“ma chi è in testa alla classifica? Pietrino?”
Sauro, ieri, dopo la 442.ma assenza al Pandorito
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Risultato (15 presenti):
CHICAGO: 6 – berth, matry (2), manuel (1), sodomax, papoclo (2), fede (1), beppe*, francè.
CIPISCIO: 1 – aiazzar, narciso (1), sauro, pepo, gamma, pardue, rossi.
* Beppe sul 3-0 ha cambiato squadra
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Classifica: Berth si riprende la fascia.
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Spettatori: Sauro, ma stavolta era in campo.
4° intertrofeo intitolato allo stiramento che ormai è come un figliolo per un polpaccio del Rossi: in testa Berth e Rossi.
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Omo Sky: MATRY. Quanta classe! Non sbaglia una palla e segna due toppini.
Omo Skyfo®: SAURO. In campo l’abbiamo visto qualche volta, ma è parso etereo e silente come una farfalla che, dopo essere stata immobile tre giorni nel solito punto sul muro del salotto, non riesce a volare e si dirige senza battere ciglio verso la tela del ragno. Ovviamente i suoi compagni di squadra gli hanno urlato, l’hanno massacrato come il capocuoco fa col principiante che gratta il parmigiano sugli spaghetti allo scoglio.
Ma lui, Sauro, sentiva sì gli strepitii dei compagni (compagni un cazzo, chi sbaglia s’aiuta!) ma erano voci in lontananza, strane nenie fuori dalla sua realtà: la parlata dell’Aiazzar era un muezzin che chiamava alla preghiera, il Pepo un tegghio venditore tedesco di accendini, Pietrino uno strano delfino che faceva “ehi” e poi sbraitava. “Ma che cazzo vogliono questi?” – sembrava dire lui mentre dopo l’ennesima finta che monta con la suola sul pallone per poi consegnarlo all’avversario di turno e tornare nel suo mondo – “che cazzo ci fanno un muezzin e un delfino al campo d’aviazione?” pareva dire. Ma poi soprattutto “Quando cazzo s’è mai visto un venditore d’accendini tedesco? Quelli al limite ti vendono le vosvaghen”.
Abbiamo sperato che si risvegliasse sotto la doccia ma, fra lo stupore di tutti, ha fatto la domanda dell’incipit…
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www.baglinifinanza.it: Numeri: Rossi interrompe la serie di vittorie consecutive fermandosi a 6.
Note & Hellzapopping: CHICAGO va sul 3-0. Avendoci l’uomo in più Beppe va nell’altra squadra per riequilibrare le forze. Ma non riequilibra una sega, il 6-1 finale ai danni del CIPISCIO ne è la riprova più eloquente.
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Prossimo turno: giovedì 18 aprile.
Il Giudice Unico Autoproclamato che non sente seghe. Se le fa.
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CHICAGO
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CIPISCIO
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