“ma l’ha presa male…”

Pardue, portiere, si giustifica per aver preso un gol ignobile dalla riga di fondo.

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Risultato (11 presenti e mezzo):

JUVE SCABBIA: 4    -   tucci, marietto, incabino, papoclo 1, rossi 3, matry.

PSO RIASI: 1    -   pardue, pepo 1, beppe, sauro, manuel, fede.

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Classifica:  Tucci spodesta Sauro

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Condimeteo: vedi allegato. Il Pandorito si conferma “magico” perché ha piovuto fino alle 8 e, di brutto, dalle 9 in poi!

1° intertrofeo da intitolarsi alla memoria dei ginocchi di Sodomax: Tucci, Sauro e Tono in testa.

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Omo Sky: BEPPE: E’ un centauro composto da Geremia (quello di Alan Ford) e dal cavallo del Ciora. Gioca con un i-pod in più ma con un’articolazione in meno che gli comporta anche uno stiramentino dietro la coscia destra. Dura ben 14 minuti poi si rende utile all’avanti a qualche triangolazione che non viene sfruttata a dovere da chi si trova a finalizzare. Atleticamente la cosa che gli riesce meglio sono le parole crociate ma non può non essere premiato per l’impegno che è più propedeutico per la cronaca che state leggendo. Quando arriva a casa è dolcemente stanco come un medico che ha operato fino al mattino (“l’interprete di un film”, Mogol per Battisti) e si addormenta senza strangolare il papero.

Omo Skyfo®: FEDE: Il rapporto fra lui e il pallone è lo stesso del monatto che porta il barroccio coi morti accatastati sopra: gli sta davanti, lo guida lui ma non c’è feeling, sembra che non veda l’ora di scaricare il tutto ad altri. E’ come se una calamita col polo negativo ne inseguisse un’altra dello stesso segno. Ma la colpa grave è quella delle scelte: ha l’opportunità di prendere Tono e Osteo e se la lascia scappare. E’ la svolta che decide, prima del suo inizio, la partita.

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www.baglinifinanza.it: Pardue è a 300 ma si sbicchiererà giovedì prossimo.

Note e Hellzapopping: Pepo porta in vantaggio quelli della PSO RIASI che, in pratica, sono in inferiorità numerica. La JUVE SCABBIA è superiore tecnicamente e macina gioco con le geometrie di Tono, le incursioni di Papoclo – sempre protetto dai rinculi del Tucci – e dai movimenti intelligenti di Osteo che fanno scopa con quelli capocchioni di Incabino in serata no. Marietto, ha 40 anni di esperienza di calcio ma zero di fosforo, continua a riprillarsi col pallone come lo stercorario con la palla di merda. La differenza tra i due animali è che il merdaccino sta zitto, Marietto invece, quando si sfracella in terra o addosso all’avversario, fa lo stesso rumore dello gnu pappà che vuole trombà la gnu mamma che invece sta allattando e non ha voglia che ni si rompano i coglioni.

Il pari lo sigla Osteo che, su un corner, scatta (!) e riesce anticipare Sauro che più che un difensore sembrava un parcometro. La PSO RIASI resiste ancora un po’, fallisce un’occasione con Manuel ma poi c’è la brodezza di Pardue (il tiro dal fondo di Osteo va a meno di 0,3 km/ora) e la JUVE SCABBIA passa in vantaggio.

Il gol del 3-1 lo mette a segno Papoclo chiudendo un triangolo con Osteo (Sauro, preso nel mezzo, pareva il Piccolo Principe nel deserto). L’ultima rete, sul fil di sirena, è ancora di Osteo ma la difesa della PSO RIASI era smobilitata.

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Prossimo turno: giovedì 16 gennaio, ore 20.

Il GUA, Giudice Unico Autoproclamato che non sente seghe. Se le fa.

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JUVE SCABBIA

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PSO RIASI

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METEO

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