“…per me ogni volta che vi vedo, anche se il tempo passa, siete i soliti: Gianni è Gianni, Beppe è Beppe, il Rossi è il Rossi…”
Pezzao, discorso intenso che nel contesto era molto delicato. Spogliatoio del Pandorito, ieri sera.
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Risultato (19 presenti):
EMPOLI’: 4 - pepo, matry, limusè, narciso (3), fede (1), runei, sodomax, aiazzar, papo, pezzao.
SVUOTOLA’: 3 – beppe (1), rossi (1), beck, erco, bibip, tucci, fabri (1), manuel, sauro, berth.
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Classifica: Pepo, neo 50enne, tenta la prima vera fuga della stagione.
Foto: non pervenute, se arrivano le trovate sul sito.
Condimeteo: 26°C (l’ha detto Erco).
7° intertrofeo alla memoria dell’acetabolo destro di Beppe Vannucchi. E’ prestino stilare graduatorie.
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Omo Sky: Narciso. Imperversa nella zona del Tucci, a volte parte anche più da dietro finendo sempre e comunque ad insinuarsi nella zona presidiata dal pasticcere semprepresente. Mette a segno un’ulteriore tripletta che toglie ogni dubbio su chi si meriti la fascia biancoblu.
OmoSkyfo®: Beck. Ieri sera lo statuario centrocampista esterno col piedistallo di marmo, il cecchino che quando caricava il tiro nei giovanissimi finiva per eseguirlo negli allievi, l’Obelix del Pandorito dal gol facile, era particolarmente scarico e non ha mai inquadrato la porta. Ai posteri un’occasionissima di sinistro (assist di Beppe, che gioatore!) da due passi che Pistorius avrebbe senz’altro calciato meglio.
www.baglinifinanza.it: Erco sconfitto (porca madosca, non aveva mai perso, la volta che è con me…) ma, giovedì prossimo, raggiungendo il quorum del 26% di presenze, salirà sul gradito più alto con una media punti partita sopra il 3. In fondo Sodomax comincia la rimonta e ora è Manuel la maglia nera.
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Note e hellzapopping: Come si può pensare di rinunciare a vedere Papetto e Beppe, 50 e 53 anni, che si battibeccano (“Shh” “Non si può fare shhh” “Allora io entro deciso” “Anch’io e son 90 chili”), Pietrino, 50, che fa le simulazioni come nelle partite vere sfracellandosi contro Sauro “O Sauro diglielo, m’hai fatto fallo?” “No”, il Pezzini che vola e fa i tacchi che pare il nipote di Carla Fracci nel “lago dei cignali”, l’Aiazzar che si pianta un quarto d’ora su ogni fallo laterale “rubato” che pare il miccio della Lugertola fermo alla palizzata, Erco che serenamente distribuisce palloni a destra e manca, a destri e monchi, ma quando va sotto cambia e si mette a ogiva, Matry che casca su un pallone come quando una maschera isolata inciampa nel cordolo in piazza Mazzini e ci mette un minuto a precipitare al suolo e due a rialzarsi, Fede che in un match che ha importanza solo per 20 deficienti esulta come Tardelli contro la Germania nell’82…
Già, nell’82, trent’anni fa, magari non ci si conosceva come ora, il Beck, Bibip e Runei non erano ancora nati ma Gianni era già Gianni com’è ora, Beppe era già Beppe, il Rossi il Rossi, il Tucci etc.
Mi sa tanto che il Pezzini abbia proprio ragione…
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Prossimo turno: Giovedì 5 luglio, ore 20.
Il Giudice Unico Autoproclamato che non sente seghe. Se le fa.
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