nella mente e lui inconsciamente tenta di rivivere quell’emozione. Deve quindi lavorare su questa stortura, demolirla ed acquisire il concetto che fermarsi e appoggiare la palla indietro si può, che nel calcetto è consentito. Addirittura anche nel rafting si può (tornare indietro) ma, dato che c’è da risalire la corrente, è molto più facile farlo nel calcio a 5.

Comunque il ragazzo è intellettualmente fresco e può senz’altro progredire e far suo anche il principio “sì, posso fare il retropassaggio” per arrivare alla propriocezione di “sì, devo fare il retropassaggio”. Nel film “Million dollar baby” il maestro (C.Eastwood) insegna alla pugilatrice (H.Swonk) che a volte per colpire meglio bisogna fare un passo indietro. E’ una frase che il nostro fantasista dovrebbe far sua, gli accelererebbe il processo di maturazione. La mia paura è che se va a vedere il film, quando Hillary Swonk dice quella frase lì, lui le guarda le puppore sudate e il culo e n’importa una sega di quello la pugilatrice che dice.

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Note & hellzapoppin’: Quelli che il calcetto proprio no, quasi a loro insaputa, si sono portati sul 2-0. Il primo gol è venuto su un neanchetirocross di Matry che il portiere Fabri ha affrontato con la stessa lucidità con cui Schettino, impastato da topa vino e paura, replicava al comandante della capitaneria di Livorno. Una rete che pochi hanno visto perché girati per posizionarsi o distratti per opporsi all’ormai dato per scontato rinvio del portiere (Fabri, che invece era “svenuto” insieme al pallone dentro la porta).

Incassato il 2-0 al termine di una bella azione Beppe-Dino-Limusè (pressoché l’unica bella giocata della compagine mongola), eravamo al 10° minuto, Fede e compagni – abbastanza superiori – hanno preso il pallino del gioco fino alle 9 approfittando di una difesa scelleratamente schierata a macchia di leopardo, che fra una macchia e l’altra c’erano due minuti di pullman, e hanno agevolmente avuto la meglio.

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Prossimo turno: lunedì 23 gennaio 2012, ore 20.

Il Giudice Unico Autoproclamato che non sente seghe. Se le fa.

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QUELLI CHE IL CALCETTO...

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QUELLI CHE IL CALCETTO... PROPRIO NO

”…non tentare l’anticipo così, temporeggia!” – “allora vienci te!”

Dialogo calcistico tra ideologi del Pandorito, 103 anni in due. Viareggio.

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Risultato (14 presenti):

COCOON:   6    -    limusè, xmalf (1), rossi (2), fede (1), dino (2), matry, tucci

AWAKENINGS:    5    -   beppe (2), sodomax, pezzao (1), sauro, beck (1), pepo, berth. + 1 autogò di xmalf

Classifica: vedi sopra.

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Omo Sky: Dino. Arriva nello spogliatoio dopo un certo periodo di assenza e lì, mentre si agghinda, racconta una storia raccapricciante di vessazioni patite nel calcio amatoriale. Un coacervo di ruoli neanche di comprimario, bensì di secondario se non di terziario. In una squadra senza patemi di successo, che partecipa ad un campionato che non vinci nulla, o lo fanno entrare a 10 minuti dalla fine, o lo fanno scaldare per 40 minuti facendogliene giocare 5, se non addirittura lasciandolo in panchina, infreddolito e triste come uno snautzer lasciato dai padroni sotto il ponte dell’autostrada a Egna/Ora perché sono andati una settimana a Santorini e si son detti “no preokkupiamoci per Diccke, essere brafo e fedele, manciare qualke tarpone e ci aspettare dopo facanza” e la moglie “si Jurgen, però la museruola potefamo lefargliela…come kazzo mancia?”.

Con queste premesse l’omosky entra in campo, gioa bene, fà un paio un gol, para bene e vince. Tornando nello spogliatoio, si strappa la museruola dal viso e gli spunta un sorriso che dà il senso dello scopo terapeutico del Pandorito. “Dino, vieni a cena?” “No, sono a dieta” saluta tutti, monta in macchina e, invece che per Rovereto, ormai guarito, prende la via per casa sua.

Omo Skyfo®: Sauro. E’ utile alla sua squadra come la sabbia in un nicchio, come la rena in un fungo, come un troccolo di bistecca fra due molari. Agisce random a tutto campo ma dà il “meglio” di sé in fase offensiva infilandosi nelle azioni di gioco come Paolini nelle interviste TV. Affronta con la solita serenità i brontolii dei compagni che gli fanno come la ceppa alle vecchie: nulla.

