PANDORITO

Risultato (14 presenti):

I PRESCELTI: 7: tucci, pezzini*, pardue, limusè, matrone, papetto, incabino.

GLI AVANZI   3: federico, sodostè, beppe, canta, filippo, becagli*, sauro.

(*) sul 5-1, stavano gioando al peoro, il Becagli ed il Pezzini hanno (pressoché inutilmente) cambiato squadra.

Classifica: v.sopra.

Provvedimenti disciplinari: squalificato Federico che per 3 (tre) mesi non potrà fare le scelte. A vedere la composizione delle squadre l’impressione è che il conto sia venuto al Tucci e il Tucci abbia scelto i primi sei…

Allo scadere della squalifica Federico potrà tornare a fare le scelte previa superamento di un test d’esame.

Richiamo ufficiale anche al Tucci perché l’ha fatta un po’ sporca… Ora gli manca un punto, quindi basta una presenza ed è campione 2010. Si spera così che la tensione per il successo finale (negata dai contendenti ma evidente) si stemperi e si possano schierare due compagini con un po’ più di equilibrio, per divertirsi.

Comunicazioni: se qualcuno si piglia di briga di mandarci le foto via email la mattina dopo, su ogni C.U. , e quindi sul sito, appariranno le immagini delle due squadre con tanto di nome usa e getta.

Quella di ieri e le prossime due serate saranno sperimentali, dal 2011 potrebbe diventare una procedura standard.

Nel prossimo C.U. verrà comunicata la data e il luogo della cena con tanto di premiazioni e stronzate varie.

Omo Sky: Papetto. E’ la prima scelta e lo dimostra.

Omo Skyfo®: Cantalupi. Prima delle scelte era già in debito d’ossigeno, forse c’era già appena sortito di casa per venì al campo. Anche solo girà la chiave della messa in moto della macchina ni deve avè procurato accumulo di acido lattico in qua e là. Dopo il fischio d’inizio è andato gradatamente peggiorando sbagliando l’impossibile fino a fornire, in evidente semincoscienza calcistica, assist agli avversari.

Man mano che è precipitato nel baratro è diventato aggressivo autoassegnandosi a favore anche i falli laterali contro, che poi, per i motivi di cui sopra, batteva a vanvera accusando tutti i presenti. A volte se l’è presa anche con gli assenti oltremodo incazzandosi perché non gli rispondevano.

Dall’acido lattico che aveva in circolo, se prendeva un caffè era come se avesse bevuto il caffellatte. Era sfatto che sembrava un 80enne e per un attimo ho temuto che, al termine della non partita, avremmo dovuto lavallo noi come si fa con quelli con l’arteriosclerosi o portallo direttamente alle Barbantine.

A cena n’è tornato l’ossigeno ma, si vede perché ni s’è associato allo spumante e al minestrone, il grado di aggressività – pur mitigato da un lieve abbassamento del tono dell’umore tipico dei malati di mente (“se mi fai omoskyfo un vengo più”) – è rimasto a livelli di guardia.

Note & hellzapopping: abbiamo gioato coi berretti da Babbo Natale.

Prossimo turno: lunedì 27 dicembre.

Il Giudice Unico Autoproclamato che non sente seghe. Se le fa.