Risultato (15-1 presenti):
4: giorge, papo, beppe, tucci, sauro, matrone, sodostè, g.limusè
2: rossi, g.amma, corbo, francè, pardini2, sodomax, filippo
Classifica: v.sopra.
Errata/corrige: nella 67.a giornata è stato erroneamente indicato presente (e vincente) Incabino al posto di Pardini2. Si restituiscono i 4 punti al terzino di babordo (è uomo di mare) scusandoci per il disguido.
Cambi di denominazioni: dal 26 agosto g.ceppa ha assunto la denominazione di g.amma. Ha detto siccome gianni francesconi si chiama g.limousine (testuale, bellissimo) io mi voglio chiamà g.amma.
Omo Sky: tucci.
Omo Skyfo®: beppe
Note & hellzapopping: Arrivo un po’ prima per sciogliere la muscolatura ma principalmente per ricordare al resto del corpo che, oltre a quella seduta e quella sdraiata, esistono altre posizioni. Trovo Carlo Corbo che, agghindato con un paio di baffi di stipa che sembrano finti come quelli dei contrabbandieri marsigliesi che nei primi anni ’70 aspettano l’arrivo della nave che ha la stiva del pesce carica di sigarette, è nei pressi della panchina antistante lo spogliatoio e ride già da sé.
Sta facendo qualcosa che ricorda un preriscaldamento, un risveglio muscolare all’ora di cena, ma la cosa curiosa è che praticamente lo fa quasi da fermo. Una volta entrati in campo ni passo il pallone per fà due passaggi (è l’unico modo che noi monchi abbiamo di godere del possesso palla senza la spada di Damocle dell’errore e del rimbrotto) ma lui declina perché ha l’obiettivo di continuare a scaldarsi perché non vuole farsi male.
Inizia la partita, palla a Carlo Corbo che la stoppa di destro, se la porta avanti e si stira. Carlo Corbo è il nostro nuovo portiere per tutta la partita.
Quell’altri bugnano già perché anche a seguito di questo fatto le squadre si squilibrano. Non lo capisco me lo spiegano, non lo capisco me lo rispiegano.
Non l’ho capito.
Comunque non è trascorso neanche un minuto e sono già successe un fottio di cose, se eravamo farfalle avremmo avuto una vita intensa.
Ma il quarto d’ora “no” di Corbo-il-marsigliese non è ancora finito perché al primo tiro degli altri (oddio… definire “tiro” quello scagliato verso la nostra porta è come confondere un nocchino con una puntata) il costruttore del nostro sito web si annoda e la palla ni passa fra le gambe come il fantasma del pirata Barbanera attraverso i muri, 1-0.
I bugnii per il paventato squilibrio delle squadre non si placano, anzi…
Chi contribuisce ad aumentare il senso d’inferiorità alla mia squadra è il sottoscritto che si esibisce in due-tre gioatesse (termine viaregginissimo che indica una giocata apprezzabile a mala pena dal punto di vista comico ma vituperata dai compagni) che evidenziano una condizione fisica e ad una gestione della palla più simile a quella di un bue marino focomelico sovrappeso che a un terzino.
Poi il primo cenno di ripresa: una triangolazione di prima con Francè naturalmente conclusa (da me) con un tiro sbilenco. Ma la cosa che fa notizia è che l’ultima volta che io e Francè s’era fatta una triangolazione era alle Lambruschini. L’omo non era ancora andato sulla luna, Francè si chiamava sempre Mario, il pallone era la carta unta e appallottolata che incartava le focacce ingurgitate nel quarto d’ora della ricreazione e tutt’e due avevamo il grembiulino nero con la cravatta celeste tenuta sù con l’elastico intorno al collo (allego foto con cerchietti rossi che identificano i protagonisti).
Sono le 8 e mezzo, e anche se faccio l’azione spettacolare dell’1-1 in coppia col Rossi, ahimè sono già l’omoskyfo della serata.
Poi il colpo di scena: g.limusè si stira anche lui, delafia, più che a una partita di calcetto sembra d’esse in una stireria.
Uno di noi deve andà di là per lo meno per pareggià il numero dei gioatori, di solito ci va il peggio. Mi offro io, nessun compagno dice pio (traduzione letterale: nessuno si oppone, traduzione pratica: sto facendo veramente caà).
Che t’ha a dì, sarà stata la fata Smemorina che m’ha fatto l’incantesimo, sarà l’intesa col nuovo puntero sodostè, sarà il senso di rivalsa contro i miei precedenti compagni che mi hanno lasciato cambià casacca sfregandosi interiormente le mani, sarà che ormai sapevo i loro schemi, ma ho fatto due assist e un gò.
Nell’ultima azione però la carrozza è tornata una zucca e i cavalli sono ridiventati tarponi perché ho levato la palla al mio compagno Giorge lanciato a rete e l’ho buttata in fallo nel goffo tentativo di passarla al mio gemello puntero Sodostè: neanche se imparo a memoria magicabula bidicabula bibidi-bobidi-bu mi salvo dall’onta della fascia d’omoskyfo.
I bugnii? Proseguiti oltre il triplice fischio, intervallati dalle polemiche per l’annullamento di due reti (una per parte) e nientepopodimenoche dalla contestazione per un fallo laterale.
Poi tutti a cena a Torre del Lago dal Poli che era a Forte dei Marmi (?!).
C’era anche Corbo il Marsigliese che alternava sottilissime elucubrazioni ironiche a forchettate di riso di mare, grande Carlo sei un genio.
Prossimo turno: lunedì 30 agosto.
Il Giudice Unico Autoproclamato
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Beppe e Mario/Francé alle Lambruschini.
Grembiulino nero e la cravatta celeste.
CLICCARE SULLA FOTO PER INGRANDIRE (ne vale la pena)
pole darsi che ciabbi riconosciuto il biancalana, l’incrocci e graziano trasatti?
ma quello biondo accanto a mario/francè (???) è un fotomontaggio?
alla prima domanda ti rispondo SI’.
alla seconda ti rispondo NO (è il Nannetti)
Allora è vero che Francè cià il pedigree…era in classe con Beppe. Oh Beppe in confronto a te Francè sembra un angioletto. Raccontaci com’era…aveva la voce di ora?…a ricreazione mangiava il panino con la bistecca? quando veniva interrogato alzava gli occhi al cielo? …durante la lezione di ginnastica portava i parastinchi?…se le faceva le seghe in classe?…