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Note & hellzapoppin’: I Cocoon sono tali perché, oltre che di buona tecnica, sono dotati di sorprendente vitalità. Fanno andare la palla dove deve andare e si fanno trovare dove devono essere. Nonostante partano col piede sbagliato, 0-1 (gol del Pezzao) dopo 5 minuti, menano le danze portandosi agevolmente sul 5-1. Il gioco dei Cocoon è geometrico ma spumeggiante, il loro ritmo è da balletto caraibico, colorito e caldo. Viceversa gli Awakenings paiono impacciati, tegghi e danno il senso di freddo (che comunque c’era, eravamo vicini a 0°C). Pezzao agisce solo lungo la fascia destra, pare gioi su uno slittino o meglio su una monorotaia montata dritta e che al posto delle scarpette c’abbia gli schettini, tant’è che in una folle discesa esce dal binario e si sfracella sulla riga laterale. Beppe è rimpiattato nella difesa avversaria come l’omo delle nevi in una grotta e il Berth sembra quello col grembiule che t’invita a entrà nel ristorante. Il Beck invece si muove come un gatto delle navi col freno a mano incantato. Il Sodomax, infine, agisce da San Bernardo ma invece di avecci il barilotto di grappa al collo c’ha il pallone legato ai piedi.

Il netto vantaggio dei Cocoon genera in loro inutili leziosità ed un pericoloso senso appagamento che infatti accende il risveglio degli Awakenings che, nell’ultimo quarto d’ora, escono dal torpore in cui sono caduti (v. omonimo film), si sbrinano dalla cappa di ghiacciume che li avvolgeva, prendono coraggio, rimontano ma il virtuale triplice fischio li inchioda ad un pelo dal pareggio.

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Prossimo turno: giovedì 19 gennaio 2012, ore 20. A seguire Farinata col cavolo nero al Buo di Misurino

Il Giudice Unico Autoproclamato che non sente seghe. Se le fa.

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COCOON

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AWAKENINGS

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”E’ finita!” “Stanno entrando! “E allora se gioate per vince ditelo prima!”

Innocenti intemperanze durante una partita di calcetto con 14 anziani, 2 ragazzi e una creatura. Ieri sera, Campo d’aviazione, Viareggio.

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Risultato (17 presenti):

LONGOBARDA:   1     -    pepo, beppe, sodostè (1), sodomax, tucci, sauro, aiazzar, fede, beck

BORGOROSSO:   2     –    incabino (1), limusè (1), rooney, bert-h, xmalf, rossi, matry, c1p8

Classifica: è Stefano OsteopoRossi il nome nuovo. I primi quattro perdono così il bradipo della via dei Partigiani si insedia in testa alla classifica a pari punti con Bert-h.

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Comunicazioni: in relazione all’infortunio di Marietto (fortunatamente già risolto), il GUA comunica che, stile tappa intermedia come al giro d’Italia, chi raggranellerà più punti nel mese di gennaio si aggiudicherà il primo trofeo intitolato “Zigomo di Mario Nelli 2012”. Questa iniziativa verrà portata avanti per ogni singolo mese abbinandola ad eventi curiosi. Il vincitore del trofeo “Zigomo di Mario Nelli 2012” avrà un cotillon.

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Omo Sky: Xmalf. Non c’è niente da fà, da quando è smagrato (che quindi gli abbiamo scorciato anche il nome togliendo il “Ma” per dare idea dell’alleggerimento), in controtendenza con l’incipiente senilità del resto della marmaglia, ha acquisito un dinamismo che, sommato all’esperienza maturata nello stadio di Pescara in un pomeriggio del 1980, lo fa esprimere su livelli eccelsi. Attacca, difende, centrocampa, falla laterala, para, rinvia, fa la doccia e si riveste con la stessa facilità con cui scinde le proteine, dai carboidrati e i grassi insaturi dalla finocchiona. E’ inoltre molto determinato e lo si è visto bugnare su una punizione contro. Addirittura, forse ancora posseduto dalle istamine, ha brontolato anche per una punizione data a favore della sua squadra.

