“La casacca gialla è nella mia borsa, ma poi la rivoglio” Ma qui non c’è! ” Fruga bene…” Non c’è! “Vengo io… No, non c’è”
Xmalf, ieri sera verso le 8 e un quarto.
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Risultato (17 presenti):
BARI: 1 – narciso (1), pezzao, tucci, rossi, giorge, berth, xmalf, sauro.
DISBARI: 3 – fede (1, beppe, matry, gamma (1), limusè, manuel (1), beck, pepo, papo.
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Classifica: Rivoluzione nelle prime cinque posizioni e Pepo torna a condurre.
4° intertrofeo in memoria del PERONE DESTRO DI STEFANO SODINI: All’ultimo tuffo Matry e Pepo acciuffano il Tucci a 22 punti. Ma il Pepo deve consolarsi con la fascia di leader perché la sua differenza reti è peggiore: 1° ex-aequo Tucci e Matry (26 gol fatti e 22 subiti), 3° Pepo (24-24), a seguire Berth e Sauro 19 punti, Beck e Gamma 18, Beppe e Rossi 17, C1P8 e Fede 16, Narciso 15, Limusè 14, Papetto 13 poi altri ma ora mi son rotto i coglioni di scrive, c’è il foglio excel, guardatelo in fondo a destra.
Prossimo intertrofeo, mese di maggio, alla memoria della cartilagine del femore destro di Giuseppe Aldo Vannucchi.
Condimeteo: scroscio d’acqua di 5 minuti. Qualcuno ha detto “ganzo!”, alcuni erano contenti, quelli a cui ha piovuto dentro la borsa assai meno.
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OmoSkyfo®: Giorge. Un po’ perché è braccato dal su’ cugino e dai suoi arcigni colleghi della difesa, un po’ perché è stato costipato e quindi è un po’ arrugginito, un po’ perché fa caicchià di suo, il mago Giorge sorprende estraendo dal cilindro una prestazione insufficiente. Brancola da una parte all’altra del campo ma non gli riescono neanche i soliti rimpalli negli stinchi che lui maschera da dribbling. Invece che il solito attaccante stile Spartacus schiavo strappacatene, sembra più il polpo di Spongebob tolto dal suo ambiente che non trova uno scoglio dove attaccarsi.
Omo Sky: Pezzao. A cose normali aggiorna il sito da quasi 300 km, ultimamente dall’India, in precedenza, dalla Francia, dagli USA, dall’Australia etc. Nonostante “viva” a distanza il Pandorito riesce ad essere sempre vicino. E’ così virtuale la sua presenza che quando m’è apparso fuori dallo spogliatoio ho pensato “come cazzo ho fatto ad essere entrato fisicamente nel web?”.
Poi, salutandolo, ho cominciato a realizzare che fosse proprio lui. Quando ho visto un terzino di 50 anni che gioava nel modo preciso identico di quando ne aveva 14 (stessa grinta, stessi errori, stesso dinamismo, stesse cartilagini che ci potrebbero imbottì i sedili delle Mercedes), quando ho visto che è scivolato incrociando in modo innaturale stinchi, nodelli, malleoli e ginocchi (pareva un cartone animato) senza farsi niente, quando l’ho visto infervorarsi e sostenere lucidamente la propria tesi sul mano-non-mano rigore-non-rigore ne ho avuto la certezza: era proprio il Pezzini.
Ma voi direte: “Perché omosky? Per cosa s’è calcisticamente distinto nella partita di ieri?” Mi viene in mente solo la pallonata nel muso che per un attimo gli ha tatuato il baffo della Nike sulla ganascia, che assommato al suo spirito libero e leale, lo rendeva simile ad un guerriero Sioux fiero del dolore procuratosi nella battaglia.
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Note e hellzapopping: Prima di tutto Tono ha collezionato il 300° gettone di presenza, giovedì prossimo si sbicchiera. Poi da segnalare anche la terza assenza consecutiva del Sodomax, non succedeva da quando spararono a Togliatti.
Ai posteri la contestazione sul finale sulla deviazione di mano (avambraccio) di Limusè sul colpo di testa di un opaco Narciso. Bari e Disbari si sono totalmente divisi nel sostenere ognuno la propria opinione che, guarda caso, era quella utile ai propri colori…
C’è chi negato il fatto, chi ha detto che Limusè aveva le braccia larghe, chi ha detto che “tanto andava fuori…” e chi ha perfino detto che Narciso non l’aveva neanche colpita di testa…
Per dovere di cronaca il rigore non è stato assegnato, ma la partita era pressoché finita. L’eventuale gol sarebbe stato comunque utile ad assegnare al solo Tucci il l’intertrofeo alla memoria del perone destro di Stefano Sodini… Ma non è andata così. C’est la vie. Da Robè. Da Valè. etc
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Prossimo turno: giovedì 3 maggio 2012, ore 20.
Il Giudice Unico Autoproclamato che non sente seghe. Se le fa.
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