Omo Skyfo®: Fede. Ahi ahi ahi, il campione in carica è scarico. E’ probabile che le energie utilizzate per il possente rush finale, che lo hanno portato al trionfo dell’edizione 2011, siano state così tante che ora stenta a rigenerarle, oppure è più carico di tossine lui che l’inceneritore di Pioppogatto e non riesce a smaltirle. La verità è che sbaglia gol e passaggi facili palesando una regressione che getta ombre sui progressi che aveva evidenziato… Che avesse fatto incetta di sostanze proibite per assicurarsi lo scudetto? Che fosse legato agli zingari del calcio scommesse? Che sia stato aiutato da qualcuno che ha indebolito gli avversari versando benzodiazepine nel loro caffellatte (stile Paoloni) o mischiando sedativi nelle patate mascè?  Che abbia organizzato a sue spese la gita del Pepo di dicembre – al quale è costata il Pandorito – camuffandogli il biglietto del gratta e sosta con un finto “Gratta e vai a New York” facendoglici trovare scritto “bravo Pepo, hai vinto una gita a New York però ci devi andà subito ora a dicembre”? A queste domande non so rispondere, però ieri sera Fede s’è meritato la fascia rossa.

Note & hellzapoppin’: Partita equilibrata ma brutta. Il Borgorosso ha vinto con due gol osceni. Nel primo lo schema è stato questo: Limusè tira in porta dalla riga di fondo, Sauro invece che parà con le mani, con i piedi, con le cosce o con i ginocchi, ha agito da vero uomo mettendoci i coglioni. Quando la palla gli ha schiacciato le sue due (palle), egli ha tirato il solito urletto simile a quello del licaone in amore non corrisposto (quindi con palle piene e tegghie come pere scordate nel freezer), poi s’è raggomitolato su sé stesso cascando dentro la porta tipo tonno prigioniero della rete a Favignana durante la mattanza.

Raggiunto il pari con una bella azione finalizzata da un Sodostè finalmente in ripresa, quelli della Longobarda si sono suicidati con un malinteso a centrocampo tra Beppe e Beck che ha generato una ripartenza del Borgorosso concretizzatasi in un tiro mongolo non-ricordo-di-chi che l’Aiazzar, appostato davanti al proprio portiere come Paperone davanti al deposito (ma con sguardo più losco), ha clamorosamente lisciato cosicchè il Tucci – coi guanti da portiere – ha cominciato a rumare col pallone come quando fa l’impasto per i panzerotti; lo chiappava e gli scappava, lo chiappava e gli scappava fino a che il pallone lemme lemme ha carambolato sul palo e poi sul piede di Incabino che ha segnato il 2-1. Fra l’altro la creatura, proprio con questo gol, s’è salvato dalla fascia d’omoskyfo® perché aveva fatto l’impossibile per meritarsela.

Ultima nota degna di rilievo l’atteggiamento scorrettissimo di qualche tripeoro – che però “si sarebbe rifatto a quello tenuto in precedenza da altri…” – che, per cristallizzare il risultato che lo dava vincente, ha urlato che il match  era finito senza che nessuno della partita successiva fosse ancora entrato in campo… Atto gravissimo criticato per ben un paio di minuti da quelli più inclini alla nevrosi.

E’ stata aperta un’inchiesta.

E’ stata chiusa l’inchiesta dando un meno in pagella a Bert-h e Rossi (guarda caso i due leader…).

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Prossimo turno: lunedì 16 gennaio 2012, ore 20. Prenotati i rinvoltini al “Pensavo peggio”

Il Giudice Unico Autoproclamato che non sente seghe. Se le fa.

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BORGOROSSO

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LONGOBARDA

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”Klock”

Involontario dialogo tra il gomito del Pezzao e lo zigomo di Marietto, compagni di squadra. Pandorito, ieri sera.

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Risultato (17 presenti):

HANSEL:  1     –     sauro, incabino, limusè (1), pepo, c1p8, matry, aiazzar, fabri.

GRETEL:  1     –     tucci, beppe, mario, beck, sodomax, fede (1), rossi, pezzao, bert-h.

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Classifica: Il Tucci mantiene la testa con altri 5. Se ci saranno altri 102 pareggi la 18.m edizione sarà sua.

Omo Sky: Limusè. Idee chiare, un geometra al servizio della squadra. Anche il toppino degli Hansel è suo.

Omo Skyfo®: Sodomax. E’ la punta di diamante dei Gretel ma non punge. La fascia rossa va a lui perchè di quelli col voto più basso è l’unico di prima fascia.

Omo Skype: Pezzao. Perché è sempre al telefono

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Note & hellzapoppin’: Serata caratterizzata dall’incidente occorso a Marietto che, nel tentativo di liberare di testa, non ha visto il compagno di reparto e amico fraterno Pezzao già posizionato in linea rispetto alla provenienza della palla, che stava per ribatterla dritto per dritto. L’affibbiamulte bonsai s’è lanciato a tutta randa di traverso e ahilui ha sbatacchiato lo zigomo destro proprio nel gomito sinistro del Pezzao (che non poteva vederlo perché non ha gli occhi indipendenti come i camaleonti e ci vede poco davanti, figuriamoci dietro). Marietto, con un evidente buchetto nello zigomo, fortunatamente non doloroso, ovviamente ha abbandonato il match ed è andato all’ospedale dove gli è stata diagnosticata una frattura allo zigomo e 30 gg di referto.

Un otorino l’ha visitato e gli ha consigliato di farsi un buco uguale dalla parte opposta della faccia che così è più “interessante” rispetto a quando c’ha gli zigomi ammodo. Un dermatologo invece gli ha suggerito di farci crescere un bruglioro in modo da ripristinare la rotondità della ganascia. Un chirurgo estetico n’ha detto “Perché? Se ti risistemo lo zigomo pensi d’esse bellino? Ahahahah…”

Noi lo aspettiamo affettuosamente al campo scandire il solito proclama “stasera ci sono io, è finita la pace… ahahahah”.

La partita è stata equilibrata ma tecnicamente bruttina. Gli Hansel sono passati in vantaggio con una puntalinata rasoterra piano di Limusè alla quale il Pezzao-portiere s’è opposto con… uno svenimento. Il pari dei Gretel è arrivato verso 10 alle 9 ed è stato un gol fotocopia di quello che aveva sancito il match di giovedì scorso: tiraccio del Beck e deviazione sottomisura di Fede.

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Prossimo turno: giovedì 12 gennaio 2012, ore 20.

Il Giudice Unico Autoproclamato che non sente seghe. Se le fa.

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HANSEL

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GRETEL

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”…ma insomma le fate o no le scelte che è tardi?”

Uno – non ricordo chi – mentre due stavano finendo di fare le scelte, Pandorito, Italia.

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Risultato (16 presenti):

BLADE RUNNERS:  1    -    tucci, pepo, sodomax, sodostè, fede (1), giorge, beck, pezzao.

PACEMAKERS:     0    -    rossi, beppe, aiazzar, c1p8, xmalf, bert-h, fabri, francè.

Classifica:  Nessuno dei cinque vincitori della prima partita è riuscito a fare il bis e quattro degli sconfitti del 2 gennaio hanno vinto, ergo clamorosa ammucchiata in testa con 8 a pari punti. Il Tucci, in virtù delle 1403 presenze – neanche Udovicich è riuscito a tanto (quello pelato del Novara, che c’è mancato poco che apparisse su tutti gli album della Panini dalla crisi di Cuba al crollo del muro di Berlino, ndr) – complessive assurge a leader provvisorio.

Omo Sky: Pepo. In una partita scarna di prodezze si distingue per regolarità di rendimento e pressoché assenza di sbavature.

Omo Skyfo®: Rossi. Il risultato striminzito ne smentisce le scelte che, per dirla alla Steve Jobs, erano apparse un po’ foolish. Il rendimento però è costellato di errori. Di solito parte male e, nei cinque minuti iniziali di ogni match, sbaglia parecchie giocate. Stavolta i cinque minuti son durati un’ora…

Note & hellzapoppin’:. Gli schieramenti sembravano un po’ sbilanciati (Sodostè aveva in squadra tre gioatori di prima fascia, il Rossi tre cardiopatici…) invece, a conti fatti, la partita è stata combattuta con le difese che hanno fatto registrare una sostanziale supremazia sui reparti offensivi, parsi farraginosi, a volte impalpabili. E’ stato Fede, il campione in carica, a risolvere il match deviando d’istinto un tiraccio rasoterra del Beck altrimenti destinato a spengersi sulla rete di protezione.

Ai posteri un’azione di Sodostè che ha cercato di controllare in un modo tutto suo una palla spiovente. In tanti anni di calcio abbiamo assistito a stop di petto, di interno piede, di controbalzo a seguire, di coscia… Uno stop di vertebre cervicali non s’era mai visto. E comunque non gli è riuscito neanche a lui…

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Prossimo turno: lunedì 9 gennaio 2012, ore 20.

Il Giudice Unico Autoproclamato che non sente seghe. Se le fa.

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THE BLADERUNNERS

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THE PACEMAKERS

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” Quest’anno voglio vince il Pandorito”

Maxmalf, Viareggio, Italia.

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Click sulla classifica per ingrandire

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Risultato (10 presenti):

TACALABALA:   11     –    beppe (1), rossi (2), maxmalf (5), limusè (2), bert-h (1).

BAU:    7     –    pepo (3), sauro (1), sodomax (1), fede (2), tucci.

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Classifica:  Subito sconfitti i primi tre del 2011. Dei cinque vincenti, grazie al maggior numero di presenze complessiva, è Beppe il leader (che dalla gioia non riusciva a dormire e ha strangolato il papero).

Omo Sky: Maxmalf. Si presenta battagliero e dà battaglia. Mette a segno cinque reti che, per dare l’idea, sono già uno in più di tutti quelli che ha segnato l’anno scorso! Se il buongiorno si vede dal mattino…

Omo Skyfo®: Tucci. Indossa la maglia celebrativa dei cinque campionati vinti, quella col pandoro stellato per intenderci, quella che lo fa sembrare l’unico deportato grassottello della storia. E’ encomiabile perché viene a gioà nonostante sia visibilmente costipato, tossisce forte come un pony che ha preso una frescata perché il padrone se l’è scordato all’aperto, nel recinto della scuderia. A un certo punto sembra chinarsi per legare una stringa ribelle ma in realtà lo fa per tossire meglio (è infatti risaputo che i pneumologi consigliano di tossire guardandosi le scarpe, questa tecnica, associata ad un mucolitico, accelera la pulizia dei bronchi).

Il nostro eroe però paga pesantemente la precaria condizione fisica sfornando una prestazione insufficiente suggellata dal seguente gol incassato mentre faceva il portiere: solito tiro col fucile a tappi di Limusè da centrocampo, palla rasoterra che a fatica supera i bozzi (le pozzanghere, ndr) che ne rallentano l’incedere verso la porta, dopo un paio di minuti la palla arriva nelle grinfie del Tucci che si china per acchiapparla ma la stessa ni sguscia fra le mani e fra le gambe e, dopo una quindicina di secondi, si adagia in fondo alla rete.

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Note & hellzapoppin’:. Sotto una pioggia noiosa, umida, idrica, bagnata e intrisa di H2O, dieci eroi fradici sverginano la 18.ma edizione. Non è stato possibile fare le foto perché non c’erano fotocamere subacquee. Dal punto di vista tecnico i Tacalabala (undici) hanno dominato i Bau (sette…te).

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Queste le dichiarazioni pre-partita:

ROSSI (a Sodomax e Beppe): ni si rimpiattano le scarpe a Bert-h?

SODOMAX (a Rossi e Beppe): dove?

ROSSI (a Sodomax e Beppe): gliele metto qui che va in bagno o fa la doccia le vede.

MAXMALF: quest’anno voglio vince il Pandorito

PEPO: cazzo, siamo in otto!

BEPPE: fai conto si sia in dieci, tanto il Tucci viene sempre

UNO: come mai ne mancano così tanti?

UN ALTRO: chi manca?

BEPPE: Tono, Papo, Limusè…

MAXMALF: Limusè non viene, domani parte

LIMUSE’: ciao

…e quelle post-partita:

MAXMALF: quest’anno voglio vince il Pandorito

SODOMAX: avete giocato meglio

BEPPE: abbiamo giocato meglio

TUCCI: cough, cough…

BERT-H: m’han fregato le scarpe

PEPO: qualcuno non ha pagato

UNO (a Bert-h): ma perché hai lasciato le scarpe nello spogliatoio?

BEPPE: porca madosca, sta a vedè m’han fregato qualcosa anche a me (il deficiente non si ricordava più dello scherzo)

BERT-H: erano scarpe da passeggio, le avevo lasciate qui

ROSSI: (ride)

BERT-H: va bè, vado via così come ho giocato (vestito da gioatore, fradicio)

ROSSI: (confessa) te l’abbiamo messe lì

BERT-H: (le prende) meno male

TUCCI: delafia come sono brutte, stavi in pensiero per quelle scarpe lì?

BERT-H: hanno tre anni.

BEPPE: Papo e gli altri tripeori han visto du’ gocce e non son venuti

FEDE: non ha rilasciato dichiarazioni.

LIMUSE’: non ha rilasciato dichiarazioni.

PEPO: non ha rilasciato dichiarazioni.

BEPPE: chi l’ha fatti i gol?

I conteggi per chi aveva segnato sono durati un quarto d’ora nello spogliatoio, poi sono continuati a cena. Ne mancavano uno per parte attribuiti in modo spannometrico a Pepo (3° personale) e Maxmalf (5°).

Un sms di Maxmalf di stamani  alle 9:43 ha confermato che lui era l’autore dell’11° gol dei Tacalabala.

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Prossimo turno: giovedì 5 gennaio 2012, ore 20.

Il Giudice Unico Autoproclamato che non sente seghe. Se le fa.